Il messaggio del ministro dell'istruzione ai sindacati in vista della Finanziaria.

Fioroni, nel settore scuola
non si può far tutto e subito.

di Alessandra Ricciardi, da Italia Oggi del 15/9/2006

 

Il messaggio è chiaro ed è rivolto ai sindacati ma anche all'anima radicale dell'Unione: ´Nessuno si aspetti tutto e subito sulla scuola, abbiamo l'obbligo di fare una Finanziaria seria'. Beppe Fioroni, ministro della pubblica istruzione, nel suo tour per gli istituti italiani in occasione dell'avvio del nuovo anno scolastico (ieri era a Bologna), chiede a tutti senso di responsabilità e una buona dose di real politik in vista della prossima manovra.

´Altrimenti chiedere la sistemazione dei precari e tutto il resto allo stesso tempo significa dare una sponda a chi non vuole neanche che io sistemi i precari', precisa Fioroni. Due le priorità a cui sta lavorando il ministero, tentando di strappare il via libera del ministero dell'economia, che invece pretende una stretta sulla spesa proprio dell'istruzione: sistemazione progressiva dei precari e messa in sicurezza degli edifici scolastici. ´Ma sul lavoro precario anche i sindacati devono capire che i fondi non ci sono per una sistemazione immediata di tutti', ha chiarito Fioroni, ´abbiamo la responsabilità di fare una Finanziaria seria e i sindacati hanno l'obbligo di comportarsi, come stanno facendo, in modo serio'.


Niente tagli ma investimenti nella scuola pubblica, superamento del precariato e, se bisogna risparmiare, ´lo si faccia con l'eliminazione dei finanziamenti agli istituti privati o rivedendo la legge sui docenti di religione cattolica', è stata la replica dei Verdi. ´In cinque anni per la scuola privata i finanziamenti sono aumentati. Per quella statale gli ultimi sono stati cinque anni di tagli', accusa Enrico Panini, segretario della Cgil scuola e università. ´Il ministro ha dichiarato che, con la Finanziaria del 2005, i finanziamenti alle scuole non statali sarebbero stati ridotti di ben 167 milioni di euro rispetto ai 500 milioni di euro stanziati dal governo D'Alema con la legge sulla parità scolastica. E che il maltolto va restituito', dice Panini, ´i dati ufficiali ci parlano di una scuola pubblica deprivata di finanziamenti altrettanto essenziali. Solo per le spese relative alla retribuzione supplenti, autonomia e funzionamento il taglio è stato di ben 624.193 milioni di euro. È su questo fronte che si deve intervenire'. Intanto, Fioroni pensa anche alla riforma della scuola. Sui cambiamenti da apportare al secondo ciclo, ha spiegato Fioroni, ´ci siamo presi 18 mesi di tempo per fare una vera campagna di ascolto a livello provinciale e regionale', con l'obiettivo di ´innalzare a 16 anni l'età minima per l'accesso al lavoro'.


E si dice convinto che ´gli istituti professionali non debbano passare alla competenza delle regioni, ma debbano rimanere nell'area statale'. Fioroni sollecita poi il mondo delle Fondazioni bancarie perché facciano di più per la scuola, ´se tutte facessero come la Fondazione Carisbo, potremmo dare almeno una lavagna multimediale per plesso scolastico prima dei cinque anni previsti'.


Immediata la risposta dell'Acri, l'associazione delle casse di risparmio italiane e delle fondazioni di origine bancaria: ´Rispetto al 2003 l'importo erogato è cresciuto del 12%, da 1.143 a 1.274,9 milioni di euro nel 2004, di cui l'11,8%è destinato a progetti di educazione, istruzione e formazione'.