La media italiana abbattuta dalle incompetenze. Solo lo 0,4% degli studenti è stato classificato con un punteggio alto Giovanni Scancarello da ItaliaOggi dell'11/12/2007
In Italia l'eccellenza non decolla. In realtà a
guardare i livelli delle prestazioni intermedie ai test «Ocse Pisa
2006» potremmo anche cavarcela, ma c'è pochissima eccellenza e
soprattutto tanta incompetenza che risucchia in basso le medie
generali. Per quanto riguarda l'apprendimento delle scienze, tema al
centro dell'attenzione delle verifiche «Ocse Pisa 2006», le
prestazioni degli studenti vengono classificate a seconda dei punteggi
conseguiti su sei livelli diversi. Rappresenta l'eccellenza formativa
italiana lo 0,4 dei quindicenni sottoposti ai test. Al contrario ben
il 7,3% di loro si attesta a livelli che invece affollano la quota
della popolazione scolastica che si piazza al di sotto della soglia
minima di valutabilità, vale a dire sotto i 334 punti contro una media
Ocse del 5,2%; in Finlandia, nazione con le prestazioni migliori,
scendiamo all'1,2%. Complessivamente, in Italia il 25,3% degli
studenti si colloca al di sotto del livello 2, che è stato individuato
in Pisa 2006 come il livello al quale gli studenti dimostrano una
padronanza minima di competenza scientifica, con cui sarebbero in
grado di confrontarsi efficacemente con situazioni in cui siano
chiamate in causa scienza e tecnologia. Abbiamo recuperato le stime
dei punteggi conseguiti dagli studenti italiani in ciascuno dei
livelli per valutare la loro prestazione, disaggregando il dato
generale di 475 punti, corrispondente al punteggio medio nazionale in
scienze, per poi ricomporlo al fine di isolare le ali della serie
italiana di prestazioni ai test dalle prestazioni intermedie. Si
notano così soprattutto due cose. In primo luogo la prestazione
nazionale degli studenti è condizionata troppo al ribasso dai livelli
di incompetenza e le punte di eccellenza non riescono a esercitare
quella funzione di traino che altrove, come in Finlandia, agiscono al
rialzo delle medie nazionali. In secondo luogo, a livello di
prestazione intermedia, ci attestiamo praticamente sulla media Ocse e
non di molto sotto ai primi in classifica come i finlandesi. |