Newsletter N. 5.
di Mariangela Bastico, febbraio 2007.
Gentilissime,
gentilissimi
Questa newsletter è dedicata all'iniziativa di Modena "L'Ulivo cambia
la scuola" e sintetizza lo stato di attuazione del programma
dell'Unione in materia di istruzione. In questo momento di difficoltà
politica e istituzionale per il Governo, mi sembra particolarmente
significativo farvela giungere, per ribadire la centralità dei temi
dell'istruzione e del Sapere nell'azione di governo e per testimoniare
il tanto lavoro svolto fino ad ora. Ritengo che proprio la
consapevolezza di questo lavoro, insieme con il timore che torni al
governo il centro destra, costituiscano la motivazione dei numerosi
messaggi che mi sono giunti in queste ore, tutti volti a dirci "di non
mollare". Sono per me segni di fiducia importante.
Mariangela Bastico
L'autonomia scolastica
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
|
ATTUAZIONE AL FEBBRAIO 2007
|
STRUMENTI NORMATIVI
|
|
Valorizzare l’autonomia scolastica nei suoi
connotati essenziali: didattica, organizzativa,
amministrativa, di ricerca e sviluppo |
No alla scuola azienda, sì alla scuola
comunità
L’autonomia scolastica è intesa come espressione
giuridica di una comunità di studenti che
imparano, di insegnanti, di genitori, di relazioni
con gli enti locali, le organizzazioni economiche,
sociali e culturali del territorio, non come
soggetto isolato o in competizione.
|
Nota
di indirizzo del Ministro “2006/2007, un anno ponte”
del 31.08.2006 |
"Il Capitolone"
Sono racchiusi in 2 soli capitoli di bilancio
tutti i trasferimenti finanziari dallo Stato alle
scuole per il funzionamento, le supplenze brevi,
etc, ad eccezione del pagamento del personale di
ruolo. I fondi, pari a oltre 2 miliardi e 800
milioni di euro, vengono trasferiti direttamente
alle scuole sulla base di criteri predeterminati,
affidando ad esse autonomia gestionale,
definizione delle priorità e dunque
responsabilità. Si supera in questo modo l’attuale
normativa finanziaria che attribuisce alle scuole
le risorse attraverso capitoli rigidi e vincolati
nelle destinazioni.
È prevista la formazione obbligatoria dei
dirigenti scolastici e amministrativi per
rafforzare le competenze gestionali necessarie per
attuare le innovazioni.
|
Finanziaria
2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 601
Disegno di legge collegato alle liberalizzazioni
|
Le donazioni e il fondo perequativo
Le donazioni in favore delle istituzioni
scolastiche-finalizzate all’innovazione
tecnologica, all’edilizia scolastica e
all’ampliamento dell’offerta formativa- fruiscono
delle stesse agevolazioni fiscali previste per le
donazioni alle fondazioni, dalla dichiarazione dei
redditi 2008.
Al fine di evitare disparità troppo rilevanti tra
scuole, è prevista l’istituzione di un fondo
perequativo nel bilancio del MPI, con il quale
potranno essere assegnate risorse “compensative”
alle scuole che non abbiano beneficiato di
significative donazioni.
|
Decreto
Liberalizzazioni
(Decreto legge n. 7 del 31 gennaio 2007)
Art. 13
|
L’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo
dell’Autonomia Scolastica
Il valore essenziale dell'autonomia scolastica sta
nell'elaborazione del piano dell'offerta
formativa, nella ricerca e sperimentazione
educativa, nella documentazione e diffusione delle
innovazioni. Per questi obiettivi le scuole hanno
bisogno di sostegni tecnici, culturali, pedagogici
che operino al servizio e a supporto della scuola
stessa. Per queste finalità è istituita l'Agenzia,
articolata a livello centrale e periferico,
secondo modalità da definirsi con regolamento.
L'Agenzia subentra nelle funzioni attualmente
svolte dagli IRRE e INDIRE che vengono soppressi.
