Autonomia e donazioni
tra riserve e critiche aperte.
da
Tuttoscuola, 8/2/2007
In occasione dell’audizione al Senato
sull’autonomia scolastica della scorsa settimana il ministro Fioroni è
tornato sulla questione delle agevolazioni fiscali previste per le
donazioni alle scuole. "Credo che i soldi privati che vanno alle
scuole pubbliche siano qualcosa di aggiunto, non di sottratto", ha
detto, e che "se ci sono disponibilità ed incentivi da parte dei
privati per la scuola pubblica, ciò non vada rifiutato".
I chiarimenti offerti dal ministro sulla natura non vincolante delle
donazioni provenienti da soggetti privati non hanno però convinto la
senatrice del Pdci Maria Pellegatta, vicepresidente della Commissione
Istruzione del Senato per il Gruppo Verdi-Pdci. A suo giudizio "alcuni
passaggi delle norme contenute nel pacchetto liberalizzazioni sulla
scuola sono eccessivamente ambigui e potrebbero dare il via libera a
un processo di autonomia finanziaria che sarebbe dannoso per la scuola
e per il Paese. E poi chi decide il progetto formativo, la scuola o i
finanziatori?". Perciò il suo gruppo presenterà emendamenti quando il
decreto legge approderà al dibattito parlamentare.
Considerate analoghe riserve affioranti anche in altri gruppi politici
(Rifondazione comunista, Rosa nel pugno, sinistra DS), il cammino del
decreto legge su questo punto non appare agevole. Potrebbe perfino
accadere qualcosa di simile a quanto avvenuto nei giorni scorsi nella
politica estera, cioè la formazione di una anomala maggioranza
parlamentare, comprendente una parte dell’opposizione, a sostegno del
governo che su questa materia perderebbe il consenso di una parte
della coalizione che lo ha eletto.