Fioroni: ". . . circa 200 euro
per ogni alunno con debito".

di Vincenzo Pascuzzi da ReteScuole del 27/12/2007

 

Corsi di recupero per le scuole superiori: risorse finanziarie 2008

MPI - Ufficio Stampa
Corsi di recupero per le scuole superiori:
le risorse finanziarie per il 2008


Ammontano a 320 milioni di euro le risorse finalizzate alla realizzazione dei corsi di recupero per le scuole superiori nel 2008.

Grazie ai finanziamenti stanziati le scuole hanno a disposizione circa 200 euro per ogni alunno con debito.

Quanto ai compensi per gli insegnanti sono previsti 50 euro lordi l’ora per ciascun docente.

Se si ipotizzano corsi di recupero per un numero medio di sette, otto alunni per corso, le ore di recupero finanziate sono pari a 32 per alunno, per cui ogni studente può partecipare a due moduli di recupero da 15 ore.

I 320 milioni stanziati per quest’anno sono la somma di finanziamenti provenienti da fonti diverse:
230 milioni di euro arrivano dalle risorse del Fondo di Istituto;
30 milioni di euro previsti dalla Finanziaria 2007 per lo sviluppo del sistema di istruzione.

Oltre a queste risorse ordinarie, alle scuole secondarie superiori sono stati assegnati altri fondi:
Circa 60 milioni di euro per interventi destinati agli studenti del biennio e provenienti dalle misure di sostegno per l’adempimento dell’obbligo di istruzione.


 

Basteranno 320 mln di euro?
Qualcuno dice di sì ...

Quanti soldi per il recupero?

E' stata emanata una direttiva (la 113) con cui il ministro prospetta alle scuole medie inferiori la opportunità di attivare nelle scuole medie inferiori, e in particolare nel primo anno, corsi di sostegno per il recupero in Italiano e Matematica. L'iniziativa prevede uno stanziamento iniziale di 5 milioni di € e segna il primo intervento sulla media dopo i risultati preoccupanti emersi dai dati di OCSE PISA 2006 riferiti ai quindicenni.

Il documento è accompagnato da un comunicato stampa che fornisce i primi numeri ufficiali sugli stanziamenti di cui la scuola media superiore potrà usufruire per il recupero. Si tratterebbe di 320 milioni di euro (230 di tradizionale finanziamento del Fondo di Istituto, 30 previsti dalla finanziaria 2007, 60 provenienti dal finanziamento del nuovo obbligo scolastico).

Il comunicato dell'Ufficio Stampa si lancia in proiezioni al termine delle quali si conclude che ogni studente con debito potrebbe usufruire di due moduli di recupero da 15 ore con l'ipotesi di 7/8 alunni per corso.

Poiché la questione del finanziamento è quella su cui si gioca la praticabilità della partita (interventi seri o pro forma) ho provato a buttar giù qualche calcolo diretto.

Iscritti ai primi quattro anni di superiore nel 2006/2007 2'264'000; ammessi alla classe successiva l'86.3% e cioè 1'947'000. Di questo il 41% hanno avuto almeno un debito e sono 798'000. Sempre dai dati ministeriali il numero di debiti per alunno è prossimo a 2 e noi assumeremo questo dato come realistico (i debiti vanno da 1 a 3 e arrivano in rari casi a 4). Dunque i debiti assegnati sono complessivamente circa 1 milione e mezzo.

Il costo orario degli interventi di recupero è di 50 €/ora che giungeranno presumibilmente intorno ai 60 tenendo conto degli oneri riflessi a carico della scuola. Ipotizzando interventi su gruppi di 10 alunni e moduli di 15 ore, un corso di recupero viene a costare 6015 = 900 € pari a 90 €/alunno. Tale dato va moltiplicato per il numero di debiti (un milione e mezzo) e si ottiene un costo di 135 milioni di euro.

Se ora si tiene conto del fatto che i corsi di recupero da fare saranno due (uno al termine del primo quadrimestre e un altro in estate a lezioni concluse), che tendenzialmente le situazioni debitorie saranno di più al termine del I quadrimestre, che quest'anno è realistico prevedere un aumento nelle non ammissioni, possiamo concludere che i soldi ci sono (135 per due fa 270 che è significativamente meno di 320).

