In dirittura d'arrivo il nuovo regolamento sulla contabilità delle istituzioni.

Risorse dirette e criteri fissi.

Accrediti ogni 4 mesi, nessun vincolo di bilancio.

da Italia Oggi del 20/2/2007

 

Le rimesse finanziarie alle scuole saranno disposte direttamente dall'amministrazione centrale. E saranno versate ogni quattro mesi. È questa la novità più importante contenuta nell'ipotesi di decreto ministeriale sulla dotazione ordinaria delle istituzioni scolastiche, il cui iter di formazione è ormai alle battute finali. La bozza di cui ItaliaOggi dà conto è in via di revisione.

Le spettanze sarebbero corrisposte alle istituzioni scolastiche autonome e alle scuole annesse ai convitti e agli educandati. La dotazione sarà suddivisa in due fondi. Il primo sarà destinato alle competenze dovute al personale della scuola, con esclusione delle spese per stipendi del personale a tempo indeterminato e determinato. Il secondo fondo, invece, servirà a finanziare il funzionamento dell'istituzione scolastica. Oltre alle rimesse previste, alle istituzioni scolastiche potranno essere assegnati anche finanziamenti aggiuntivi.

Queste ulteriori somme, però, potranno essere corrisposte solo per esigenze straordinarie. E a patto che l'ufficio scolastico regionale dia il proprio parere favorevole. La destinazione delle risorse sarà decisa dalle scuole in piena autonomia. Fermo restando, però, che i finanziamenti vincolati a destinazioni specifiche da norme di legge o per contratto non potranno essere utilizzati per altri scopi.
 

Le supplenze brevi

La prima articolazione del fondo sarà costituita dalle somme per retribuire le supplenze brevi e saltuarie. La tabella allegata al decreto prevede, a questo proposito, una quota unitaria di 450 euro per docenti elementari e scuole dell'infanzia in organico di diritto. La quota unitaria scende a 140 euro per docenti della secondaria, sempre in organico di diritto. E a 45 euro per il personale Ata delle scuole di ogni ordine e grado.

Il dispositivo prevede, inoltre, la possibilità di integrare l'assegnazione dei fondi in relazione al fabbisogno. Ma sempre entro il limite massimo delle somme attribuite con l'assegnazione di base. In ogni caso, dunque, il budget complessivo non potrà essere sforato.
 

Offerta formativa

Poche le novità sui compensi e le indennità per il miglioramento dell'offerta formativa. Restano confermati i parametri fissati dal contratto e le disposizioni contenute nella circolare 1609 del 2 dicembre 2003.

In questa articolazione del fondo, dunque, dovrebbero essere incluse anche le somme introitate dall'istituto scolastico finalizzate a compensare le prestazioni aggiuntive del personale, comprese quelle derivanti da risorse dell'Unione europea, da enti pubblici o soggetti privati. In questo capitolo dovranno essere inseriti anche gli eventuali fondi per le aree a rischio sulla base delle risultanze dell'apposita contrattazione regionale. Idem per le somme necessarie a retribuire i commissari degli esami di stato e per l'abilitazione all'esercizio della professione. Infine, sono previsti 3,15 euro per la fruizione della mensa scolastica da parte dei docenti.
 

Funzionamento

Per il funzionamento delle istituzioni scolastiche la tabella allegata alla bozza di decreto prevede una quota fissa per istituto, che potrà essere incrementata da un'ulteriore somma per ogni sede aggiuntiva. A ciò si aggiungerà una quota media per alunno, che va da 5,60 euro per ogni alunno di scuola materna, elementare e media, fino a un massimo di 47,80 euro per ogni studente di istituto tecnico professionale agrario. Il fisso per istituto va da 1.100 euro per ogni scuola dell'infanzia, elementare o media, fino a un massimo di 2 mila euro per gli istituti tecnici.

L'incremento per le sedi aggiuntive va da 50 euro per materne, elementari e medie, fino a 800 euro per i tecnici. Per gli alunni diversamente abili è previsto un incremento del fondo in ragione di 12 euro per ogni alunno. Per il compenso dei revisori dei conti (che la Finanziaria di quest'anno ha ridotto da tre a due) la tabella prevede 3.281 euro da assegnare alla scuola capofila. Per le spese di pulizia si continuerà a fare riferimento al valore previsto nei contratti.