Newsletter N. 5.

di Mariangela Bastico, febbraio 2007.

 

Gentilissime, gentilissimi

Questa newsletter è dedicata all'iniziativa di Modena "L'Ulivo cambia la scuola" e sintetizza lo stato di attuazione del programma dell'Unione in materia di istruzione. In questo momento di difficoltà politica e istituzionale per il Governo, mi sembra particolarmente significativo farvela giungere, per ribadire la centralità dei temi dell'istruzione e del Sapere nell'azione di governo e per testimoniare il tanto lavoro svolto fino ad ora. Ritengo che proprio la consapevolezza di questo lavoro, insieme con il timore che torni al governo il centro destra, costituiscano la motivazione dei numerosi messaggi che mi sono giunti in queste ore, tutti volti a dirci "di non mollare". Sono per me segni di fiducia importante.
 

Mariangela Bastico
 

L'autonomia scolastica
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
ATTUAZIONE AL FEBBRAIO 2007
STRUMENTI NORMATIVI
Valorizzare l’autonomia scolastica nei suoi connotati essenziali: didattica, organizzativa, amministrativa, di ricerca e sviluppo
No alla scuola azienda, sì alla scuola comunità
L’autonomia scolastica è intesa come espressione giuridica di una comunità di studenti che imparano, di insegnanti, di genitori, di relazioni con gli enti locali, le organizzazioni economiche, sociali e culturali del territorio, non come soggetto isolato o in competizione.
Nota di indirizzo del Ministro “2006/2007, un anno ponte”
del 31.08.2006
"Il Capitolone"
Sono racchiusi in 2 soli capitoli di bilancio tutti i trasferimenti finanziari dallo Stato alle scuole per il funzionamento, le supplenze brevi, etc, ad eccezione del pagamento del personale di ruolo. I fondi, pari a oltre 2 miliardi e 800 milioni di euro, vengono trasferiti direttamente alle scuole sulla base di criteri predeterminati, affidando ad esse autonomia gestionale, definizione delle priorità e dunque responsabilità. Si supera in questo modo l’attuale normativa finanziaria che attribuisce alle scuole le risorse attraverso capitoli rigidi e vincolati nelle destinazioni.
È prevista la formazione obbligatoria dei dirigenti scolastici e amministrativi per rafforzare le competenze gestionali necessarie per attuare le innovazioni.

 
Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 601

Disegno di legge collegato alle liberalizzazioni


 

Le donazioni e il fondo perequativo
Le donazioni in favore delle istituzioni scolastiche-finalizzate all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa- fruiscono delle stesse agevolazioni fiscali previste per le donazioni alle fondazioni, dalla dichiarazione dei redditi 2008.
Al fine di evitare disparità troppo rilevanti tra scuole, è prevista l’istituzione di un fondo perequativo nel bilancio del MPI, con il quale potranno essere assegnate risorse “compensative” alle scuole che non abbiano beneficiato di significative donazioni.

 
Decreto Liberalizzazioni
(Decreto legge n. 7 del 31 gennaio 2007)

Art. 13
 
L’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica
Il valore essenziale dell'autonomia scolastica sta nell'elaborazione del piano dell'offerta formativa, nella ricerca e sperimentazione educativa, nella documentazione e diffusione delle innovazioni. Per questi obiettivi le scuole hanno bisogno di sostegni tecnici, culturali, pedagogici che operino al servizio e a supporto della scuola stessa. Per queste finalità è istituita l'Agenzia, articolata a livello centrale e periferico, secondo modalità da definirsi con regolamento. L'Agenzia subentra nelle funzioni attualmente svolte dagli IRRE e INDIRE che vengono soppressi. Le risorse di personale, nel limite complessivo del 50% di quello già previsto per gli IRRE e per l'INDIRE, confluiscono nella nuova agenzia.
Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 610- 611

Istituzione Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica
(Circolare n. 76 del 28/12/06)
Istituire un servizio di valutazione qualificato ed indipendente
Il ruolo dell’Invalsi
La valutazione sulle scuole, sempre più necessaria in relazione all'ampliamento dell'autonomia, dovrà essere finalizzata a distinti obiettivi e supportata con metodologie differenti riferite:
Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 613-614-615

Atto di indirizzo del Ministro all’Invalsi (Direttiva n. 649 del 25/08/06)
Legge esami di Stato
(Legge n. 1 dell’11 gennaio 2007)
- alla valutazione sui livelli dei saperi e delle competenze acquisite dai ragazzi; in questo ambito si colloca la norma che prevede la valutazione ex post, a campione, delle prove svolte dagli studenti nell'esame di Stato;
- alla valutazione sulla efficacia e la qualità delle singole scuole e del sistema;
- alla valutazione dei docenti.