Le risorse di personale, nel limite complessivo
del 50% di quello già previsto per gli IRRE e per
l'INDIRE, confluiscono nella nuova agenzia.
|
Finanziaria
2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 610- 611
Istituzione Agenzia Nazionale per lo Sviluppo
dell’Autonomia Scolastica
(Circolare n. 76 del 28/12/06) |
|
|
Favorire la nascita di reti di
scuole
|
|
|
|
Rafforzare le relazioni tra
istituzioni scolastiche, autonomie locali, realtà
sociali ed economiche del territorio
|
“Scuola Aperta”
Il progetto “scuola aperta” è finalizzato a
promuovere e sostenere la collaborazione e
l’interazione delle scuole con gli enti locali, le
realtà sociali, economiche e culturali del proprio
territorio. La scuola, infatti, è più autonoma,
più ricca e più forte dove questo collegamento è
più stretto.
Considerando che le scuole sono la realtà più
diffusa ed articolata nel territorio (57.836 le
sedi scolastiche, di cui 41.569 statali), il
progetto le supporta come luoghi di cittadinanza,
di aggregazione e di servizi aperti ai ragazzi,
agli adulti, all’intera società.
|
Finanziaria
2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 627 |
|
Progettazione del
POF e quota flessibile dell’orario
|
La progettazione del POF
L’espressione più alta dell’autonomia scolastica è
nella definizione del Piano dell’Offerta Formativa
(POF). La stessa innovata modalità di
finanziamento delle scuole, attraverso il “Capitolone”,
ha l’obiettivo di superare la logica dei numerosi
e frammentati “progettini”, singolarmente
finanziati, per valorizzare e finanziare il
progetto complessivo di scuola, il POF.
|
Finanziaria
2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 601 |
Aumento della quota oraria flessibile
È stato elevato dal 15 al 20% l’ammontare del
monte-ore a disposizione delle autonomie
scolastiche.
|
DM
n. 47 del 13/6/06 |
|
|
Nuovi organi collegiali
d’istituto
|
Nuovi Organi Collegiali
Il rinnovo degli organi collegiali costituisce una
priorità, perchè non si può avere una
scuola-comunità né una reale autonomia scolastica
senza organi di governo e di partecipazione per un
indirizzo condiviso della stessa. Si è dato avvio
perciò al confronto con tutti i soggetti
interessati.
Una prima, limitata proposta di modifica degli
organi è stata avanzata per rafforzare,
nell’ambito dell’attuale organizzazione degli
organi collegiali, le competenze del Consiglio
d’Istituto e del Collegio dei Docenti mediante la
valorizzazione, da un lato della funzione della
Giunta esecutiva e, dall’altro, l’istituzione di
un Comitato Tecnico-scientifico volto a supportare
e ad accompagnare l’attuazione del POF. Tali
innovazioni sono contenute in una delega, da
esercitare entro 12 mesi, attribuita al Ministro
della Pubblica Istruzione.
|
Disegno di legge collegato alle liberalizzazioni |
|
|
|
|
Il diritto di imparare per tutta la vita
PRIMO CICLO / 0-6 ANNI |
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
|
ATTUAZIONE AL FEBBRAIO 2007
|
STRUMENTI NORMATIVI
|
|
Potenziare l’offerta
educativa 0-6, progettandola in un’ottica di
continuità: aumento dei posti negli asili nido e
generalizzazione della scuola dell’infanzia
|
Un piano straordinario per i nidi
Un Piano straordinario per i servizi educativi per
la prima infanzia è finanziato con 300 milioni di
euro in 3 anni , per realizzare asili nido e
servizi integrativi ed innovativi per lo 0-3.
L’attuazione dello stesso è sottoposta ad
un’intesa in Conferenza Unificata e può avvalersi,
oltre che di quelle indicate per le strutture e
gli arredi, di risorse di funzionamento stanziate
nel fondo per le politiche della famiglia.
|
Finanziaria 2007 (Legge n . 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 1259 |
Le Sezioni primavera
Nell’ottica della continuità educativa tra il nido e
la scuola dell’infanzia è previsto un progetto
sperimentale di offerta per i bambini dai 24 ai 36
mesi.
