ESCLUSIVO
Pronto il decreto che taglia 4 ore di lezioni la settimana dal prossimo settembre.

Supplenti fuori dai professionali.

I buchi saranno coperti dai docenti di ruolo con orario ridotto

da Italia Oggi del 17/4/2007

 

Tempi duri per i supplenti degli istituti professionali. Dal prossimo settembre, le cattedre scoperte saranno assegnate direttamente ai docenti già di ruolo con disponibilità di orario. Sempre da settembre, infatti, partirà la riduzione da 40 a 36 ore del monte ore settimanali delle scuole professionali. E i docenti già assunti, che si ritroveranno con tagli alla cattedra, saranno impiegati per sostituire i colleghi assenti. I supplenti, dunque, saranno i più penalizzati. L'orario per gli studenti, in verità, sarà ancora più basso: 34 ore di lezione, quanto in media hanno anche le altre scuole superiori. A prevederlo è il decreto del ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, che rimette mano agli istituti professionali, in attuazione della Finanziaria. Il decreto, di cui ItaliaOggi è in grado di anticipare i contenuti, modifica l'assetto degli orari e dei programmi dei professionali per le prime due classi a decorrere dall'anno scolastico 2007/2008. Il primo biennio è tra l'altro utile ai fini dell'adempimento dell'obbligo scolastico.

La manovra 2007 indicava una riduzione di quattro ore settimanali ai fini di contrarre il numero dei docenti e ottenere risparmi di spesa. Fioroni, per operare, ha adottato il modello più in uso, a livello sperimentale, nelle scuole: il progetto 2002, che prevede 21 ore di lezioni per l'area comune (le discipline presenti in tutti gli indirizzi), 9 di indirizzo e 4 per gli approfondimenti.

In questo schema, dunque, sarebbero penalizzate le discipline dell'italiano, della matematica e quelle specifiche dell'indirizzo che oggi contano su 14 ore settimanali. Non saranno toccate le ore di laboratorio. La scelta di rivedere l'assetto dei professionali è motivata da Fioroni dalla necessità di correre ai ripari contro un carico di lavoro più alto rispetto a quello delle altre superiori e che ad oggi è risultato comunque troppo gravoso per gli studenti, penalizzandone il rendimento finale.

Garantiti, comunque, i docenti delle discipline ridotte. Se però assunti a tempo indeterminato. Gli insegnanti di ruolo, infatti, resteranno comunque in servizio presso l'istituto di assegnazione, giacché gli organici di diritto saranno costituiti ancora in base al vecchio ordinamento. Ma saranno messi a disposizione per coprire eventuali buchi. Solo una volta garantite le sostituzioni, e sempre che le ore di impiego non dovessero essere sufficienti ai fini del completamento dell'orario minimo di servizio a 18 ore, gli insegnanti potranno essere impegnati nella stessa scuola in iniziative finalizzate all'arricchimento dell'offerta formativa. La priorità, dunque, è la copertura delle supplenze, che consente di raggiungere due obiettivi: realizzare i risparmi di spesa previsti dalla Finanziaria e al tempo stesso non tagliare le piante organiche del primo biennio.

Una blindatura certa però solo per l'anno scolastico 2007/2008. Il decreto, infatti, precisa che gli organici restano fermi, in attesa di una riforma complessiva ´del sistema dell'istruzione tecnico-professionale'. Una dicitura, questa, che potrebbe aprire gli spazi a manovre di riduzione degli orari anche per gli istituti tecnici.