Non solo leggere, scrivere e far di conto: Via italiana all'educazione. da Italia Oggi del 24/4/2007
Non solo leggere, scrivere e far di conto: Fioroni chiede ai docenti di prendersi anche cura degli studenti. Per questo il ministero della pubblica istruzione è disposto a pagare 80 mln di euro. Tanto costerà il piano triennale per il benessere dello studente presentato la scorsa settimana dal ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni. Disturbi alimentari, cattivi stili di vita, tossicodipendenze, difficoltà di relazione, devianza sociale, depressione ecc., in altre parole il disagio: anche di questo, secondo il ministro Fioroni, devono preoccuparsi gli insegnanti. L'idea dell'attuale ministro si innesta nel solco già tracciato sin dal varo della legge n. 162 del '90, che introduceva il principio della punibilità del tossicodipendente e affidava al ministero della pubblica istruzione il compito di coordinare e promuovere iniziative educative finalizzate a una crescita sana dei giovani . Da lì prese le mosse la stagione dei progettoni sull'educazione alla salute, dal progetto ´giovani 93' per le secondarie, a ´ragazzi 2000' per le primarie per arrivare poi al ´progetto arcobaleno' per la scuola dell'infanzia.
Ma Fioroni più che ai progetti ha in mente una
strategia che va dall'educazione alla cura del fisico e della psiche
del ragazzo, al suo rapporto con gli altri e la società, ai suoi
comportamenti di consumo culturale critico e consapevole, per esempio
di internet. I progetti stavolta li faranno le scuole. Fioroni mette
anche le mani avanti: la scuola non si sostituisce alla sanità, non
medicalizza il rapporto con gli studenti, ma deve preoccuparsi di
rilevare in tempo i segnali del disagio; non si tratta, precisa il
ministro, di ridurre l'intervento della scuola a una pedagogia della
merendina, chiaro riferimento al progetto ministeriale di istituire
presso le scuole distributori di frutta per incoraggiare abitudini
alimentari più sane, ma di progettare interventi integrati a lungo
termine, sfruttando filiere di professionisti e competenze del
territorio, mettendo a sistema enti locali, servizi, soggetti sociali
e stakeholder, collegando in rete i referenti all'educazione alla
salute delle singole scuole, che costituiranno così la task force
nazionale del curriculum del benessere dello studente. Fioroni chiede
comunque alle scuole che già nel Pof del prossimo anno venga
potenziata questa parte del curricolo, aumentando il numero delle ore
di lezione destinate ad attività di informazione, prevenzione e
contrasto al disagio. Prevista anche l'apertura delle scuole al
pomeriggio per favorire l'associazionismo studentesco. Anche così,
sostiene Fioroni, si combatte la dispersione. |