Si tratta di servizi integrativi al nido, previsti e
regolati da alcune leggi regionali, che
costituiscono alternativa all’anticipo nella scuola
dell’infanzia. Sono istituiti sulla base di un
accordo quadro in Conferenza Unificata e con accordi
di carattere territoriale. Rappresentano una
risposta di qualità ad una forte domanda sociale.
|
Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 630 |
Più personale per garantire il diritto alla scuola
dell’infanzia
Già dall’anno scolastico 2006/2007 abbiamo
ampliato gli organici di fatto (+ 650 unità) a
favore della scuola dell’infanzia – scelta del
tutto innovativa dal momento che essa non
costituisce obbligo - con lo scopo di accogliere
tutte le domande non soddisfatte.
Per l’anno scolastico 2007/2008, pur in presenza
di un piano di riorganizzazione che comporta un
incremento di 0,4 alunni per classe, è rimasto
inalterato l’organico di diritto relativo alla
scuola dell’infanzia, con l'obiettivo della sua
generalizzazione.
|
Adeguamento
degli organici di diritto alle situazioni di fatto
a.s. 2006/2007
(Circolare n. 45 del 9/6/06)
Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 605 lett.a)
Dotazioni organiche del personale docente per l’a.s.
2007/2008
(Circolare n. 19 del 13/2/07) |
|
|
PRIMO CICLO
/ SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA |
Abolire le norme sugli anticipi
della scuola elementare
|
Abolizione degli anticipi
L'iscrizione anticipata alla prima elementare per
i nati entro il 30 aprile è stata mantenuta,
raccomandando per la decisione un raccordo forte
tra i genitori e gli insegnanti della scuola
dell’infanzia, anche come alternativa alle
“premine”, che in alcune regioni erano largamente
utilizzate pur in presenza della norma sugli
anticipi, venendo a determinarsi una sorta di
doppio anticipo. Per evitarlo, abbiamo stabilito
che l’iscrizione alla seconda classe non può
avvenire se il bambino non ha l’età minima di
riferimento nel percorso ordinario (almeno 6 anni
e 8 mesi).
|
Iscrizioni alla scuola dell’infanzia e alle classi
delle scuole di ogni ordine e grado a.s. 2007/2008
Circolare n. 74 del 21/12/06 |
|
|
Eliminare le
riduzioni dell’orario e ripristinare la valenza
educativa del tempo pieno e del tempo prolungato
|
Gli orari della scuola elementare e media
L’orario della scuola elementare a tempo pieno si
struttura sulle 40 ore, mentre nel tempo normale
sulle 30; sulla base di queste indicazioni sono
stati definiti gli organici.
Per la scuola media l’orario passa dalle 27 alle
29 ore, a cui si aggiungono le 3 opzionali. Con il
tempo prolungato l’orario può essere esteso fino
alle 40 ore.
Le 3 ore opzionali debbono rientrare all'interno
delle discipline svolte ordinariamente dalla
scuola; sono, quindi, parte integrante del POF.
|
Iscrizioni alla scuola dell’infanzia e alle classi
delle scuole di ogni ordine e grado a.s. 2007/2008
(Circolare n. 74 del 21/12/06)
Dotazioni organiche del personale docente per l’a.s.
2007/2008
(Circolare n. 19 del 13/2/07)
Accordo sindacale in sede ARAN
Provvedimenti e temi di rilevante interesse connessi
all’avvio dell’a.s. 2006/2007
(Circolare n. 7265 del 31/8/06) |
Verso le nuove Indicazioni
Abbiamo avviato, attraverso una commissione di
esperti (universitari e del mondo della scuola),
il percorso di ridefinizione delle Indicazioni
nazionali, relativamente al primo ciclo, che
sostituiranno quelle attuali, definite già dalla
loro approvazione “transitorie”. La commissione ha
il compito di elaborare il documento di indirizzo
e di impianto da sottoporre a un ampio processo di
concertazione.