Al fine di ridefinirne il ruolo e di rideterminarne gli organi di governo, l'Invalsi viene commissariato.

Favorire la nascita di reti di scuole
 
 
 
Rafforzare le relazioni tra istituzioni scolastiche, autonomie locali, realtà sociali ed economiche del territorio
 
“Scuola Aperta”
Il progetto “scuola aperta” è finalizzato a promuovere e sostenere la collaborazione e l’interazione delle scuole con gli enti locali, le realtà sociali, economiche e culturali del proprio territorio. La scuola, infatti, è più autonoma, più ricca e più forte dove questo collegamento è più stretto.
Considerando che le scuole sono la realtà più diffusa ed articolata nel territorio (57.836 le sedi scolastiche, di cui 41.569 statali), il progetto le supporta come luoghi di cittadinanza, di aggregazione e di servizi aperti ai ragazzi, agli adulti, all’intera società.
 
Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 627
Progettazione del POF e quota flessibile dell’orario
 
La progettazione del POF
L’espressione più alta dell’autonomia scolastica è nella definizione del Piano dell’Offerta Formativa (POF). La stessa innovata modalità di finanziamento delle scuole, attraverso il “Capitolone”, ha l’obiettivo di superare la logica dei numerosi e frammentati “progettini”, singolarmente finanziati, per valorizzare e finanziare il progetto complessivo di scuola, il POF.
Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 601
Aumento della quota oraria flessibile
È stato elevato dal 15 al 20% l’ammontare del monte-ore a disposizione delle autonomie scolastiche.
DM n. 47 del 13/6/06
Organico funzionale
 

 
 
Nuovi organi collegiali d’istituto
 
Nuovi Organi Collegiali
Il rinnovo degli organi collegiali costituisce una priorità, perchè non si può avere una scuola-comunità né una reale autonomia scolastica senza organi di governo e di partecipazione per un indirizzo condiviso della stessa. Si è dato avvio perciò al confronto con tutti i soggetti interessati.
Una prima, limitata proposta di modifica degli organi è stata avanzata per rafforzare, nell’ambito dell’attuale organizzazione degli organi collegiali, le competenze del Consiglio d’Istituto e del Collegio dei Docenti mediante la valorizzazione, da un lato della funzione della Giunta esecutiva e, dall’altro, l’istituzione di un Comitato Tecnico-scientifico volto a supportare e ad accompagnare l’attuazione del POF. Tali innovazioni sono contenute in una delega, da esercitare entro 12 mesi, attribuita al Ministro della Pubblica Istruzione.
 
Disegno di legge collegato alle liberalizzazioni
Conferenze di scuola
 
 
 
 

 

Il diritto di imparare per tutta la vita
PRIMO CICLO / 0-6 ANNI
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
 
ATTUAZIONE AL FEBBRAIO 2007
STRUMENTI NORMATIVI
Potenziare l’offerta educativa 0-6, progettandola in un’ottica di continuità: aumento dei posti negli asili nido e generalizzazione della scuola dell’infanzia
 
Un piano straordinario per i nidi
Un Piano straordinario per i servizi educativi per la prima infanzia è finanziato con 300 milioni di euro in 3 anni , per realizzare asili nido e servizi integrativi ed innovativi per lo 0-3. L’attuazione dello stesso è sottoposta ad un’intesa in Conferenza Unificata e può avvalersi, oltre che di quelle indicate per le strutture e gli arredi, di risorse di funzionamento stanziate nel fondo per le politiche della famiglia.
Finanziaria 2007 (Legge n . 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 1259

Le Sezioni primavera
Nell’ottica della continuità educativa tra il nido e la scuola dell’infanzia è previsto un progetto sperimentale di offerta per i bambini dai 24 ai 36 mesi.
Si tratta di servizi integrativi al nido, previsti e regolati da alcune leggi regionali, che costituiscono alternativa all’anticipo nella scuola dell’infanzia. Sono istituiti sulla base di un accordo quadro in Conferenza Unificata e con accordi di carattere territoriale. Rappresentano una risposta di qualità ad una forte domanda sociale.
 

Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 630
Più personale per garantire il diritto alla scuola dell’infanzia
Già dall’anno scolastico 2006/2007 abbiamo ampliato gli organici di fatto (+ 650 unità) a favore della scuola dell’infanzia – scelta del tutto innovativa dal momento che essa non costituisce obbligo - con lo scopo di accogliere tutte le domande non soddisfatte.
Per l’anno scolastico 2007/2008, pur in presenza di un piano di riorganizzazione che comporta un incremento di 0,4 alunni per classe, è rimasto inalterato l’organico di diritto relativo alla scuola dell’infanzia, con l'obiettivo della sua generalizzazione.
 
Adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto a.s. 2006/2007
(Circolare n. 45 del 9/6/06)

Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 605 lett.a)

Dotazioni organiche del personale docente per l’a.s. 2007/2008
(Circolare n. 19 del 13/2/07)
Abolire le norme sugli anticipi della scuola dell’infanzia
Abolizione degli anticipi
Le sezioni primavera costituiscono un’alternativa di qualità all’anticipo nella scuola dell’infanzia. Per l’anno scolastico 2007/2008 permane transitoriamente la possibilità di iscrizioni anticipate per i nati entro il 28 febbraio, sulla base di precise norme di garanzia.
Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 630

Art. 5 Sequenza contrattuale ai sensi dell’ art.43 del CCNL Scuola del 24/7/03
Iscrizioni alla scuola dell’infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado a.s. 2007/2008
(Circolare n. 74 del 21/12/06)
PRIMO CICLO / SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA
Abolire le norme sugli anticipi della scuola elementare
 
Abolizione degli anticipi
L'iscrizione anticipata alla prima elementare per i nati entro il 30 aprile è stata mantenuta, raccomandando per la decisione un raccordo forte tra i genitori e gli insegnanti della scuola dell’infanzia, anche come alternativa alle “premine”, che in alcune regioni erano largamente utilizzate pur in presenza della norma sugli anticipi, venendo a determinarsi una sorta di doppio anticipo. Per evitarlo, abbiamo stabilito che l’iscrizione alla seconda classe non può avvenire se il bambino non ha l’età minima di riferimento nel percorso ordinario (almeno 6 anni e 8 mesi).
Iscrizioni alla scuola dell’infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado a.s. 2007/2008
Circolare n. 74 del 21/12/06
Scuola elementare e media, di durata di 8 anni, potenziando gli elementi di continuità e diffondendo gli istituti comprensivi
Disapplicato il tutor
Le sue funzioni sono attribuite a tutti idocenti della classe e i loro orari di insegnamento sono quelli decisi dall'organizzazione scolastica, non essendo più accorpate su un unico insegnante le 18 ore.
Art. 2 Sequenza contrattuale ai sensi dell’ art.43 del CCNL Scuola del 24/7/03
Il portfolio non è obbligatorio
Ogni scuola può avvalersi delle schede di valutazione precedentemente adottate o di altre definite nell’ambito della propria autonomia.
Provvedimenti e temi di rilevante interesse connessi all’avvio dell’a.s. 2006/2007
(Circolare n. 7265 del 31/8/06)
Eliminare le riduzioni dell’orario e ripristinare la valenza educativa del tempo pieno e del tempo prolungato
Gli orari della scuola elementare e media
L’orario della scuola elementare a tempo pieno si struttura sulle 40 ore, mentre nel tempo normale sulle 30; sulla base di queste indicazioni sono stati definiti gli organici.
Per la scuola media l’orario passa dalle 27 alle 29 ore, a cui si aggiungono le 3 opzionali. Con il tempo prolungato l’orario può essere esteso fino alle 40 ore.
Le 3 ore opzionali debbono rientrare all'interno delle discipline svolte ordinariamente dalla scuola; sono, quindi, parte integrante del POF.
 
