LA STORIA
Francesca, 44 anni, ha studiato alla Sorbona:
insegna dal ’96 ma il posto fisso non ce l’ha.

«Io, 11 anni appesa a una supplenza».

M.Fr. da l'Unità del 23/4/2007

 

«Altro che schiaffo alla meritocrazia. Siamo noi precari ad aver tenuto in piedi la scuola in questi anni». Francesca ha 44 anni, è laureata in Filosofia alla Sapienza di Roma, ha studiato alla Sorbona di Parigi, ha pubblicato articoli su riviste specializzate. «A scuola ci sono arrivata per caso. Mi chiamarono per una supplenza di italiano ad un liceo e mi innamorai subito di questo mestiere». Era il 1996 e da quel giorno Francesca ha insegnato per 11 anni. «Dopo quattro anni di supplenze mensili, dal 2000 ho fatto un passo avanti: supplenze annuali. Ma in sette scuole diverse, alla faccia continuità didattica per gli studenti».

Lei, come l’80% dei colleghi di graduatoria, un concorso lo ha superato: quello «riservato» indetto da Berlinguer per chi era già abilitato con i cosiddetti «360 giorni di servizio». «Certo, chi parla di meritocrazia ha da ridire anche sui concorsi riservati, ma io mi sono laureata nel 1990 e fino al 1999 non ci sono stati concorsi. Di fatto un blocco del reclutamento che ha reso vecchio il corpo docente ed esasperato noi precari». «Se tutto va bene dovrei essere assunta a tempo determinato con l’ultima tranche dei 150mila previsti in Finanziaria e quindi nel 2009». «Se tutto va bene», dunque, 13 anni di precariato, di spostamenti, di graduatorie. «Ora ho 85 punti, che per la mia classe di abilitazione è un punteggio medio. Conosco persone che hanno 280 punti in classi dove c’è poco ricambio e che non hanno speranze... Nel 2009 avrò 111 punti perché ogni anno di insegnamento dà diritto a 12 punti più due per un master che sto frequentando».

La beffa finale però è sempre in agguato. Come quella che («giustamente») ha tolto il doppio punteggio per le scuole di montagna. «Era una norma sbagliata, tutti abbiamo cominciato a chiedere di andarci per avere più chances. In questo modo a settembre ho scelto una scuola di montagna, pur sapendo che a Pasqua la supplenza finiva. Speriamo non ci siano altre sorprese... ».