Le indicazioni saranno rielaborate per la scuola
dell’infanzia, elementare e media e per il primo
biennio della scuola superiore (3-16 anni) in
un’ottica di curricolo verticale.
Avranno, quindi, a riferimento l'autonomia del
piano dell'offerta formativa delle scuole e la
libertà di insegnamento dei docenti; dovranno
indicare gli obiettivi di apprendimento, i livelli
essenziali dei saperi e delle competenze che i
bambini e i ragazzi dovranno conseguire nelle
varie scansioni temporali del percorso scolastico.
Quei livelli di apprendimento dovranno essere
raggiunti attraverso contenuti disciplinari
ritenuti fondamentali e con diversificate
metodologie didattiche e diversi percorsi
curriculari, costruiti dalle scuole autonome ed
evidenziati nei loro POF.
|
Decreto
dipartimentale n. 7 del 22/1/07 costitutivo del
Gruppo di lavoro
Lettera del Ministro sulle Indicazioni
(Prot. n. 2175 del 31/1/07) |
|
SECONDO CICLO |
Elevare l’obbligo di istruzione
gratuita fino a 16 anni (primo biennio della scuola
superiore) |
L’obbligo di istruzione gratuita è elevato
a 16 anni
I ragazzi, dopo la scuola media, frequenteranno un
biennio obbligatorio che deve consentire
l’acquisizione di saperi e competenze
corrispondenti ai primi due anni della scuola
superiore. Il biennio non è terminale; il titolo
minimo da conseguire è una qualifica professionale
almeno triennale o un diploma di scuola secondaria
superiore.
Il documento di impianto delle nuove Indicazioni
del biennio della scuola superiore è affidato ad
una commissione di esperti che dovrà elaborarlo
entro marzo 2007.
|
Finanziaria
2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 622
Decreto dipartimentale
n. 32 del 24/11/06
costitutivo del Gruppo di lavoro |
|
Elevare l’età minima di accesso
al lavoro dai 15 ai 16 anni |
Innalzamento dell’età di accesso al lavoro
a 16 anni
L’obbligatorietà dell’istruzione ai 16 anni
determina il corrispondente innalzamento dell’età
di accesso al lavoro, norma già approvata.
|
Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 622 |
|
Lotta alla dispersione
scolastica |
La scuola del “non uno di meno”
È innanzitutto nella definizione delle indicazioni
che si delinea la scuola dell’inclusione,
attraverso la unitarietà degli obiettivi
essenziali di apprendimento da conseguire e nella
diversificazione dei percorsi e delle metodologie
per raggiungerli. La generalizzazione della scuola
dell’infanzia, le sezioni primavera, i percorsi di
continuità educativa nel primo ciclo e un grande
investimento nell’educazione degli adulti sono
politiche che tendono all’obiettivo della
riduzione dell’abbandono e al successo scolastico.
Nell’ambito del biennio obbligatorio sono definiti
percorsi e progetti di lotta all’abbandono
scolastico sulla base di accordi tra il Ministero
della Pubblica Istruzione e le singole Regioni.
“Scuola aperta” è un progetto che si può collocare
nella strategia di lotta all’abbandono scolastico,
come pure il potenziamento del diritto allo studio
(gratuità del biennio, noleggio e comodato dei
libri di testo).