Le scuole potrebbero anche utilizzare (come farà la mia scuola) una parte significativa di tempo scuola (i 200 giorni pari a 33 settimane) per il recupero nella fase I a costo aggiuntivo pari a zero (i docenti svolgono la attività in orario di servizio). Ciò permetterebbe un ulteriore risparmio e permetterebbe di attivare (finanziandole) sia attività di sportello didattico su richiesta dell'utenza, sia di sportello metodologico ed assistenza allo studio (da retribuire in maniera forfettaria), sia una copertura di tutte le materie richieste magari attraverso forme di recupero pomeridiano retribuito.

Si avrebbe anche qualche soldo, che io reputo prezioso, per retribuire le attività di programmazione ed organizzazione sia a livello della intera scuola sia in ambito dipartimentale (costruzione delle classi per gruppi di livello, definizione analitica dei livelli minimi di competenza, banche dati delle veridiche).

Sembra dunque che dove ci sarà la volontà di "provarci" lo si potrà fare.

Claudio Cereda ceredaclaudio@tele2.it

 

Basteranno 320 mln di euro?
Qualcuno continua ad avere dubbi ...

 

BALOCCHI E BAIOCCHI - 2 (Mario Pirani e Beppe Fioroni)  

di Vincenzo Pascuzzi

Condivido l'articolo di Mario Pirani "La scuola nel paese dei balocchi", apparso su La Repubblica del 20.10.2007, in particolare nelle parti in cui descrive la situazione attuale della nostra scuola e riassume le cause che l’hanno determinata.

Sono invece scettico riguardo alla reale efficacia dell’iniziativa del ministro Giuseppe Fioroni volta a risolvere, o avviare a soluzione, i mali riconosciuti della scuola, identificati principalmente, se non esclusivamente, nel permanere dei debiti formativi. Mi riferisco appunto al D.M. n. 80 del 3.10.2007 (recupero debiti formativi), alla successiva O.M. n. 92 del 5.11.2007 (attività recupero debiti) e al comunicato stampa del MPI del giono dopo 6.11.2007.

Sono già stati espressi commenti, riflessioni, perplessità riguardo agli aspetti tecnici, organizzativi, legali, di tempestività (il decreto è stato emesso, con una certa fretta, ad anno scolastico già iniziato), politici (il Parlamento non è stato coinvolto) del Decreto stesso, emesso d’autorità e in solitudine cioè senza adeguatamente consultare docenti e presidi, né informare preventivamente e coinvolgere genitori e alunni.

Può essere utile ipotizzare alcuni conti riguardo alle risorse economiche stanziate per valutare se esse siano, o meno, congrue alla scopo che si prefiggono. Il comunicato stampa del MPI precisa che “in questa prima fase” (?) le risorse ammontano a 210 milioni di euro, cioè 60 milioni in più di quanto già indicato da Mario Pirani nel suo articolo, e che il compenso per i docenti sarà di 50 euro lordi l’ora.

 

1) Il numero dei debitori e dei debiti riferiti a giugno 2007.

Il ministro Fioroni in persona ha parlato di un 42% di debitori pari a 1.050.000 alunni (MTV - "I pugni in tasca" del 14.10.07). 42% riferito all'86,3% complessivo di promossi. Analizzando le altre tabelle di dati statistici (fornite dal MPI il 31.7.07) si ricava che ogni debitore lo è, in media, per 1,62 debiti. Ciò corrisponde a 1.701.000 debiti. Questo riferito a giugno 2007.
Di conseguenza il 58% dei promossi (sempre riferito all'86,3% sopra citato) corrisponde a 1.450.000 alunni.
I bocciati sono il 13,7% (= 100% - 86,3%) cioè 397.000 unità.
 

2) Il numero dei debitori e dei debiti riferiti a gennaio 2008 cioè alla fine del 1° quadrimestre.

