Il sostegno.

«No a un insegnante ogni 138 disabili».

m.fr. da l'Unità del 28/9/2006

 

La battaglia delle cifre. La bozza di Finanziaria resa nota martedì si basava sui dati dell’Ocse analizzando i quali gli uomini dell’Economia propongono di ridurre gli insegnanti per classe e quelli di sostegno perché inferiori rispetto alla media europea. Fioroni ieri ha smontato queste statistiche dichiarando «superata la bozza» e «inaccettabili i principi su cui si basano».

«Le medie non tengono conto di due fatti acclarati - spiega Fioroni: sul numero di alunni per classe (1 a 11) non si deve dimenticare che in Italia, unica nazione in Europa, ci sono 7 mila comuni con meno di 5 mila abitanti e allora se chiudiamo le scuole tanto vale chiudere anche i comuni».

Poi si passa agli insegnanti di sostegno: «Noi rifiutiamo l’idea di un insegnante ogni 138 alunni perché da decenni la scuola italiana ha scelto di integrare in classe i diversamente abili, una cifra di civiltà a cui non vogliamo rinunciare». Fioroni lancia una controproposta: «Facciamo invece i conti sull’organico degli insegnanti di sostegno rispetto ai ragazzi che hanno bisogno e discutiamo come migliorare il servizio offerto: su questo siamo disponibili».

Non esistono dati certi, ma gli insegnanti di sostegno nella scuola italiana sono in rapporto di 1 a 2 con i ragazzi disabili: circa 80 mila insegnanti, circa 160 mila disabili. Ma se tanti sono gli insegnanti di sostegno molti di più sono gli insegnanti precari. Fioroni ha promesso un piano triennale o quadriennale di assunzione e messa in ruolo», mentre sui metodi di reclutamento ha annunciato l’intenzione di «riordinare le graduatorie, ritornando alle assunzioni per solo concorso».