È in via di diffusione l’anagrafe che consente di
individuare singolarmente e nominativamente i
ragazzi dispersi, offrendo loro percorsi formativi
adeguati.
|
Finanziaria
2007 (legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 622 |
|
Obbligo formativo, dai 16 ai 18
anni, si realizza nei sistemi dell’istruzione, della
formazione professionale, nell’apprendistato (con un
monte-ore di formazione incrementato) |
Rinvio di un altro anno per la riforma dei Licei
Dopo il blocco della sperimentazione della riforma
della scuola superiore introdotta dalla Moratti,
si è effettuato un primo rinvio dell’attuazione
del decreto legislativo 226/05 di riforma della
scuola superiore. Rinvio ulteriormente prorogato
di un altro anno, al 2009/2010. È stata, inoltre,
prolungata di 12 mesi la possibilità di correggere
i decreti di attuazione della Legge 53 attraverso
la procedura del decreto legislativo.
|
D.M.
N. 4018 del 31 maggio 2006
“Milleproroghe” Legge 228/06
Disegno di Legge collegato alle liberalizzazioni |
|
Esclusione, prima dei 18 anni,
di qualsiasi rapporto di lavoro che non abbia una
prevalente, certificabile (e sanzionabile in caso di
inadempienza) valenza formativa |
|
|
|
Promuovere l’istruzione
scientifica e tecnica, e la comunicazione tra scuola
e mondo del lavoro |
Reintrodotti gli istituti tecnici e
professionali
Vengono reintrodotti gli istituti tecnici e
professionali nel sistema dell’istruzione
secondaria superiore, finalizzati al conseguimento
di diplomi professionalizzanti (es. periti
industriali, informatici, geometri...); sono stati
di conseguenza soppressi il liceo tecnologico ed
economico.
Le qualifiche professionali triennali che
costituiscono, ai sensi del comma 622 della
Finanziaria 2007, il traguardo minimo di
istruzione che ogni ragazzo deve raggiungere sono
definite dalle Regioni in quanto, in base al
Titolo V, costituiscono competenza esclusiva
regionale. E' auspicabile, per rendere spendibili
le qualifiche sull'intero territorio nazionale, la
definizione del "repertorio nazionale delle
qualifiche" attraverso un'intesa sancita in
Conferenza Stato-Regioni.
L'istruzione professionale statale offrirà
percorsi professionali triennali e quinquennali,
che rilasciano titoli definiti rispettivamente
dalle Regioni e dallo Stato (qualifiche e
diplomi).
|
Abolizione
decreti 28 dicembre 2005 su confluenze e titoli in
uscita
Decreto Liberalizzazioni
(decreto legge n. 7 del 31 gennaio 2007) Art. 13 |
|
Esami di stato con commissione a
prevalente composizione esterna |
La riforma degli esami di Stato
Con la nuova legge sugli esami di Stato si sono
ripristinate le commissioni miste, presiedute da
un presidente esterno, e il giudizio di ammissione
da parte del consiglio di classe.
Condizione per l'ammissione, oltre ad un giudizio
complessivamente positivo sull'ultimo anno, è che
siano stati colmati i debiti maturati, condizione
che decorrerà dall'anno scolastico 2008/2009.
L'esame deve evidenziare le conoscenze del
candidato sulle materie dell'ultimo anno, ma anche
le basi culturali generali e le capacità critiche.
Queste norme hanno l'obiettivo di ridare
credibilità e autorevolezza agli esami di Stato,
affinchè l'esito finale costituisca riconoscimento
del percorso di istruzione svolto e possa influire
sull'accesso ai percorsi universitari, al lavoro e
alla professione; di contrastando le conseguenze
della normativa morattiana che attraverso la
svalorizzazione l'esame, poteva condurre alla
perdita del valore legale e sostanziale del titolo
di studio; di ridurre gli abusi già verificatisi
da parte di privatisti che, senza merito,
riuscivano a "saltare" anni scolastici e ad
ottenere brillanti esiti e ridurre gli spazi dei
cosiddetti "diplomifici".
|
Legge esami di Stato
(Legge n. 1 del 11.01.2007)
Nota esplicativa degli aspetti connessi alla Legge
sugli esami di Stato
(C.M. n. 5 prot. 425 del 17/1/07) |
ALTA FORMAZIONE TECNICO-PROFESSIONALE |
Valorizzazione della filiera
tecnico-scientifica e professionale |
IFTS
L’istruzione e la formazione tecnica superiore (IFTS)
entra a pieno nell’ordinamento nazionale
dell’istruzione, superando l’attuale condizione di
offerta formativa aggiuntiva e non stabile.
