Cultura, scuola, persona.
Verso le nuove Indicazioni Nazionali
da
Tuttoscuola, 3/4/2007
Posti in piedi oggi, nella pur vasta sala delle
conferenze della Biblioteca Nazionale centrale di Roma, per assistere
alla presentazione del documento di base al quale si ispireranno le
nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo
ciclo di istruzione.
La relazione introduttiva è stata svolta dal prof. Mauro Cerutti,
presidente della Commissione che ha preparato il documento, e subito
dopo ha preso la parola, in un buon italiano che ha reso inutili le
cuffie degli interpreti, Edgar Morin, forse lo studioso francese
contemporaneo che più ampiamente si è dedicato ai problemi
dell’innovazione educativa, pubblicando saggi ben conosciuti anche in
Italia.
A sorpresa, prima delle conclusioni del ministro Fioroni, e dopo
alcune testimonianze seguite da una platea rispettosa ma silenziosa
(De Monticelli, Vesentini, Vian, Casavola), è intervenuto l’ex
ministro Luigi Berlinguer, che ha saputo invece coinvolgere
emotivamente il pubblico con un discorso tutto centrato sul nuovo
ruolo della scuola di massa nella società contemporanea, al di là di
ogni nostalgia per il modello astratto e selettivo di Gentile. E anche
di Gramsci, ha aggiunto Berlinguer, che della scuola aveva una
concezione altrettanto selettiva.
Concludendo i lavori il ministro Fioroni ha annunciato l’avvio di una
fase di audizioni di associazioni professionali ed esperti, a
conclusione della quale il documento di base sarà implementato con
l’obiettivo di arrivare in tempi rapidi alla stesura delle nuove
Indicazioni Nazionali. Le quali, ha detto il ministro prendendo spunto
dalle relazioni Ceruti e Morin, dovranno consentire alle scuole
autonome e agli insegnanti di "educare istruendo", puntando sullo
sviluppo integrale della persona umana e sulla condivisione dei valori
(il documento di base parla di "nuovo umanesimo").
La scuola italiana però non parte da zero, ha detto Fioroni. Al di là
di bullismo e telefonini ci sono molte buone esperienze dalle quali
ripartire. A questo proposito il ministro ha annunciato che nel
prossimo mese di maggio ci sarà una giornata nazionale dedicata alla
valorizzazione delle buone pratiche. E quello, ha detto, "sarà il
giorno dell’orgoglio della nostra scuola".
Sui lavori della conferenza "Tuttoscuola" tornerà più ampiamente nelle
newsletter di lunedì prossimo.