Da domani otto milioni sui banchi.
Più autonomia nell'interpretazione delle norme, docenti protagonisti
Via le schede «complicate». Il ministro Fioroni: tregua nelle novità.
Cancellati tutor e portfolio.
Scuola, il ritorno della vecchia pagella.
Il Corriere della Sera del
10/9/2006
ROMA — Dopo una serie di megariforme, ecco un
anno diverso, un anno di non riforme. Il ministro Fioroni ha promesso
una tregua. Da domani — suona la campanella per i ragazzi di Friuli
Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Veneto e provincia
autonoma di Bolzano, in tutto quasi otto milioni di studenti —; alla
fine delle lezioni i docenti riconquisteranno i loro spazi, torneranno
a essere gli attori principali nel teatro della scuola, saranno i
protagonisti di una stagione che sarà caratterizzata da una forte
autonomia.
STOP A RIFORMA
— E le numerose novità introdotte negli ultimi anni? Le leggi
naturalmente restano, ma cambiano le istruzioni per l'uso.
«Interpretazione intelligente e adattabilità», suggerisce il ministro.
Molte scuole saranno d'accordo e «personalizzeranno» la riforma. Altre
protesteranno e chiederanno certezze. Inevitabile. In quest'anno di
passaggio viale Trastevere comunque non sarà eccessivamente fiscale. E
cercherà, in un clima non troppo conflittuale, di ricalibrare la
riforma del centrodestra. Perché di allungare la serie dei
megaprogetti sulla scuola, il ministro Giuseppe Fioroni, lo ha detto
sin dall'inizio, non vuole proprio saperne.
SALTA IL TUTOR
— Per lui «qualunque processo di innovazione imposto dall'alto, senza
condivisione, produce nelle scuole resistenze o risposte
esclusivamente burocratiche ». Insomma si rivela inutile. Così, tra le
dure proteste nell'opposizione, il ministro ha fatto saltare la figura
del «tutor», una sorta di super maestro, con un inquadramento
particolare. Una delle novità più importanti della riforma Moratti.
Per il ministro era un'idea inapplicabile. Lo stesso vale per il «portfolio»
che perde la funzione di valutazione e sopravvive, se la scuola è
d'accordo, come strumento didattico.
VECCHIA PAGELLA
— Ritorna la vecchia scheda, possibilmente «sobria», cioè
intellegibile. Ce n'erano di tutti i tipi. Una babele. Apprendimento
personalizzato? L'allievo è sempre il centro della scuola. Quest'idea,
rilanciata dal ministro Moratti, resiste perché piace ai docenti. I
professori attendono chiarimenti invece sulle indicazioni nazionali
per i piani di studio, i programmi. Quelle in vigore, elaborate dagli
esperti del ministro Moratti, sono state molto criticate.
Il ministro ha fatto capire ai prof che non sono prescrittive e
saranno riviste. E chi vuole può operare compensazioni tra le varie
discipline, introdurne di nuove, ampliare tempi e spazi di
approfondimento anche in relazione all'incremento della quota di
flessibilità oraria passata dal 15 al 20 per cento. Non è ufficiale,
ma corre voce di una direttiva che coinvolgerebbe i docenti nella
riscrittura delle indicazioni.
IL CALENDARIO
— Intanto l'anno parte. Con una novità per quando riguarda la modalità
dell'inaugurazione. Il Vittoriano, utilizzato per quattro anni dall'ex
ministro Moratti, cede il posto al Cortile d'onore del Quirinale.
Martedì toccherà agli alunni abruzzesi e il 13 sarà la volta degli
studenti di Trento. Il 14 si aggiungeranno Basilicata, Lazio, Liguria,
Marche, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta mentre il 18
andranno a scuola i ragazzi di Calabria, Campania, Puglia. Gli ultimi
a riprendere in mano i libri — il 19 settembre — saranno i giovani
dell'Emilia Romagna.