Il 29 novembre scorso i rappresentanti dell'Aran
e di Cgil, Cisl, Uil, Snals
e Gilda-Unams hanno sottoscritto il nuovo accordo
valido per il quadriennio normativo 2006/2009 e per il biennio
2006/2007.
Contratto, firma definitiva.
A febbraio i soldi.
Carlo Forte da ItaliaOggi
del 4/12/2007
Via libera definitivo al contratto della scuola.
Il 29 novembre scorso i rappresentanti dell'Aran e di Cgil, Cisl, Uil,
Snals e Gilda-Unams hanno sottoscritto il nuovo accordo valido per il
quadriennio normativo 2006/2009 e per il biennio 2006/2007.
Gli adeguamenti retributivi ammontano mediamente a 70 euro netti
mensili per i docenti e a 50 euro per gli Ata. Gli arretrati e gli
aumenti, saranno disponibili verosimilmente da febbraio 2008. Da
gennaio, entreranno a regime i nuovi importi della attività
aggiuntive. Tra cui la previsione di 50 euro lordi per ogni ora di
insegnamento nei corsi di recupero.
Sul piano normativo, le novità più importanti riguardano i permessi,
per i quali è stato chiarito espressamente che si tratta di diritti, e
le ore funzionali all'insegnamento, per le quali è stato fissato in 40
ore il limite massimo per i consigli di classe. Limite che nel
contratto precedente era indicato in modo approssimativo. Positivi i
commenti delle organizzazioni sindacali firmatarie. Francesco Scrima,
segretario della Cisl scuola ritiene che «sulla parte economica sia
stato raggiunto un risultato apprezzabile». E la parte normativa
«registra positive novità che assicurano maggiori garanzie e tutele al
personale».
«Per la parte economica» ha commentato Maro Paolo Nigi, segretario
dello Snals «si è ottenuto un incremento delle retribuzioni superiore
a quello previsto dalle risorse stanziate in Finanziaria». «Buona
invece», ha aggiunto Nigi, «la parte normativa, in cui abbiamo
ampliato le tutele del personale rispetto al precedente contratto».
«Va ascritto alla responsabilità dei
sindacati tradizionali di aver rifiutato qualunque suddivisione a
monte del fondo d'istituto», ha
commentato Rino Di Meglio,
leader della Gilda-Unams,
«operazione che avrebbe limitato e
razionalizzato la conflittualità nelle scuole. Elementi positivi nei
miglioramenti delle norme sui permessi e in quelle relative ai
precari, nonché dei buoni chiarimenti sull'orario e gli impegni dei
docenti». Soddisfatto il segretario
della Uil scuola, Massimo Di Menna: «Dopo due anni di ingiustificati
ritardi finalmente il personale della scuola oggi vede riconosciuti i
propri diritti. Sono state individuate modalità chiare e concrete per
riconoscere e premiare impegno, merito e professionalità».