Aumenti contrattuali dal 2007:
per il 2006 sarà corrisposta
l’indennità vacanza contrattuale?
da
Tuttoscuola, 16 aprile 2007
Il ministro Nicolais l’ha detto molto
chiaramente: per i contratti pubblici scaduti a fine 2005 i primi
aumenti contrattuali decorreranno dal 1° gennaio 2007. Niente aumenti
per il 2006, dunque.
Se questo sarà confermato nella annunciata (e non pubblicata)
direttiva-quadro per il rinnovo dei contratti pubblici, bisognerà
capire che ne sarà della indennità di vacanza contrattuale.
L’istituto economico della indennità di vacanza contrattuale, previsto
per tutti i contratti collettivi di lavoro, rappresenta un anticipo
mensile dei benefici contrattuali da attribuire, dopo che sono decorsi
tre mesi dalla scadenza del contratto (cioè dall’aprile 2006).
Viene calcolata applicando ai minimi retributivi il tasso programmato
di inflazione nella misura del 30% per i primi tre mesi e del 50% per
i successivi.
Per i contratti pubblici non è mai stata applicata, perché, se fosse
stata erogata a tempo debito, avrebbe dovuto poi essere detratta dagli
aumenti contrattuali successivi che coprivano il periodo di vacanza
del contratto. Tanto valeva attendere.
Ma per questo rinnovo di contratto vi sarebbe, per la prima volta in
assoluto, un periodo di vacanza contrattuale (aprile 2006-dicembre
2006) non coperto da alcun beneficio contrattuale.
Domanda: l’indennità di vacanza contrattuale 2006, dovuta secondo il
contratto (art. 1, comma 5 per il CCNL scuola), deve essere erogata
senza essere recuperata dai successivi benefici decorrenti dal 2007
oppure ha comunque natura di anticipazione e dovrà essere riassorbita
nei futuri aumenti?
Non è cosa da poco, perché per il personale della scuola
significherebbe un importo medio lordo complessivo per l’intero 2006
pari a poco più di 200 euro (con casi che sfiorano i 300 euro).
Per le casse dello Stato il costo 2006 per l’indennità sarebbe, solo
per il personale scolastico intorno ai 200 milioni di euro. Fate un
po’ voi i calcoli per tutti i dipendenti pubblici....
Aumento o anticipo? C’è una bella differenza sia per chi dà che per
chi riceve.