«Meno insegnanti di sostegno,
perché il governo tace?»

da l'Unità del 2/9/2006

 

L’anno scolastico 2006-2007 non è ancora cominciato, ma la riduzione delle nomine degli insegnanti di sostegno preoccupa i genitori degli alunni disabili. Per questo il Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità (Sfida) ha inviato una lettera aperta ai ministri della pubblica istruzione, della solidarietà sociale, della famiglia, della giustizia e dell’economia.

La riduzione degli insegnanti di sostegno, spiega Sfida nella lettera, significa che a migliaia di studenti disabili non sarà garantito il diritto allo studio e, di conseguenza, anche quest’anno le famiglie dovranno rivolgersi alla magistratura per garantire il diritto allo studio dei figli disabili. Perchè - chiede il segretario nazionale Andrea Ricciardi - il ministro della pubblica istruzione, nonostante le sentenze dei tribunali confermino l’illegalità della riduzione delle ore di sostegno ai disabili, continua a far ridurre il numero degli insegnanti di sostegno? Perchè il titolare della solidarietà sociale non interviene a difesa degli studenti disabili delle cosiddette «fasce deboli»? Perchè quello della famiglia non difende i genitori? Perchè «ingolfare la magistratura, viste le centinaia di sentenze che confermano l’illegalità della riduzione»? Forse, chiede Ricciardi, «per risparmiare e far quadrare i conti dello Stato»?

Il sindacato, che sta organizzando un sostegno legale alle famiglie coinvolte, sottolinea infine come «negare il diritto allo studio ai disabili provoca nella famiglia un senso di solitudine e di abbandono, è una forma di emarginazione istituzionale».