Modena, un'altra occasione perduta.

da ScuolaOggi del 26/2/2007

 

Anche a Modena il solito Fioroni. Doveva essere l'occasione in cui il ministro metteva a punto finalmente il programma di lavoro per il prossimo futuro. Senza troppo sbilanciarsi, ovviamente, perchè i tempi (questi difficili tempi per il governo) non lo consentono.

Ma almeno sulle questioni più urgenti. Al convegno di Modena del resto erano presenti i massimi responsabili "scolastici" dell'Ulivo. Quale miglior uditorio per un confronto serio? Ma qui sta il punto. Che ancora una volta il confronto è mancato. Perchè il confronto nasce dal fatto che ci si parla e ci si ascolta. Il dramma è che anche qui Fioroni non ha ascoltato. O a quel poco che ha ascoltato non ha dato risposta.

Un esempio? Il problema del tempo pieno, sollevato dallo stesso sindaco di Modena, una città che come Milano e Torino, ha visto nascere questo servizio. Ci credete: nel suo intervento Fioroni non ha detto in merito nemmeno una parola. Così come su tante altre questioni sollevate.

E' sembrato quindi l'intervento del ministro il solito soliloquio. Con la solita aggressività che probabilmente nasconde poca competenza e poca chiarezza di idee. Francamente gli uomini dell'Ulivo erano venuti a Modena con altra preparazione ed altri obiettivi.

Ma di questi tempi ci vuole prudenza e pazienza. Con Fioroni innanzitutto. Che un momento o l'altro potrebbe decidersi a fare il ministro più che il braccio destro partitico di Marini.