|
Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 631, 875 |
Poli tecnico-professionali
Possono essere istituiti, almeno uno in ciascuna
provincia, poli tecnico-professionali, strutture
consortili costituite da diverse componenti:
Istituti tecnici e professionali, strutture della
formazione professionale accreditate, università,
fondazioni ed altri soggetti, quali gli enti
locali, che intendono concorrere a un'offerta
formativa tecnico-professionale ad alta
specializzazione, collegata e a sostegno dello
sviluppo economico e produttivo di un territorio.
|
Decreto Liberalizzazioni
(decreto legge n. 7 del 31 gennaio 2007)
Art. 13 |
|
FORMAZIONE PERMANENTE ED EDUCAZIONE DEGLI ADULTI |
Rilancio dei Centri territoriali
per l’educazione degli adulti, con l’obiettivo del
raddoppio del numero degli adulti che partecipano a
percorsi di apprendimento permanente. |
I centri provinciali per l’educazione
degli adulti
L’educazione degli adulti entra a pieno titolo
nell’ordinamento nazionale dell’istruzione.
In ogni provincia viene istituzionalizzato un
centro permanente per l’educazione degli adulti,
quale riferimento dell’offerta formativa presente
nel territorio per il recupero scolastico degli
adulti, l’alfabetizzazione degli stranieri e lo
sviluppo della formazione lungo tutto il corso
della vita.
La stabilizzazione dei centri per l’educazione
degli adulti comporta la stabilizzazione degli
organici del personale.
|
Finanziaria
2007 (legge n 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 632 |
|
Rilancio di un progetto
formativo che rappresenti oggi le
“150 ore per la società della conoscenza” |
|
|
|
Varare una legge per
l’educazione degli adulti |
È in via di elaborazione un progetto di legge
sull’educazione per tutta la vita.
|
|
|
|
|
|
I protagonisti della scuola
PERSONALE DELLA SCUOLA |
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
|
ATTUAZIONE AL FEBBRAIO 2007
|
STRUMENTI NORMATIVI
|
|
Valorizzazione del loro ruolo
|
|
|
|
Lotta ad ogni forma di
precarietà con l’immediata copertura di tutti i
posti vacanti |
Piano triennale straordinario di assunzioni
La qualità della scuola dipende dalla qualità
delle persone che vi lavorano. Una precarietà
troppo prolungata contrasta, aldilà del merito e
della volontà delle persone singole, con la
qualità dell'istruzione. È stato, pertanto,
definito un piano per l’assunzione in tre anni di
150mila docenti, di cui 70.000 richiesti per
l’anno scolastico 2007/2008, e 20mila unita di
personale Ata.
Le graduatorie permanenti vengono trasformate in
graduatorie ad esaurimento.
Si prevede, inoltre, in 3 anni, la copertura di
tutti i posti vacanti di dirigente scolastico
(attualmente ricoperti da incaricati e reggenti)
attraverso il concorso ordinario e il riservato,
dei quali sono state modificate le norme di
attuazione.
|
Finanziaria 2007 (legge n 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 605 l. c) |
|
Rilancio della prima formazione,
del reclutamento, della formazione in servizio,
recuperando il collegamento università-scuola
|
La formazione iniziale dei docenti
È stata istituita una commissione
interministeriale (Ministero della Pubblica
Istruzione - Ministero dell'Università e della
Ricerca) per elaborare un documento di proposta
sulla formazione iniziale, abilitazione e
reclutamento del personale docente.
Il documento è in via di elaborazione per essere
successivamente sottoposto a consultazione.
|
Decreto
Interministeriale MPI-Università del 4/8/07 |
|
STUDENTI |
Partecipazione |
Rilanciare la centralità degli studenti nella
scuola dell’autonomia è condizione necessaria per
costruire realmente la scuola dell’apprendimento e
del successo formativo.
