Il ministro dell'istruzione, Beppe Fioroni,
manda in soffitta molte novità della legge di riforma.
Una circolare ferma la Moratti.
Nuovo anno scolastico senza tutor, portfolio e
consulenze
Alessandra Ricciardi da Italia Oggi dell'1/9/2006
Un motto di vecchia data vuole che le vere
riforme si facciano senza troppi clamori. Un motto che il ministro
della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, mostra di conoscere bene.
Stretto tra i numeri di una maggioranza parlamentare non in forze,
sopra tutto al senato, e le proteste incalzanti del personale
scolastico, assediato da continui annunci di cambiamento, Fioroni ha
subito accantonato l'idea di una nuova riforma della scuola.
´Lavoreremo con il cacciavite', aveva promesso Fioroni. E così è
stato: atti amministrativi, da circolari a direttive, proroga di
termini di legge per adempimenti già previsti, decreti interni, tutti
gli strumenti insomma della legislazione di secondo livello sono stati
utilizzati, in questi mesi, dal dicastero di viale Trastevere per
disinnescare la riforma Moratti. Ieri la consacrazione in una
circolare, che sarà inviata oggi a tutte le scuole. La nota è relativa
all'avvio del nuovo anno scolastico, che appunto inizia ufficialmente
il 1° settembre. Ed è un lungo elenco di provvedimenti a firma Moratti
che non vanno più applicati. Gli istituti scolastici che a giorni
apriranno i battenti dovranno dunque fare i conti con una scuola che
comunque, nei fatti, è cambiata.
Non ci sarà, per esempio, l'obbligo di prevedere il docente tutor e di
stilare il portfolio delle competenze degli alunni. Solo per citare
due delle novità della legge n. 53/2003 che hanno caratterizzato lo
scontento nella scuola durante l'era Moratti.Saltano poi anche i
contratti di prestazione d'opera a cui la Moratti consentiva di
ricorrere per quegli insegnamenti non disciplinari affidati ad
esperti.
Discorso analogo per la possibilità di iscrivere anticipatamente i
bambini alla scuola dell'infanzia: mancando le professionalità
adeguate e soprattutto le risorse, è rinviata a data da decidersi.
Positivo il giudizio dei sindacati, che ieri hanno incontrato Fioroni.
´Si riconosce il valore della funzione docente e dell'autonomia delle
scuole', sintetizza Massimo Di Menna, segretario Uil scuola. ´Inizia
un anno scolastico nel quale il processo di demoratizzazione fa
importanti passi in avanti', commenta Enrico Panini, numero uno della
Cgil scuola e università. ´La circolare di Fioroni va nella direzione
giusta, ora serve maggiore confronto per le scelte future', ha
aggiunto il leader della Cisl scuola, Francesco Scrima. Restano
infatti ancora da decidere il nuovo assetto della scuola secondaria
(bloccata la sperimentazione, prevista dalla Moratti, del modello
liceale) e il nuovo obbligo scolastico. E poi gli ordinamenti, ossia
cosa studiare e dove. Ma i tempi, in questo casi, saranno più lunghi,
almeno un altro anno. Intanto, Fioroni deve superare la boa della
Finanziaria 2007, una partita su un doppio versante: quello con
l'Economia, e i paletti riduzionistici di Tommaso Padoa-Schioppa, e
quella con i sindacati, che di tagli non vogliono saperne e il 20
settembre sono già pronti a indire una nuova mobilitazione.
Sull'emergenza scuola, il 26 settembre vertice a Palazzo Chigi tra i
sindacati e il premier, Romano Prodi.