LA SCHEDA.
Le modifiche introdotte per l'anno scolastico che si apre
Ecco le dieci novità per alunni e professori.
S. I.
la Repubblica dell'11/9/2006
Esami di Stato.
La novità più importante per studenti e genitori (per il momento
soltanto annunciata) riguarda gli esami di Stato. Il prossimo mese di
giugno, circa 500 mila studenti delle scuole superiori italiane
potrebbero fare i conti la maturità modello Fioroni che, per ridare
credibilità all'esame, ha pensato al ritorno dei commissari esterni
(in numero pari ai membri interni). Ritorna anche l'ammissione
all'esame, finora (quasi) automatica per chi frequenta il quinto anno,
mentre il presidente dovrà sovrintendere agli esami di due classi.
Queste le novità più importanti.
Riforma delle superiori.
Uno dei primi atti del neo ministro della Pubblica istruzione,
Giuseppe Fioroni, è stato il blocco della riforma della scuola
secondaria di secondo grado. Gli otto licei pensati dall'ex titolare
dell'Istruzione, Letizia Moratti, e il passaggio dell'istruzione
professionale alle regioni è stato 'surgelato'. Niente
sperimentazione, quindi, almeno per il 2006/2007. Istituti tecnici e
professionali non saranno 'licealizzati'.
Torna la pagella.
L'annosa questione del tutor nella scuola dell'infanzia (l'ex
materna), primaria (ex elementare) e media è stato finalmente
chiarito. E' passata la richiesta dei sindacati di categoria che
chiedevano la cosiddetta contrattualizzazione (accordo con i sindacati
per quello che riguarda gli aspetti economici e organizzativi) della
funzione. Al momento il tutor è stato 'sospeso' e con esso anche il
portfolio delle competenze e le schede di valutazione che hanno fatto
tanto penare gli insegnanti. Si ritorna quindi alle pagelle con la
scheda separata per la valutazione della Religione.
Anticipi.
Non dovrebbe essere più possibile, a meno che non siano presenti tutte
le condizioni previste dalla norma, iscrivere i bambini di due anni e
mezzo alla materna. Lo ha ribadito il titolare di viale Trastevere nel
provvedimento sull'avvio dell'anno scolastico 2006/2007. In barba ai
protocolli d'intesa fra comuni e Uffici scolastici regionali, alle
disponibilità in organico e alle liste d'attesa nel 2005/2006 i
piccoli 'portoghesi', come sono stati chiamati dai sindacati, sono
stati 26 mila.
Diplomifici.
La lotta ai diplomifici è stata una delle prime mosse del nuovo
inquilino di Palazzo della Minerva. Nel corso dell'ultima maturità una
task force di ispettori ha controllato gli esami, soprattutto nelle
scuole paritarie e annullando la prova a centinaia di studenti.
Soprattutto esterni e saltanti che non erano in possesso dei
requisiti. Durante le ispezioni sono state revocate anche un certo
numero di parità scolastiche.
Orario di lezione.
Viene abolito, spiegano i sindacati, 'l'orario spezzatino': le 27 ore
obbligatorie più 3 opzionali e l'eventuale orario per la mensa. Da
quest'anno si ritorna alle 30 ore settimanali alla media e all'orario
ante Moratti all'elementare.
Autonomia
scolastica.
E' stata aumentata potenziata la cosiddetta Autonomia scolastica. Il
ministro Fioroni ha raddoppiato la quota oraria che le scuole possono,
in nome dell'Autonomia, autogestire portandola dal 10 al 20 per cento
del monte ore annuo. Un passaggio che consente agli istituti di 'personalizzarè
l'offerta formativa più di quanto non fosse possibile in passato.
Valutazione Invalsi.
Salta la tanto discussa valutazione Invalsi, obbligatoria per tutti
gli istituti del territorio nazionale, che in futuro sarà rivista e
diventerà campionaria. Saranno gli alunni delle scuole elementari,
medie e superiori di un campione di scuole italiane a svelarci quanto
è in grado di produrre il sistema di istruzione e formazione italiano.
Provveditorati agli studi.
Tutti li continuano a chiamare Provveditorati, ma negli ultimi anni
sono stati oggetto di due modifiche. La prima circa 5 anni fa li ha
trasformati in Centri servizi amministrativi (Csa) e un paio di
settimane fa hanno cambiato ancora denominazione: con un recente
direttiva il ministro Fioroni li ha trasformati in Uffici scolastici
provinciali: ritornando più o meno ai provveditorati.
Edilizia.
E' una delle novità più 'pesanti' lasciata in eredità dallo scorso
Esecutivo. Quest'anno, per la prima volta dopo dieci anni, circa metà
degli oltre 7 milioni e 700 mila alunni saranno ospitati in scuole 'fuorilegge'.
Il termine ultimo per adeguare gli edifici scolastici alle norme sulla
sicurezza nei luoghi di lavoro sono scadute lo scorso 30 giugno e il
ministro Fioroni non ha voluto ulteriori proroghe. Di qualsiasi
incidente dovesse accadere a scuola risponderanno gli enti locali
preposti alla gestione dell'edilizia scolastica. Ma comuni e province
pur volendo non hanno i fondi per adeguare tutte le scuole. Secondo le
ultime stime mancherebbero all'appello da 4 a 7 miliardi di euro.
(s.i.)