Definite 14 professioni in uscita dai corsi triennali sperimentati dalla Moratti.
Gettate le basi per rivedere l'obbligo scolastico.

Nuove qualifiche, eccole.

Sanati i corsi triennali di formazione avviati dalla riforma Moratti.

 Italia Oggi del 19/9/2006

 

A giorni sarà sottoscritto l'accordo tra ministero dell'istruzione, del lavoro, regioni ed enti locali, in sede di conferenza unificata, che definisce gli standard minimi dei corsi, le figure professionali in uscita (sono 14), e la validità nazionale dei relativi titoli. Le regioni che lo riterranno opportuno potranno così procedere a sostituire i certificati provvisori rilasciati dagli enti di formazione, alla conclusione dei percorsi sperimentali triennali conclusi a giungo 2006, con i certificati definitivi.

L'intesa dà unitarietà alle esperienze maturate a livello regionale in questi anni, presupposto imprescindibile per assicurare ai giovani la mobilità territoriale e formativa. Alle regioni resta comunque la facoltà di caratterizzare i corsi con elementi formativi aggiuntivi definiti a livello nazionale. ´Rispettiamo gli impegni assunti con i giovani e le loro famiglie', commenta il viceministro all'istruzione, Mariangela Bastico, ´gli apprendimenti certificati, e corrispondenti agli standard, saranno spendibili su tutto il territorio'. Gli standard minimi delle 14 professioni rappresentano un primo passo verso il nuovo sistema di istruzione e formazione professionale a cui il ministero dell'istruzione sta lavorando in vista dell'innalzamento dell'obbligo scolastico a 16 anni. Il ministro dell'istruzione, Beppe Fioroni, ha già detto a chiare lettere che il biennio delle superiori obbligatorio non sarà uguale per tutti e non dovrà essere realizzato esclusivamente nel sistema delle scuole secondarie superiori.

´Abbiamo bisogno di giovani con alte professionalità e buone conoscenze di base', spiega la Bastico, ´questo significa garantire che tutti i percorsi abbiano elementi culturali minimi di buon livello al di là dei soggetti che fanno la formazione, siano lo stato, il privato o le regioni'.