Scuola: Lo Stato blocca i fondi,
precari restano senza lo stipendio.

Il Resto del Carlino del 21/4/2007

 

LA PROMESSA di assumere i precari della scuola passa di governo in governo, questo attuale ha assicurato che ne regolarizzerà 60mila. E così, aspettando che le promesse vengano mantenute, i precari affrontano un problema ‘nuovo’ che sta emergendo in tutti gli istituti scolastici ferraresi e nazionali. Al centro della questione ci sono gli stipendi dei contrattualizzati a tempo determinato, sia insegnanti (un numero che oscilla tra le 5 e le sei unità) che personale amministrativo (una decina tra segretarie, bidelli...).

Gli stipendi sono in grave arretrato per un problema di trasferimento di emolumenti dallo stato alle scuole, un blocco che coinvolge ben due ministeri (il Tesoro e l’Istruzione Pubblica) con le lungaggini che è ben facile immaginare. Ci ha messo una pezza, è proprio il caso di dirlo, l’istituto per cui lavorano i precari da cui è giunta la denuncia, il liceo scientifico «Roiti» che ha messo mano ai fondi della scuola, accantonando così, ma speriamo solo per il momento, progetti e iniziative per gli studenti. «Da mesi siamo al centro di una situazione inicua e paradossale — denuncia la prof. Ombretta Crivellaro — e solo grazie alla sensibilità della scuola che ha attinto ai fondi dell’istituto, nei giorni scorsi abbiamo ricevuto il pagamento di febbraio. Eppure insegnamo con professionalità e alcuni di noi sono anche inseriti nelle commissioni interne per gli esami di stato».

I precari hanno incassato la solidarietà dei colleghi dell’istituto, formalizzata in una raccolta firme (un centinaio). «Abbiamo il diritto di ottenere una risposta rapida e concreta — continua l’insegnante — per evitare che si creino disservizi e complicazioni per la vita della scuola, cosa non ancora avvenuta grazie al senso di ammirevole responsabilità e serietà». Tutti i colleghi del Liceo Roiti hanno espresso solidarietà ai supplenti e si sono detti amareggiati e indignati. In queste ore sono in corso incontri con i sindacati e con il preside Leonino Brancaleoni.