Iscrizioni alla scuola dell’infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado a.s. 2007/2008
(Circolare n. 74 del 21/12/06)

Dotazioni organiche del personale docente per l’a.s. 2007/2008
(Circolare n. 19 del 13/2/07)

Accordo sindacale in sede ARAN
Provvedimenti e temi di rilevante interesse connessi all’avvio dell’a.s. 2006/2007
(Circolare n. 7265 del 31/8/06)
Verso le nuove Indicazioni
Abbiamo avviato, attraverso una commissione di esperti (universitari e del mondo della scuola), il percorso di ridefinizione delle Indicazioni nazionali, relativamente al primo ciclo, che sostituiranno quelle attuali, definite già dalla loro approvazione “transitorie”. La commissione ha il compito di elaborare il documento di indirizzo e di impianto da sottoporre a un ampio processo di concertazione.
Le indicazioni saranno rielaborate per la scuola dell’infanzia, elementare e media e per il primo biennio della scuola superiore (3-16 anni) in un’ottica di curricolo verticale.
Avranno, quindi, a riferimento l'autonomia del piano dell'offerta formativa delle scuole e la libertà di insegnamento dei docenti; dovranno indicare gli obiettivi di apprendimento, i livelli essenziali dei saperi e delle competenze che i bambini e i ragazzi dovranno conseguire nelle varie scansioni temporali del percorso scolastico. Quei livelli di apprendimento dovranno essere raggiunti attraverso contenuti disciplinari ritenuti fondamentali e con diversificate metodologie didattiche e diversi percorsi curriculari, costruiti dalle scuole autonome ed evidenziati nei loro POF.
 
Decreto dipartimentale n. 7 del 22/1/07 costitutivo del Gruppo di lavoro
Lettera del Ministro sulle Indicazioni
(Prot. n. 2175 del 31/1/07)
SECONDO CICLO
Elevare l’obbligo di istruzione gratuita fino a 16 anni (primo biennio della scuola superiore)
L’obbligo di istruzione gratuita è elevato a 16 anni
I ragazzi, dopo la scuola media, frequenteranno un biennio obbligatorio che deve consentire l’acquisizione di saperi e competenze corrispondenti ai primi due anni della scuola superiore. Il biennio non è terminale; il titolo minimo da conseguire è una qualifica professionale almeno triennale o un diploma di scuola secondaria superiore.
Il documento di impianto delle nuove Indicazioni del biennio della scuola superiore è affidato ad una commissione di esperti che dovrà elaborarlo entro marzo 2007.
 
Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 622

Decreto dipartimentale
n. 32 del 24/11/06
costitutivo del Gruppo di lavoro
Elevare l’età minima di accesso al lavoro dai 15 ai 16 anni
Innalzamento dell’età di accesso al lavoro a 16 anni
L’obbligatorietà dell’istruzione ai 16 anni determina il corrispondente innalzamento dell’età di accesso al lavoro, norma già approvata.
Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 622
Lotta alla dispersione scolastica
 
La scuola del “non uno di meno”
È innanzitutto nella definizione delle indicazioni che si delinea la scuola dell’inclusione, attraverso la unitarietà degli obiettivi essenziali di apprendimento da conseguire e nella diversificazione dei percorsi e delle metodologie per raggiungerli. La generalizzazione della scuola dell’infanzia, le sezioni primavera, i percorsi di continuità educativa nel primo ciclo e un grande investimento nell’educazione degli adulti sono politiche che tendono all’obiettivo della riduzione dell’abbandono e al successo scolastico.
Nell’ambito del biennio obbligatorio sono definiti percorsi e progetti di lotta all’abbandono scolastico sulla base di accordi tra il Ministero della Pubblica Istruzione e le singole Regioni.
“Scuola aperta” è un progetto che si può collocare nella strategia di lotta all’abbandono scolastico, come pure il potenziamento del diritto allo studio (gratuità del biennio, noleggio e comodato dei libri di testo).
È in via di diffusione l’anagrafe che consente di individuare singolarmente e nominativamente i ragazzi dispersi, offrendo loro percorsi formativi adeguati.