La partecipazione attiva della componente
studentesca alla vita della scuola costituisce
elemento essenziale di tale centralità.
Prioritario è il dialogo e il confronto tra
Ministero e Organizzazioni degli studenti,
attraverso la valorizzazione del Forum delle
associazioni e delle consulte provinciali degli
studenti.
|
Direttiva
Prot. n. 1455 10 no-vembre 2006
Indicazioni ed Orientamenti sulla partecipazione
studentesca |
|
Diritto allo studio |
Viene introdotta la gratuità del biennio
obbligatorio.
Viene autorizzato il noleggio e il comodato
gratuito dei libri di testo da parte di
istituzioni scolastiche, reti di scuole,
associazioni di genitori.
Stiamo consultando i presidenti e i docenti
refe-renti delle consulte provinciali degli
studenti per elaborare, sulla base delle leggi
regionali sul diritto allo studio, delle
indicazioni nazionali sui livelli minimi di
prestazione.
|
Finanziaria 2007 (legge n 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 628-629 |
|
|
|
|
Ambiente |
L’educazione a,biennale a scuola è volta alla
realizzazione di esperienze in cui gli studenti
siano protagonisti.
Ed è questo, ovvero il sentirsi protagonisti, che
ha una ricaduta positiva sulla trasformazione
dell’immagine che gli studenti hanno dell’ambiente
e quindi del loro rapporto con ciò che li
circonda.
|
Circolare
Prot. n. 2309 del 12 Febbraio 2006 |
|
STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI |
Il diritto al pieno
inserimento scolastico delle studentesse e degli
studenti diversamente abili |
Per un significativo salto di qualità a 30 anni
dalla 517/77, ricostituito l’Osservatorio sulla
disabilità a Scuola composto da: un Comitato
scientifico per politiche innovative; una Consulta
delle Associazioni nazionali per scelte
partecipate; comitato tecnico tra le direzioni del
Ministero per azioni integrate.
|
|
Piano nazionale di formazione delle Scuole per
rendere l’integrazione più effettiva e competente.
|
|
Gruppo di lavoro interministeriale Pubblica
Istruzione e Salute per: superare il rapporto di
1:138 per l’attribuzione di insegnanti di
sostegno; unica certificazione progettuale
attraverso Commissioni composte non solo da
sanitari, ma anche dalla scuola; dotazione del
personale specializzato con maggiore autonomia e
responsabilità delle Scuole.
|
Finanziaria
2007 (legge n 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 605 l. b) |
|
STUDENTI STRANIERI |
Investire sui giovani migranti, sulle loro
intelligenze e su un incontro di culture |
Forte impegno integrato di tutte le direzioni del
Ministero. Istituito l’Osservatorio per gli
studenti stranieri e l’intercultura: composta da
Comitato scientifico (che sta lavorando sui vari
temi del modello di scuola interculturale
italiano) e Consulta delle associazioni nazionali.
|
|
|
Competenze per una scuola interculturale |
Progettazione piano di formazione del personale
della scuola a partire dai dirigenti.
Prossimi seminari formativi a tema in varie
regioni.
Confronto del modello italiano con altre
esperienze europee: seminario nel prossimo
ottobre.
Progettazione di un Atlante on-line aggiornato coi
dati internazionali dell’ONU e altre Agenzie.
|
|
|
Una scuola che integri ed accompagni gli
studenti stranieri e le loro famiglie |
Analisi di buone prassi di accoglienza e
orientamento e loro diffusione. Attenzione
nell’evitare scuole con % di alunni stranieri
troppo elevata. Corsi di Italiano per le famiglie
degli studenti stranieri.
|
|
|
Apprendimento della lingua italiana senza
perdere le lingue e culture originarie |
A partire dal progetto sperimentale L2 e dalle
migliori prassi, investimento per diffondere
modelli per l’insegnamento dell’italiano per lo
studio e garantire in varie forme l’insegnamento
delle lingue d’origine.
