I sindacati: non ci sono le risorse per diversificare i salari.

Il merito resta fuori dalla paga.

Accordo sul contratto: 115 euro di aumento medio mensile.
E via libera a 60 mila assunzioni.

da Italia Oggi del 10/4/2007

 

Niente merito, pure questa volta. Il contratto 2006-07 sarà rinnovato, i fondi per coprire l'anno in corso, che la Finanziaria aveva dimenticato, saranno trovati. Ma per la diversificare salariale, anche questa volta, niente da fare. Nell'accordo sottoscritto la scorsa settimana tra governo e sindacati si prevede l'impegno dell'esecutivo a trovare le risorse aggiuntive, nella prossima manovra, per coprire il 2007, allo stesso tasso di inflazione previsto dall'ultima Finanziaria. Ovvero il 4,46%. Per la scuola significa avere aumenti medi mensili di 115 euro. Quanto basta, è stato il commento dei sindacati, per coprire l'inflazione dei due anni e recuperare il differenziale tra inflazione reale e inflazione programmata per il precedete biennio. Ci sono poi le risorse aggiuntive, quelle frutto dei tagli al personale realizzati negli anni passati, che sono state certificate dal Tesoro. Ma andranno a pagare gli incarichi aggiuntivi, oppure saranno accreditate direttamente alle scuole che decideranno come utilizzarle. Si vedrà. Domani il governo presenterà la prima direttiva per i rinnovi dei contratti di tutto il pubblico impiego. È la direttiva madre, che, in ottemperanza a quanto scritto nel memorandum, dovrà anche prevedere una fetta di aumenti per la maggiore produttività. Ma sarà probabilmente una formula vaga, che consenta poi all'Aran e ai sindacati di aver ampio margine di trattativa. Sta di fatto,comunque, che per la scuola manca ancora un modello di differenziazione salariale. Fallito il tentativo della precedente tornata contrattuale, andato a rotoli il concorsone di berlingueriana memoria, come premiare il merito nella scuola è un mistero. 'Aspettiamo innanzitutto di vedere se domani ci sarà la direttiva', puntualizza Enrico panini, segretario della Flc-Cgil, 'solo dopo revocheremo lo sciopero del 16 aprile'. L'accordo sui contratti prevede norme specifiche per la scuola; in particolare si prevede che entro 10 giorni dovrà essere convocato un tavolo dedicato esclusivamente ad affrontare le questione del settore della conoscenza (scuola, ricerca, università, accademie e conservatori). Il premier, Romano Prodi, ha ribadito di voler puntare sui settori della conoscenza come volano del paese. Come valorizzarli dovrà essere appunto deciso al costituendo tavolo. Ed è probabile che proprio in questa sede il ministro dell'economia, Tommaso Padoa-Schioppa, faccia il tentativo di introdurre il discorso sul merito.

'Di progressione professionale del personale docente, aggiuntiva a quella di anzianità, sarà possibile parlare quando ci sarà la disponibilità certa di specifiche risorse finanziarie', mette subito le mai avanti il segretario della Uil scuola, Massimo Di Menna. 'Quello in corso è un contratto di transizione, che deve essere chiuso quanto prima, di merito non ci sono le condizioni temporali e finanziarie per parlare', aggiunge il leader della Cisl scuola, Francesco Scrima. Per la scuola il Tesoro ha anche certificato l'esistenza di risorse aggiuntive: 210 milioni di euro per i docenti (in pratica 300 euro lordi all'anno, e cioè una quindicina di euro al mese per tutti), e130 milioni aggiuntivi per il personale ausiliario, tecnico e amministrativo.

Risorse che probabilmente però verranno utilizzate per attività aggiuntive.

Intanto, il Tesoro ha dato il via libera all'assunzione di 50 mila insegnanti e 10 mila Ata per il prossimo settembre. Le operazioni dovranno essere ultimate, sulla base delle graduatorie in corso di rifacimento in questi giorni, entro luglio.