Ammontano a quasi mezzo miliardo di euro
i debiti collezionati per le supplenze dal 2002 al 2006.

Milionario il debito delle scuole.

 da Italia Oggi del 20/2/2007

 

Ammontano a quasi mezzo miliardo di euro i debiti collezionati per le supplenze dal 2002 al 2006. È questo il buco che dovranno ripianare le scuole, secondo quanto ha conteggiato il viceministro all'istruzione, Mariangela Bastico. "Più in dettaglio, tra il 2002 e il 2006 sono stati tagliati 494,4 milioni di euro (pari al 46,6%) per le supplenze brevi; per gli esami di stato 106,4 milioni (pari al 72,6%) e per il funzionamento amministrativo e didattico 159,8 milioni (pari al 53%)", dice la Bastico, "tagli ripetuti sulla spesa di funzionamento delle scuole che sono ora difficilmente recuperabili" .

Per evitare che i debiti di ieri ricadano oggi sui ragazzi e sugli insegnanti, il ministero ha chiesto agli uffici scolastici regionali e provinciali di accreditare immediatamente alle scuole le risorse disponibili nelle giacenze complessive delle contabilità speciali. Ci sono insomma risorse, magari giacenti per altre voci, e che invece possono ora utilmente essere sbloccate per venire incontro alle richieste delle scuole in difficoltà.

"Si tratta di somme importanti che possono costituire una copertura significativa dei debiti, soprattutto in relazione al mancato pagamento del personale", indica la Bastico.

Il viceministro ricorda, inoltre, che "è alla firma del ministro dell'economia il decreto di attribuzione diretta alle scuole dei 70 milioni di euro della legge sull'autonomia scolastica, che erano stati tagliati dal governo Berlusconi per il 2006 e che ora, con la legge finanziaria, in aggiunta ai finanziamenti per l'anno 2007, vengono restituiti".

Peraltro, "a questi provvedimenti straordinari e urgenti si aggiunge la modifica, già operante per l'anno scolastico 2007/2008, del meccanismo di finanziamento alle scuole: i fondi assegnati, pari a oltre 3 miliardi di euro, con un valore medio per ogni scuola intorno ai 300 mila euro, saranno accorpati in due soli grandi capitoli di bilancio (spese per il funzionamento amministrativo e didattico e spese per il personale), su cui le scuole potranno definire le priorità di spesa per l'attuazione del loro piano di offerta formativa e non subire, come ora, destinazioni vincolate e predefinite".