Se 1.701.000 sono i debiti a giugno 2007, si può ipotizzare che lo stesso numero sia a giugno 2008. Invece il numero dei debiti riferito alla fine del 1° quadrimestre, cioè a fine gennaio 2008, è certamente superiore. Bisogna infatti considerare il 13,7 di bocciati che a gennaio avrà certamente numerosi debiti. Se la bocciatura avviene con 4 o più debiti, è ragionevole calcolare una media di 5 debiti per bocciato.
Allora 397.000 bocciati x 5 debiti = 1.985.000 debiti!
Ma anche i promossi, con debito o senza debito, vengono mediamente gratificati con il condono del debito in qualche materia. Si può ragionevolmente ipotizzare 0,5 (mezzo) debito per ogni promosso. Si può ricavare allora:
1.450.000 x 0,5 = 725.000 debiti condonati ai promossi senza debito e
1.050.000 x 0,5 = 525.000 debiti condonati ai promossi con debiti.
In totale: 1.701.000 + 1.985.000 + 725.000 + 525.000 = 4.936.000 debili stimati alla fine del 1° quadrimestre! E’ una cifra notevole!.
 

3) Le risorse economiche disponibili e le ore di recupero corrispondenti.

Il ministro Giuseppe Fioroni ha stanziato, appunto, la somma di 210.000.000 di euro. Non è poco, ma vediamo la ripartizione considerando il compenso per i docenti di 50 euro/ora.
Allora 210.000.000 euro : 50 euro/lezione = 4.200.000 di ore di lezione per attività di recupero.
Ma 4.200.000 ore di lezione : 4.936.000 debiti = 0,85 = 85/100 di ora/debito = 51 minuti/debito. Forse non servono commenti. E' vero che gli alunni debitori si possono (ma non sempre) raggruppare. Allora occorrono ben 18 alunni per poter mettere insieme un corso pomeridiano di recupero della durata minima di 15 ore (secondo l’O.M. n.92, art. 2, c. 9) volto a recuperare quanto svolto in un intero quadrimestre. Ciò sia per materie impartite in 2 ore settimanali corrispondenti a circa 32 ore a quadrimestre, sia per materie (magari proprio matematica, che giustamente sta al cuore al ministro) impartite in 5 ore settimanali corrispondenti a circa 80 ore a quadrimestre.
Considerazioni: a) forse le ore sono pochine; b) forse 18 alunni per corso sono troppi; qualcuno dice che, per un recupero efficace, non dovrebbero essere più di 3 o 4; c) non si può affatto escludere che il precedente sistema dei debiti sia fallito anche per carenza di risorse.
Quanto sopra nell’ipotesi che le risorse disponibili vengano dedicate interamente al recupero nel 2° quadrimestre, cioè niente al recupero estivo, né alle attività di “sportello”, né all’apertura pomeridiana delle scuole.
Altra ipotesi, poco probabile, è la ripartizione delle risorse in base al numero dei debitori e non al numero degli alunni.
 

4) Quando recuperare? Nel pomeriggio ovviamente.

Quasi tutte le scuole fanno 6 ore/giorno: gli alunni entrano alle 8.00/8.30 ed escono alle 13.30/14.00 tenendo conto di riduzioni e intervallo.. Dopo una mezzora (= panino mangiato in fretta) cominciano le attività di recupero spesso articolate su due ore consecutive. Diversi alunni impiegano anche più di un’ora nel percorso casa-scuola. Per loro vuol dire tornare a casa non prima delle 17.30 o magari dopo le 18.00. Quando potranno occuparsi delle lezioni del mattino? Proseguite voi le considerazioni.
 


(*) Aggiornamento dell’intervento con lo stesso titolo e precedente all’O.M. n. 92/5.11.2007: http://www.retescuole.net/contenuto?id=20071021190634

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LINK - Ordinanza ministeriale n. 92 del 05 novembre 2007, prot. n. 11075 - Comunicato Stampa MPI del 6.11.2007 - Forum.

http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/om92_07.pdf

http://www.pubblica.istruzione.it/ministro/comunicati/2007/
051107_debiti.shtml


http://www2.tecnicadellascuola.it/index.php?id_tip=
34&view=norm&id=23498


http://www.precari.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=13298

http://www.precari.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=12535