Statali, rimandato incontro
tra il governo e i sindacati.
Atteso il rientro di Prodi. Il ministro Nicolais
rifiuta l'accusa di fannulloni.
da Italia Oggi
del 18/4/2007
La patata bollente della vertenza per il rinnovo
contrattuale degli statali, dopo il no secco dei sindacati al
memorandum sulla pubblica amministrazione, è passata ufficialmente
nelle mani di Romano Prodi, al suo rientro dal Giappone. Non c'è
stato, infatti, nessun vertice ieri tra il ministro per le riforme e
l'innovazione nella p.a., Luigi Nicolais, e i sindacati del pubblico
impiego. ´Abbiamo rimandato l'incontro con le categorie aspettando che
venga Prodi', ha detto Nicolais che, per quanto riguarda i tempi, ha
aggiunto che ´l'ordine è prima gli statali, appena dopo la scuola e
poi man mano le agenzie'. ´La direttiva quadro la manderò sicuramente',
ha proseguito il ministro, ´insieme con la direttiva degli statali,
entro fine settimana o al massimo lunedì'.
E mentre i pensionati hanno annunciato che ´sono e saranno a fianco
dei lavoratori pubblici, soprattutto se essi verranno costretti allo
sciopero generale', Nicolais ha annunciato che entro 15 giorni
presenterà un disegno di legge al governo sullo spoil system nel
pubblico impiego. ´Il provvedimento', ha spiegato a una tavola rotonda
sull'efficienza della pubblica amministrazione, ´tiene conto di due
recenti sentenze della Cassazione'.
E a margine della stessa tavola rotonda, presso la sede della Scuola
superiore dell'amministrazione dell'interno, il deputato dell'Udc
Bruno Tabacci ha sferrato un attacco contro statali e sindacalisti.
´In Italia ci sono 6-700 mila persone che vivono di politica
sindacale, mi sembrano un po' troppe. Credo che chi prende lo
stipendio senza lavorare faccia parte, anche lui, della platea di
fannulloni, che esiste'. Quanto agli statali Tabacci ha aggiunto che i
loro stipendi sono ´delle rendite quando non si danno servizi
efficienti. Altro che apertura dei mercati', ha aggiunto, ´in un paese
fondato sulle rendite dove ognuno pensa a difenderle, dai tassisti ai
parrucchieri'.
Immediata la replica di Nicolais, che ha rifiutato categoricamente la
critica agli statali, considerati da più di un osservatore dei
fannulloni: ´Ora saltano fuori tutti i problemi perché stiamo
rinnovando i contratti di lavoro. Si è parlato delle assenze', ha
affermato, ´degli stipendi molto elevati da parte di Confindustria, ma
non è vero che i professionisti del pubblico impiego guadagnano più di
quelli del settore privato. Bisogna essere più cauti nelle
valutazioni, ci deve essere più efficienza ma non dobbiamo pensare che
siamo un esercito di fannulloni. Questo è veramente falso'. La
questione, secondo Nicolais, va vista nell'ottica di creare una
cultura della valutazione. ´Non esiste in Italia', ha detto il
ministro. ´Quando ne parliamo immediatamente intervengono dei sistemi
collaterali che bloccano queste procedure, perché quando parliamo di
fannulloni è perché non sappiamo valutare'. Per questo, ha osservato
Nicolais, ´c'è bisogno di dare una valutazione adeguata alla pubblica
amministrazione che serve a tutti, soprattutto a quanti, e ce ne sono
tanti, che lavorano bene e che non hanno bisogno delle spinte della
politica'. In particolare, ´abbiamo bisogno di dati certi'. E,
accogliendo la proposta formulata lunedì dal segretario generale della
Cgil Guglielmo Epifani relativa alla creazione di una sede adatta per
avere dati certificati sul pubblico impiego, Nicolais ha indicato nel
Cnel il possibile ente deputato alla raccolta. ´Ritengo che il Cnel
abbia bisogno di un rilancio e quella di avere un ente terzo per
monitorare e valutare può essere una buona occasione anche per noi',
ha concluso. ´Abbiamo anche avviato una operazione ispettiva su questi
argomenti e ci aspettiamo che ci dia delle risposte'.