Gilda e contratti
Gilda delusa dal Governo.
da
Tuttoscuola, 13/4/2007
Appena 15 euro per ogni docente, pochi spiccioli
frutto del credito del precedente contratto biennale riciclati come
denaro fresco. Così il coordinatore nazionale della Gilda degli
Insegnanti, Rino Di Meglio, definisce le risorse aggiuntive da
destinare alla scuola individuate dal Governo nel contratto per il
pubblico impiego.
"Si tratta – dichiara Di Meglio – di cifre insufficienti per
valorizzare il personale docente perché comprendono solo l’inflazione
programmata. Le risorse messe in campo da palazzo Chigi non sono altro
che i risparmi dell’anno 2004/2005. Soldi che, secondo il contratto
firmato a settembre 2005, dovevano essere percepiti in base a una
sequenza contrattuale da attivare subito dopo l’approvazione della
legge Finanziaria".
Il sindacato usa parole dure anche riguardo le assunzioni dei precari
che "non sono le 70mila su cui si era impegnato il ministro Fioroni,
ma semplici sostituzioni dei docenti che a settembre andranno in
pensione".
Altra nota dolente: gli arretrati relativi al 2006 per i quali,
attacca il sindacato, "non c’è copertura, perché nella Finanziaria è
stata stanziata una cifra sufficiente solo alle indennità di vacanza
contrattuale, portando così via ai docenti 750 euro a testa. Senza
considerare che nella nuova Finanziaria è previsto anche un aumento
degli alunni per ogni classe che peggiorerà ulteriormente le
condizioni di lavoro nella scuola italiana". La Gilda degli Insegnanti
si dice, dunque, "delusa" rispetto al lavoro svolto finora dal
Governo: "Questo Esecutivo non sta mantenendo gli impegni assunti in
campagna elettorale e, anzi, sta creando le premesse per un
peggioramento del sistema istruzione".