Chi vuole le mamme-prof?

Costano troppo e si assentano spesso,
i dirigenti scolastici contro le insegnanti con figli

Flavia Amabile, La Stampa del 3/12/2007

 

Mi sa che non sono troppo popolari le professoresse e le maestre con figli. Non è una novità, per carità. E' sempre la stessa storia da quando le donne hanno iniziato a lavorare con un minimo di tutela di maternità. Nelle scuole però il livello di tolleranza è ai minimi. L'Andis, l'associazione che rappresenta i dirigenti scolastici, si è lamentata.

Si spende troppo, sostiene il presidente Gregorio Iannaccone. Parla di abuso della legge 104 e se la prende con le spese per supplenze 'dovute per buona parte alla normativa più permissiva sulla maternità' . Chi non avesse presente qual è la legge 104 può trovarla qui. E' la legge che definisce i diritti dei genitori che lavorano e hanno figli con handicap. Si occupa anche di chi ha un genitore con handicap e del lavoratore stesso disabile ma l'Andis punta il dito con chiarezza contro le mamme quindi è a loro che si riferisce quando parla di 'un vero e proprio abuso' nel ricorso ai permessi previsti da questa legge tanto da impedire 'il regolare svolgimento delle lezioni'.

Non sono da soli i dirigenti scolastici in questo malumore contro le mamme insegnanti. L'anno scorso, per mesi, è andato avanti un braccio di ferro tra il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni e quello dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa su chi dovesse pagare le spese per le supplenze di maternità nelle scuole. Avete già tagliato tanto nelle scuole, ora le mamme le pagate voi, più o meno sosteneva Fioroni in una lettera del 21 marzo scorso indirizzata a Padoa-Schioppa. La trattativa è stata lunga, a settembre il ministro dell'Economia ha accettato: le pagano loro. Ovviamente, la data dell'accordo non è casuale: c'era la Finanziaria in ballo e il contratto sulla scuola da firmare. Le mamme sono state una delle voci in gioco.

Il problema esiste non c'è da nasconderlo. Negli anni la scuola è diventata un feudo femminile. Percentuali bulgare nelle materne dove il 99% degli insegnanti è donna. Stragrande maggioranza in tutti gli altri ordini di scuole: il 95% alle primarie, il 75% alle secondarie di primo grado e il 60% in quelle di secondo grado. In numeri si tratta di circa 570 mila donne prof di ruolo, contro poco più di 140 mila uomini. In pratica, cinque a uno. Visto che le donne hanno questa bizzarra e costosa tendenza a far figli, i bilanci saltano. E nessuno vuole pagarle. Visto che poi i figli bisogna anche crescerli le mamme-prof finiscono per assentarsi più delle prof senza figli o dei prof maschi. E così in una scuola in cui le risorse destinate alle supplenze sono state tagliate quasi del 50% in sei anni, le mamme-prof diventano un lusso che non ci si può permettere.