Ehi, Prof!
Yorick da
DocentINclasse, 28/8/2007
La dirigente scolastico del Berchet di Milano,
che si chiama Innocente Pessina e che non posso non ribattezzare
seduta stante Rea Pessima, propone su "Repubblica", a nome di tutti i
presidi del mondo (a quanto pare di capire), di far recuperare gli
studenti indebitati in tre settimane a giugno. Ora mi sono più chiare
le cause del degrado della nostra scuola. Se la preside di uno dei più
prestigiosi licei d'Italia se ne esce con queste castronerie, prive di
alcun fondamento pedagogico, allora tutto diviene più chiaro,
sfolgorante quasi, sotto questo implacabile cielo d'agosto.
La verità è che tre mesi di studio intenso sono a stento sufficienti
per recuperare delle lacune medie o gravi in una o al massimo due
discipline. Le discipline in cui gli studenti si indebitano più spesso
sono (ma va!) le più ostiche: matematica, latino, greco, lingua
straniera... La maggior parte degli studenti ha debiti in più di una
disciplina. Nell'attuale sistema di recupero l'unico aspetto positivo
è il tempo, tanto tempo (pure troppo) che avrebbero gli studenti per
approntare un'azione di "rientro".
Adesso arriva la Rea Pessima e in tre settimane risolve tutto. La sua
proposta (che potrebbe trovare spazio in un POF scolastico sotto il
titoletto "Magie di giugno"), fa acqua da tutte le parti. Trascura, ad
esempio, che a giugno ci sono gli esami di Stato e che si creerebbero
giocoforza sovrapposizioni e disfunzioni. Tutto, poi, si risolverebbe
in una sanatoria di fine stagione, dal momento che l'eventuale
bocciatura, a parere della Pessima, dovrebbe essere ratificata non dal
docente della disciplina, ma dal consiglio di classe, il quale sarebbe
comunque di impossibile ricomposizione, disperso tra varie commissioni
d'esame per tutta la penisola.
Leggendo bene l'articolo della Pessima, però, si evince che il suo
problema principale non è quello di garantire una preparazione
adeguata delle future generazioni, ma quello più grave, ai suoi occhi,
dell'evasione fiscale dei docenti, delle loro lezioni in nero, delle
ferie troppo lunghe... Mi chiedo se esistano studi sulla psicologia
dei presidi: tutti ex insegnanti frustrati?