Il ministro sollecita il rinnovo del contratto.

Scuola, Fioroni difende gli insegnanti.

 di Teresa D'Anzi, La Gazzetta del Sud del 26/9/2006

 

GENOVA – «Credo che si debba andare al rinnovo del contratto e credo che in questo rinnovo sia indispensabile che vengano reinvestiti come incentivo al personale docente e non docente della scuola i risparmi che sono derivati dalle riduzioni di organico degli anni 2004-2005». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Beppe Fioroni in una conferenza stampa a Genova, sottolineando che «questo è un elemento fondante del rinnovo del contratto dal quale non si può prescindere».

Rispetto alla Finanziaria, Fioroni ha dichiarato: «Noi abbiamo il problema degli edifici scolastici e dei precari. Se riusciamo a sistemare, credo che sia uno straordinario risultato».

Rispondendo ad una domanda sull'età avanzata del corpo docente italiano, Fioroni ha detto: «Quelli che mi rimproverano di avere un personale docente anziano lavorano strenuamente per alzare l'età del pensionamento. La scuola fa parte di questo sistema, cerchiamo di metterci d'accordo».

«Invece ci potrebbe essere un ragionamento serio di lavoro usurante – ha detto il ministro –: pensate ad una maestra che per 35 anni insegna in una scuola materna con 28 bambini tutto il giorno e ditemi se non le dovremmo riconoscere il lavoro usurante come i metalmeccanici che lavorano alla catena di montaggio».

Tra gli altri elementi che è importante valutare, ha sottolineato poi Fioroni, anche «l'ingegno e la creatività dei nostri ragazzi». «Sulla serietà dell'Ocse non si discute – ha detto – ma occorre riflettere sul perché studenti così scarsi che vanno in università non eccezionali, da laureati poi diventano i migliori cervelli percentualmente da saccheggiare».