 
Finanziaria 2007 (legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 622
Obbligo formativo, dai 16 ai 18 anni, si realizza nei sistemi dell’istruzione, della formazione professionale, nell’apprendistato (con un monte-ore di formazione incrementato)
 
Rinvio di un altro anno per la riforma dei Licei
Dopo il blocco della sperimentazione della riforma della scuola superiore introdotta dalla Moratti, si è effettuato un primo rinvio dell’attuazione del decreto legislativo 226/05 di riforma della scuola superiore. Rinvio ulteriormente prorogato di un altro anno, al 2009/2010. È stata, inoltre, prolungata di 12 mesi la possibilità di correggere i decreti di attuazione della Legge 53 attraverso la procedura del decreto legislativo.
D.M. N. 4018 del 31 maggio 2006
“Milleproroghe” Legge 228/06
Disegno di Legge collegato alle liberalizzazioni
Esclusione, prima dei 18 anni, di qualsiasi rapporto di lavoro che non abbia una prevalente, certificabile (e sanzionabile in caso di inadempienza) valenza formativa
 
 
Promuovere l’istruzione scientifica e tecnica, e la comunicazione tra scuola e mondo del lavoro
Reintrodotti gli istituti tecnici e professionali
Vengono reintrodotti gli istituti tecnici e professionali nel sistema dell’istruzione secondaria superiore, finalizzati al conseguimento di diplomi professionalizzanti (es. periti industriali, informatici, geometri...); sono stati di conseguenza soppressi il liceo tecnologico ed economico.
Le qualifiche professionali triennali che costituiscono, ai sensi del comma 622 della Finanziaria 2007, il traguardo minimo di istruzione che ogni ragazzo deve raggiungere sono definite dalle Regioni in quanto, in base al Titolo V, costituiscono competenza esclusiva regionale. E' auspicabile, per rendere spendibili le qualifiche sull'intero territorio nazionale, la definizione del "repertorio nazionale delle qualifiche" attraverso un'intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni.
L'istruzione professionale statale offrirà percorsi professionali triennali e quinquennali, che rilasciano titoli definiti rispettivamente dalle Regioni e dallo Stato (qualifiche e diplomi).

 
Abolizione decreti 28 dicembre 2005 su confluenze e titoli in uscita
Decreto Liberalizzazioni
(decreto legge n. 7 del 31 gennaio 2007)
Art. 13
Esami di stato con commissione a prevalente composizione esterna
La riforma degli esami di Stato

Con la nuova legge sugli esami di Stato si sono ripristinate le commissioni miste, presiedute da un presidente esterno, e il giudizio di ammissione da parte del consiglio di classe.
Condizione per l'ammissione, oltre ad un giudizio complessivamente positivo sull'ultimo anno, è che siano stati colmati i debiti maturati, condizione che decorrerà dall'anno scolastico 2008/2009.
L'esame deve evidenziare le conoscenze del candidato sulle materie dell'ultimo anno, ma anche le basi culturali generali e le capacità critiche.
Queste norme hanno l'obiettivo di ridare credibilità e autorevolezza agli esami di Stato, affinchè l'esito finale costituisca riconoscimento del percorso di istruzione svolto e possa influire sull'accesso ai percorsi universitari, al lavoro e alla professione; di contrastando le conseguenze della normativa morattiana che attraverso la svalorizzazione l'esame, poteva condurre alla perdita del valore legale e sostanziale del titolo di studio; di ridurre gli abusi già verificatisi da parte di privatisti che, senza merito, riuscivano a "saltare" anni scolastici e ad ottenere brillanti esiti e ridurre gli spazi dei cosiddetti "diplomifici".

Legge esami di Stato
(Legge n. 1 del 11.01.2007)

Nota esplicativa degli aspetti connessi alla Legge sugli esami di Stato
(C.M. n. 5 prot. 425 del 17/1/07)
ALTA FORMAZIONE TECNICO-PROFESSIONALE
Valorizzazione della filiera tecnico-scientifica e professionale
IFTS
L’istruzione e la formazione tecnica superiore (IFTS) entra a pieno nell’ordinamento nazionale dell’istruzione, superando l’attuale condizione di offerta formativa aggiuntiva e non stabile.
 
Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 631
, 875
Poli tecnico-professionali
Possono essere istituiti, almeno uno in ciascuna provincia, poli tecnico-professionali, strutture consortili costituite da diverse componenti: Istituti tecnici e professionali, strutture della formazione professionale accreditate, università, fondazioni ed altri soggetti, quali gli enti locali, che intendono concorrere a un'offerta formativa tecnico-professionale ad alta specializzazione, collegata e a sostegno dello sviluppo economico e produttivo di un territorio.
Decreto Liberalizzazioni
(decreto legge n. 7 del 31 gennaio 2007)

Art. 13
FORMAZIONE PERMANENTE ED EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
Rilancio dei Centri territoriali per l’educazione degli adulti, con l’obiettivo del raddoppio del numero degli adulti che partecipano a
percorsi di apprendimento permanente.
I centri provinciali per l’educazione degli adulti
L’educazione degli adulti entra a pieno titolo nell’ordinamento nazionale dell’istruzione.
In ogni provincia viene istituzionalizzato un centro permanente per l’educazione degli adulti, quale riferimento dell’offerta formativa presente nel territorio per il recupero scolastico degli adulti, l’alfabetizzazione degli stranieri e lo sviluppo della formazione lungo tutto il corso della vita.
La stabilizzazione dei centri per l’educazione degli adulti comporta la stabilizzazione degli organici del personale.

 
Finanziaria 2007 (legge n 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 632
Rilancio di un progetto formativo che rappresenti oggi le
“150 ore per la società della conoscenza”
 
 
Varare una legge per l’educazione degli adulti
È in via di elaborazione un progetto di legge sull’educazione per tutta la vita.
 
 

 

I protagonisti della scuola
PERSONALE DELLA SCUOLA
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
 
ATTUAZIONE AL FEBBRAIO 2007
STRUMENTI NORMATIVI
Valorizzazione del loro ruolo
 
 
 
Lotta ad ogni forma di precarietà con l’immediata copertura di tutti i posti vacanti
Piano triennale straordinario di assunzioni
La qualità della scuola dipende dalla qualità delle persone che vi lavorano. Una precarietà troppo prolungata contrasta, aldilà del merito e della volontà delle persone singole, con la qualità dell'istruzione. È stato, pertanto, definito un piano per l’assunzione in tre anni di 150mila docenti, di cui 70.000 richiesti per l’anno scolastico 2007/2008, e 20mila unita di personale Ata.
Le graduatorie permanenti vengono trasformate in graduatorie ad esaurimento.
Si prevede, inoltre, in 3 anni, la copertura di tutti i posti vacanti di dirigente scolastico (attualmente ricoperti da incaricati e reggenti) attraverso il concorso ordinario e il riservato, dei quali sono state modificate le norme di attuazione.

 
Finanziaria 2007 (legge n 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 605 l. c)
Rilancio della prima formazione, del reclutamento, della formazione in servizio, recuperando il collegamento università-scuola
 
La formazione iniziale dei docenti
È stata istituita una commissione interministeriale (Ministero della Pubblica Istruzione - Ministero dell'Università e della Ricerca) per elaborare un documento di proposta sulla formazione iniziale, abilitazione e reclutamento del personale docente.
Il documento è in via di elaborazione per essere successivamente sottoposto a consultazione.

 
Decreto Interministeriale MPI-Università del 4/8/07
STUDENTI
Partecipazione
Rilanciare la centralità degli studenti nella scuola dell’autonomia è condizione necessaria per costruire realmente la scuola dell’apprendimento e del successo formativo.
La partecipazione attiva della componente studentesca alla vita della scuola costituisce elemento essenziale di tale centralità.
Prioritario è il dialogo e il confronto tra Ministero e Organizzazioni degli studenti, attraverso la valorizzazione del Forum delle associazioni e delle consulte provinciali degli studenti.
Direttiva Prot. n. 1455 10 no-vembre 2006
Indicazioni ed Orientamenti sulla partecipazione studentesca
Diritto allo studio
Viene introdotta la gratuità del biennio obbligatorio.
Viene autorizzato il noleggio e il comodato gratuito dei libri di testo da parte di istituzioni scolastiche, reti di scuole, associazioni di genitori.
Stiamo consultando i presidenti e i docenti refe-renti delle consulte provinciali degli studenti per elaborare, sulla base delle leggi regionali sul diritto allo studio, delle indicazioni nazionali sui livelli minimi di prestazione.

