I supplenti, se assunti,
devono essere retribuiti.

da TuttoscuolaNews N. 289, 23 aprile 2007

 


"Se l'amministrazione ha ragione di ritenere che vi sono dirigenti scolastici che assumono dei precari quando non ve n'è necessità, è suo diritto e dovere sanzionarli". Chi lo dice? Forse la Confindustria o l'associazione Treelle? Macchè. Sono i CUB (Comitati Unitari di Base), secondo i quali - come si evince da un loro comunicato - sono i dirigenti scolastici a rendersi responsabili delle nomine di supplenti fatte in eccesso rispetto alla media del fabbisogno nazionale per supplenze.

Era stato il ministro Padoa Schioppa a far presente la scorsa settimana, intervenendo in occasione del question time, che la Finanziaria 2007 "prevede l'obiettivo di ricondurre gli scostamenti più significativi delle assenze ai valori medi nazionali", quantificando il relativo risparmio in 25 milioni di euro.
Ma se i dirigenti scolastici sbagliano, largheggiando nelle supplenze, siano loro a pagare, sostengono i CUB. Una volta nominati, i supplenti precari hanno diritto ad essere regolarmente retribuiti.

I CUB scuola stanno perciò organizzando i ricorsi dei precari ("e delle precarie", puntualizza il comunicato in omaggio alla parità) contro il mancato pagamento, perchè è giusto che "ad eguale lavoro si debba riconoscere eguale trattamento economico e normativo. E se l'amministrazione non provvederà a breve a risolvere quest'emergenza - conclude la nota - il sindacalismo di base organizzerà nuove forme di lotta sino allo sciopero degli scrutini". Una forma di sciopero preannunciata nei giorni scorsi anche dalla Gilda.