Documento Unicobas sullo sciopero

Eppure il 16 qualcuno in piazza scenderà.

da Tuttoscuola, 13/4/2007

 

Il "rinvio" dello sciopero da parte dei Confederali è l’ultimo atto dell’ennesimo gioco delle parti. Non avevano alcuna intenzione infastidire il "governo amico" e non lo faranno neppure a maggio. - Così Unicobas in un comunicato reso noto quest'oggi.

"Hanno concordato tutto con Padoa Schioppa: prima la manfrina dello sciopero, poi l’accettazione degli stessi quattro spiccioli che l’esecutivo era disposto a spendere, calati dal cilindro del ministro dell’economia dopo qualche giorno di suspance. - continua il documento - Infine, visto lo stato di agitazione della scuola, il differimento anziché la prevista revoca dello sciopero. Gabbata resta la categoria, che però non ci casca. L’intesa di massima raggiunta sinora con il Governo è nettamente al ribasso. Le risorse assegnate ai contratti pubblici equivalgono a meno di 40,00 euro netti, perché gli altri 30,00 andranno solamente per lavoro aggiuntivo e non saranno pensionabili: dove sono i 105 euro annunciati per gli insegnanti? Non esistono, a meno che non si vogliano calcolare altre spese per la scuola che non hanno nulla a che vedere con le retribuzioni.

Per questa "bufala", Cgil, Cisl e Uil hanno accettato di ridurre gli arretrati, che verranno conteggiati solo dal gennaio 2007, anziché dal gennaio 2006, come avrebbe dovuto essere per il contratto (scaduto dal dicembre 2005). Hanno accettato che l'aumento pieno lo si abbia a fine 2008 (anziché a dicembre dell’anno in corso), triennalizzando così un contratto che per legge sarebbe biennale, facendo passare "in cavalleria" il 2006 e compromettendo il primo anno del prosimo biennio. Si sono quindi accontentati degli avanzi di esercizio provenienti dai tagli da loro consentiti negli anni scorsi e che hanno lasciato incrementare ancora accordandosi sull’ultima Legge Finanziaria (come le scuole stanno verificando con la riduzione degli organici e l’aumento ulteriore del numero di alunni per classe). I Confederali hanno raccolto ancora una volta una mancia di tipo impiegatizio per la scuola, con l'aggravante di controlli sul "merito" realizzati da dirigenti, studenti e genitori, in una ridicola e controproducente confusione dei ruoli".

La minaccia di D'Errico e di Unicobas scuola è quella comunque di bloccare la scuola già il 16 aprile e di aprire un fronte di lotta senza sconti per nessuno.