 
Finanziaria 2007 (legge n 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 628-629
Legalità
Indicazioni e orientamenti per costruire percorsi di legalità e cittadinanza democratica nelle scuole. A seguito della direttiva è stato istituito presso il MPI il Comitato Interistituzionale “Scuola e legalità”, al quale partecipano vari ministeri, le più alte cariche delle Forze dell’ordine, rappresentanti di Associazioni, Enti, Università.
D.M. Prot. n° 5843/A3 16 ottobre 2006
Linee di indirizzo sulla cittadi-nanza democratica e legalità
Bullismo
È stata emanata una direttiva per la prevenzione e la lotta al bullismo che contiene una serie di impegni e di azioni che il Ministero intende mettere in opera, un chiarimento sulle sanzioni disciplinari, l’istituzione di un Numero Verde nazionale e il finanziamento di Osservatori regionali sul bullismo.
Direttiva Ministeriale “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo” (Prot. n.16 del 5 febbraio 2007)
Sport
L’attività motoria e dell’educazione sportiva nelle scuole sono valorizzate come mezzi che, attraverso una corretta azione interdisciplinare, contribuiscono allo sviluppo armonico della persona e alla promozione della cultura della legalità attraverso la pratica del rispetto dell’altro, delle regole e del fair play, soprattutto nelle aree a rischio.
D.M. del 9 febbraio 2007 Prot. n. 17 “Più sport a scuola e vince la vita. Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per lo sport a scuola”
Ambiente
L’educazione a,biennale a scuola è volta alla realizzazione di esperienze in cui gli studenti siano protagonisti.
Ed è questo, ovvero il sentirsi protagonisti, che ha una ricaduta positiva sulla trasformazione dell’immagine che gli studenti hanno dell’ambiente e quindi del loro rapporto con ciò che li circonda.
Circolare Prot. n. 2309 del 12 Febbraio 2006
STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI
Il diritto al pieno inserimento scolastico delle studentesse e degli studenti diversamente abili
 
Per un significativo salto di qualità a 30 anni dalla 517/77, ricostituito l’Osservatorio sulla disabilità a Scuola composto da: un Comitato scientifico per politiche innovative; una Consulta delle Associazioni nazionali per scelte partecipate; comitato tecnico tra le direzioni del Ministero per azioni integrate.
 
 
Piano nazionale di formazione delle Scuole per rendere l’integrazione più effettiva e competente.
 
Gruppo di lavoro interministeriale Pubblica Istruzione e Salute per: superare il rapporto di 1:138 per l’attribuzione di insegnanti di sostegno; unica certificazione progettuale attraverso Commissioni composte non solo da sanitari, ma anche dalla scuola; dotazione del personale specializzato con maggiore autonomia e responsabilità delle Scuole.
Finanziaria 2007 (legge n 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 605 l. b)
STUDENTI STRANIERI
Investire sui giovani migranti, sulle loro intelligenze e su un incontro di culture
Forte impegno integrato di tutte le direzioni del Ministero. Istituito l’Osservatorio per gli studenti stranieri e l’intercultura: composta da Comitato scientifico (che sta lavorando sui vari temi del modello di scuola interculturale italiano) e Consulta delle associazioni nazionali.
 
Competenze per una scuola interculturale
Progettazione piano di formazione del personale della scuola a partire dai dirigenti.
Prossimi seminari formativi a tema in varie regioni.
Confronto del modello italiano con altre esperienze europee: seminario nel prossimo ottobre.
Progettazione di un Atlante on-line aggiornato coi dati internazionali dell’ONU e altre Agenzie.
 