|
|
|
|
|
|
|
Investire sulla scuola
RISORSE FINANZIARIE E UMANE |
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
|
ATTUAZIONE AL FEBBRAIO 2007
|
STRUMENTI NORMATIVI
|
|
Elaborare un piano
finanziario, in rapporto al Pil, per conseguire
obiettivi strutturali in relazione a: edilizia
scolastica, qualificazione degli insegnanti,
stabilità del personale della scuola |
Le risorse per la scuola
Nell’ambito della Finanziaria 2007 di risanamento
e rigore la scuola ha avuto un incremento di 976
milioni di euro (+ 2,36%) rispetto al bilancio
assestato del 2006.
L’ammontare complessivo della spesa per la scuola
sostenuta dallo Stato, a cui aggiungere quella
degli enti locali e dei privati, è di 42,250
miliardi di euro, pari al 9.2% delle spese finali.
|
|
Sanare i debiti pregressi e garantire il
funzionamento
Nel 2007 sul funzionamento corrente della scuola è
gravato anche il recupero dei debiti pregressi
(425 milioni di euro) provocati dai tagli
insostenibili del Governo di centro destra. Dal
2002 al 2006 sono, infatti, stati tagliati 494,4
milioni di euro (pari al 46,6%) per le supplenze
brevi, per gli esami di Stato 106,4 milioni (pari
al 72,6%) e per il funzionamento amministrativo e
didattico 159,8 milioni (pari al 53%).
Questi tagli hanno creato gravi difficoltà di
gestione alle scuole (anche rispetto al pagamento
dei supplenti e degli insegnanti per gli esami di
stato) ed è, pertanto, stato necessario un impegno
finanziario straordinario ed urgente, ricorrendo
alle giacenze complessive delle contabilità
speciali.
Per il futuro la modalità di finanziamento
attraverso il “Capitolone” dovrebbe garantire alle
scuole risorse certe di funzionamento.
|
|
|
Edilizia scolastica |
Edilizia scolastica e innovazione
tecnologica
Gli investimenti in edilizia scolastica sono
finanziati con 250 milioni di euro in 3 anni,
sulla base di piani che prevedono il
cofinanziamento di Stato, Regione e Provincia o
Comune. A queste risorse si aggiungono annualmente
quelle per la messa in sicurezza degli edifici
scolastici in relazione alla mappatura del rischio
sismico: il riparto alle Regione per questa
finalità per il 2006 è stato di 300 milioni di
euro.
90 milioni in 3 anni sono destinati per
l’innovazione tecnologica.
|
Finanziaria 2007 (legge n 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 625 |
|
Diritto allo studio
|
Diritto allo studio
Viene introdotta la gratuità del biennio
obbligatorio.
Viene autorizzato il noleggio e il comodato
gratuito dei libri di testo da parte di
istituzioni scolastiche, reti di scuole,
associazioni di genitori.
|
|
|
Qualificazione degli insegnanti |
La formazione in servizio
Sarà uno dei compiti fondamentali della nuova
Agenzia a sostegno dell’autonomia scolastica. Sono
individuati, anche utilizzando risorse non spese,
diversi canali di finanziamento per la formazione
dei docenti. In particolare relativamente alle
risorse della legge 440 sono stati recuperati 70
milioni di euro, tagliati nell’anno 2006 dal
Governo di centro destra.
|
Finanziaria 2007 (legge n 296 del 27/12/06)
Art. 1 c. 610 |
|
Stabilità del personale della
scuola
|
Piano triennale straordinario delle
assunzioni
|
|
|
|
|
Ridare valore alla scuola significa
soprattutto ricostruire un’idea d’appartenenza da parte di chi la vive
giorno per giorno.
In questo senso serve una politica di cambiamento, che promuova il
protagonismo e la partecipazione dei soggetti.
Dal programma de l’Unione “Conoscere è
crescere”
|