Matematicamente retrocessi.
L.S. da
Galileo, 4/12/2007
Pubblicato l'ultimo studio sulle conoscenze
scientifiche degli studenti dei 57 paesi Ocse: l'Italia è al
trentaseiesimo posto della classifica
Sono in generale miglioramento le competenze scientifiche dei 400mila
studenti delle scuole secondarie dei 57 paesi presi in considerazione
dall'indagine Pisa 2006 (Program for International Student Assessment).
Elaborato con cadenza triennale dall'Ocse (o Oecd, Organization of
Economic Cooperation and Development),lo studio è finalizzato a
verificare anche le conoscenze nelle materie letterarie e i
condizionamenti esercitati sulla capacità di apprendimento dalla
famiglia e dalle politiche istituzionali.
A registrare le migliori performance è la Finlandia, seguita da Cina,
Canada, Estonia, Giappone e Nuova Zelanda (ma buoni livelli di
conoscenza si riscontrano anche in Australia, Paesi Bassi, Corea,
Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Svizzera, Austria, Belgio,
Irlanda). Ancora, in Australia, Canada, Finlandia, Giappone e Nuova
Zelanda almeno uno studente su sette ha raggiunto i primi due livelli
di alfabetizzazione scientifica. Rapporto che scende a uno su 20 in
Grecia, Italia, Messico, Portogallo, Spagna e Turchia.
L'Italia certo non spicca nel rapporto: il nostro Paese si classifica
al trentatreesimo posto per la lettura, trentaseesimo per cultura
scientifica, trentottesimo per la matematica. Al di là delle posizioni
di retrovia nella classifica della conoscenza generale delle materie
peggiorata rispetto gli ultimi due rapporti, il livello degli studenti
appare al di sotto delle possibilità che in teoria offrirebbe il
potenziale del Pil (Prodotto interno lordo). Poco incoraggiante, poi,
il rapporto tra apprendimento scientifico e ricerca: il nostro Paese,
infatti, si posizione come fanalino di coda, seguito solo da Messico e
Turchia. Un dato, quest'ultimo, in contraddizione con quanto valutato
dal Centre for higher education development (http://www.ched.uct.ac.za/index.htm)
di Gütersloh che, nell'annuale classifica dei programmi europei di
eccellenza per laureati in scienze naturali e matematica, ha segnalato
Tor Vergata (per la matematica), Bologna (per la chimica) e Firenze,
Padova, Pisa e Roma-La Sapienza (per la medicina).
Interrogati sulla possibilità di future carriere in ambito
scientifico, gli studenti si rivelano scettici. Se il 72 per cento
apprezza queste discipline, solo il 21 per cento ritiene di potere
basare su di esse il percorso professionale. Infine, tra i temi di
maggior interesse per gli studenti figurano le questioni ambientali,
nei confronti delle quali, però, permane un sensibile pessimismo: solo
un intervistato su sei ritiene che problemi come l'inquinamento
atmosferico e lo smaltimento delle scorie nucleari possano essere
risolti nel corso dei prossimi 20 anni.
(l.s.)