Corsi di sostegno per il recupero
Finanziaria in dirittura d’arrivo.

di Andrea Toscano La Tecnica della Scuola del 19/12/2007.

Nel testo approvato dall'Aula della Camera dei deputati, che comprende tre maxi-emendamenti presentati dal Governo, viene affrontata anche la problematica relativa al riconoscimento giuridico ed economico del personale Ata ed Itp transitato dagli enti locali allo Stato. Ma complessivamente per la scuola si prospetta una Finanziaria di rigore.

Dopo cha l’aula di Montecitorio ha votato la fiducia sui tre maxi-emendamenti alla nuova legge finanziaria, presentati dal Governo, il provvedimento passa all’esame del Senato per la definitiva approvazione.

Il comma 146 del terzo maxi-emendamento affronta la questione dell’inquadramento del personale Ata e Itp transitato dagli enti locali allo Stato ai sensi della legge 124/99, rimandando però al contratto del secondo biennio economico (2008-2009) la soluzione del problema. Visto che le risorse necessarie a sanare la posizione di questi lavoratori non sono previste in Finanziaria (e un emendamento in tal senso era stato dichiarato inammissibile dagli uffici tecnici della Camera, come riportato in un nostro precedente articolo) toccherà al Governo inserirle nella prossima tornata contrattuale.

In tal senso, sabato scorso - durante la discussione nell’aula di Montecitorio per l'approvazione della nuova Finanziaria - è stato presentato (a firma del presidente della Commissione cultura, Pietro Folena) un ordine del giorno, accolto dal Governo, con cui la Camera, “considerato che nel testo della legge finanziaria si indica nel rinnovo contrattuale per il biennio 2008-2009 la sede per la soluzione del problema del personale Ata della scuola proveniente dagli enti locali”, impegna lo stesso Governo “nella definizione dell'atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale a reperire le risorse necessarie per affrontare compiutamente in tale biennio il riconoscimento dell'anzianità di servizio del personale in oggetto”, che era stato precluso con il comma 218 dell'art. 1 della legge finanziaria per il 2006.


Per il resto, per la scuola si prospetta, complessivamente, una Finanziaria di rigore e i sindacati non hanno tardato a mostrare la loro insoddisfazione.
Per la Flc Cgil “il primo elemento di forte negatività è rappresentato dal fatto che non sono previste risorse per il rinnovo del secondo biennio dei contratti del pubblico impiego, determinando, nei fatti, le condizioni per lo sciopero generale del settore”.
Sulla scuola statale, nel testo riapprodato al Senato e discusso nell’aula di Palazzo Madama a partire dal 19 dicembre, vengono confermati gli interventi già previsti che determinano tagli agli organici (derivanti dalle nuove procedure di determinazione delle classi nella scuola di istruzione secondaria di II grado, oltre alla chiusura di alcuni convitti) a fronte di un incrementato di 10.000 di personale Ata laddove, sottolineano i sindacati, ammontano ad oltre 80.000 i posti vacanti. Ritenuto “ancora insufficiente”, inoltre, l’intervento sugli insegnanti di sostegno.
Note negative da parte di Flc Cgil anche per quanto riguarda la stabilizzazione del personale precario dell’università e della ricerca e giudicato “gravemente insufficiente” il finanziamento previsto per il settore dell’Afam “perché totalmente inadeguato alle esigenze delle accademie e dei conservatori di musica sia per quanto riguarda il funzionamento didattico e amministrativo che per gli inderogabili interventi necessari per la messa in sicurezza delle sedi”.