Una scuola che integri ed accompagni gli studenti stranieri e le loro famiglie
Analisi di buone prassi di accoglienza e orientamento e loro diffusione. Attenzione nell’evitare scuole con % di alunni stranieri troppo elevata. Corsi di Italiano per le famiglie degli studenti stranieri.
 
Apprendimento della lingua italiana senza perdere le lingue e culture originarie
A partire dal progetto sperimentale L2 e dalle migliori prassi, investimento per diffondere modelli per l’insegnamento dell’italiano per lo studio e garantire in varie forme l’insegnamento delle lingue d’origine.
 
 
 

 

Investire sulla scuola
RISORSE FINANZIARIE E UMANE
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
 
ATTUAZIONE AL FEBBRAIO 2007
STRUMENTI NORMATIVI
Elaborare un piano finanziario, in rapporto al Pil, per conseguire obiettivi strutturali in relazione a: edilizia scolastica, qualificazione degli insegnanti, stabilità del personale della scuola
Le risorse per la scuola
Nell’ambito della Finanziaria 2007 di risanamento e rigore la scuola ha avuto un incremento di 976 milioni di euro (+ 2,36%) rispetto al bilancio assestato del 2006.
L’ammontare complessivo della spesa per la scuola sostenuta dallo Stato, a cui aggiungere quella degli enti locali e dei privati, è di 42,250 miliardi di euro, pari al 9.2% delle spese finali.

 
 
Sanare i debiti pregressi e garantire il funzionamento
Nel 2007 sul funzionamento corrente della scuola è gravato anche il recupero dei debiti pregressi (425 milioni di euro) provocati dai tagli insostenibili del Governo di centro destra. Dal 2002 al 2006 sono, infatti, stati tagliati 494,4 milioni di euro (pari al 46,6%) per le supplenze brevi, per gli esami di Stato 106,4 milioni (pari al 72,6%) e per il funzionamento amministrativo e didattico 159,8 milioni (pari al 53%).
Questi tagli hanno creato gravi difficoltà di gestione alle scuole (anche rispetto al pagamento dei supplenti e degli insegnanti per gli esami di stato) ed è, pertanto, stato necessario un impegno finanziario straordinario ed urgente, ricorrendo alle giacenze complessive delle contabilità speciali.
Per il futuro la modalità di finanziamento attraverso il “Capitolone” dovrebbe garantire alle scuole risorse certe di funzionamento.
 
 
Edilizia scolastica
Edilizia scolastica e innovazione tecnologica
Gli investimenti in edilizia scolastica sono finanziati con 250 milioni di euro in 3 anni, sulla base di piani che prevedono il cofinanziamento di Stato, Regione e Provincia o Comune. A queste risorse si aggiungono annualmente quelle per la messa in sicurezza degli edifici scolastici in relazione alla mappatura del rischio sismico: il riparto alle Regione per questa finalità per il 2006 è stato di 300 milioni di euro.
90 milioni in 3 anni sono destinati per l’innovazione tecnologica.
 
Finanziaria 2007 (legge n 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 625
Diritto allo studio
 
Diritto allo studio
Viene introdotta la gratuità del biennio obbligatorio.
Viene autorizzato il noleggio e il comodato gratuito dei libri di testo da parte di istituzioni scolastiche, reti di scuole, associazioni di genitori.
 
 
Qualificazione degli insegnanti
La formazione in servizio
Sarà uno dei compiti fondamentali della nuova Agenzia a sostegno dell’autonomia scolastica. Sono individuati, anche utilizzando risorse non spese, diversi canali di finanziamento per la formazione dei docenti. In particolare relativamente alle risorse della legge 440 sono stati recuperati 70 milioni di euro, tagliati nell’anno 2006 dal Governo di centro destra.
Finanziaria 2007 (legge n 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 610
Stabilità del personale della scuola
 
Piano triennale straordinario delle assunzioni
 

Ridare valore alla scuola significa soprattutto ricostruire un’idea d’appartenenza da parte di chi la vive giorno per giorno.
In questo senso serve una politica di cambiamento, che promuova il protagonismo e la partecipazione dei soggetti.
 

Dal programma de l’Unione “Conoscere è crescere”