Le risorse aggiuntive per il contratto della
scuola non sono state
Indigesto il pranzo tra Prodi e sindacati da Italia Oggi del 3/4/2007
Doveva essere l'incontro risolutivo. Una colazione di affari, a base di ravioli emiliani e asparagi, ieri avrebbe dovuto sancire la pace ritrovata tra governo e i sindacati della scuola, e scongiurare lo sciopero del 16 aprile prossimo. Da un lato il premier, Romano Prodi, i ministri dell'economia, Tommaso Padoa-Schioppa, e della pubblica istruzione, Beppe Fioroni. Dall'altro i segretari di Cgil, Cisl e Uil scuola, rispettivamente Enrico Panini, Francesco Scrima e Massimo Di Menna, e di Snals e Gilda, ovvero Mario Nigi e Rino Di Meglio. Ma l'autorevolezza del tavolo governativo non è servita a molto. Ha solo confermato che le risorse aggiuntive per il contratto della scuola non sono state e, per il momento, non saranno certificate dal Tesoro. Padoa-Schioppa ha confermato quanto già in questi mesi veniva detto dal suo ministero, ovvero che le economie di spesa nel settore non ci sarebbero state nella misura indicata dai sindacati, circa 240 milioni di euro, e che su questo fronte non sarà dunque possibile integrare le disponibilità finanziarie per il contratto. Altrettanto decisa la risposta dei sindacati: lo sciopero resta confermato, anche se in questa settimana dovesse essere raggiunta l'intesa per gli altri comparti del pubblico impiego. Si va dunque verso uno scenario così concepito: un accordo per il rinnovo del contratto del pubblico impiego, ma non per la scuola, fin quando non ci sarà la certificazione delle maggiori risorse. Per la Ragioneria generale dello stato, i tagli, previsti dalla Finanziaria come premessa per il reinvestimento di quota parte dei risparmi nel settore, ci sarebbero pure stati, ma non avrebbero comportato una reale riduzione di spesa. 'Noi dobbiamo garantire il servizio, se ci sono più alunni, è ovvio che in termini di organico di fatto, a settembre di ogni anno, il personale sia incrementato, Tps non può fare conti solo sulle partite fisse', commenta il numero uno della Cisl. 'Il riconoscimento e l'assegnazione di risorse che appartengono alla scuola, e che devono essere utilizzate per la valorizzazione professionale del suo personale, ci spettano di diritto', aggiunge Massimo Di Menna. 'Lo sciopero del 16 aprile', conferma Panini, 'resta una scelta obbligata,non possiamo fare diversamente'.
Per Gilda,
invece, ci sarà 'lo sciopero degli
scrutini, per evitare decurtazioni della paga',
spiega Di Meglio. |