Nella bozza di direttiva tetto agli aumenti per gli integrativi. Altolà dei sindacati

Mobilità per gli statali,
è già scontro sul contratto.

 Nicolais: per i dirigenti premi e punizioni

Il Corriere della Sera del 12/4/2007

 

ROMA — Prima la carota dei cento euro di aumento mensile, poi il bastone di un contratto anti-fannulloni. L'ultima bozza della direttiva dei dipendenti statali, stilata da governo ed enti locali per essere inviata all'Aran e avviare la trattativa con i sindacati, prevede clausole che assicurino la moderazione salariale, premi al merito, nessuna «elargizione a pioggia», mobilità incentivata e persino esuberi. Il ministro della Funzione Pubblica Luigi Nicolais, a Sky Tg24, ha spiegato che la direttiva contiene soprattutto «premi e punizioni» per i dirigenti che «non potranno essere più valutati al massimo come è accaduto finora».

Le indiscrezioni di stampa sui contenuti della direttiva, che dovrebbe essere approvata oggi, hanno fatto reagire duramente il sindacato. E, come prima rappresaglia, ha confermato lo sciopero nazionale del 16 aprile. «Prima la direttiva poi la revoca dello sciopero - ha affermato un preoccupato Rino Tarelli, responsabile del pubblico impiego per la Cisl - il governo sul rinnovo del contratto dei lavoratori pubblici ha messo in atto un vero e proprio volta-faccia, una specie di tela di Penelope». Per Tarelli, il governo si appresta a «non onorare gli impegni sottoscritti», perchè se «sono vere le indiscrezioni significa che il ministro Nicolais fa retromarcia sulla contrattazione aziendale legata alla produttività e alla riqualificazione dei servizi pubblici».

Nella bozza della direttiva, tuttavia, ci sono più riferimenti all'introduzione di «politiche retributive incentrate sulla difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni nonchè sulla produttività e il conseguimento degli obiettivi di efficienza » accompagnate dalla formazione professionale. Ci sarà anche un potenziamento del telelavoro mentre gli aumenti salariali non potranno superare la soglia del 4,46% entro il 2008 compreso, nell'ottica del recupero dell'inflazione programmata.

E' inoltre prevista una sorta di «pagella» ai servizi offerti ai cittadini per valutare periodicamente il personale e, laddove ci siano performance negative, saranno previste anche misure disciplinari e sanzionatorie. Nel contratto saranno introdotti sistemi di valutazione e misurazione e criteri di accertamento dell'apporto individuale della produttività. Previsti anche controlli «concertati tra amministrazioni, sindacati e cittadini per rilevare il grado di soddisfazione dei servizi».

Nelle 28 pagine della direttiva- bozza si prevede l'eliminazione di ogni forma di automatismo contrattuale. «La valutazione ai fini del passaggio economico - si legge testualmente - non dovrà essere l'anzianità di servizio, ma l'esperienza professionale acclarata da adeguati titoli di servizio e culturali, secondo principi di effettiva meritocrazia». Infine la mobilità: per agevolarla verranno individuati meccanismi contrattuali di sostegno e incentivazione economiche sia dirette che indirette.