Ridurre il numero degli insegnanti di sostegno.

di Lorenzo Picunio da Fuoriregistro del 19/9/2006

 

Così sta scritto in una riga sui giornali di domenica scorsa, fra gli obiettivi ipotizzati da qualcuno per la finanziaria.

Tutti i lettori sanno cos'è un insegnante di sostegno? Una legge, la 517 del 1977 ha riconosciuto il diritto dei bambini con handicap ad essere inseriti nella scuola di tutti. Veniva riconosciuto un intervento di 6 ore settimanali, allora, per ogni bambino, creando quindi la figura di un insegnante apposito per questo compito. Questa scelta portò vantaggi tanto ai bambini con handicap quanto a tutti i loro compagni, portati - tramite l'esperienza - a capire che la diversità è una risorsa prima che un problema.

Non solo, lo stesso meccanismo valido per l'handicap, quello dell'integrazione, ha permeato la scuola italiana anche a fronte di altri processi di integrazione, come quello - più recente - dei bambini stranieri.

E' stato, quello della scuola, un volano valido anche per l'inserimento nel mondo del lavoro, per il superamento delle barriere architettoniche, ecc.


E ancora c'è una legge, la 104, che richiama con maggior forza ai diritti della persona con handicap. Va ricordato, fra l'altro, che l'esperienza italiana è all'avanguardia a livello europeo, e viene studiata in tutta Europa da chi si occupa di handicap.