Se taglio davvero sarà,
l’organico docenti si ridurrà quasi del 5%.

 Tuttoscuola, 16 ottobre 2006

 

Se davvero l’organico degli insegnanti statali si ridurrà per il 2007 di 35.760 unità come indica la relazione tecnica che accompagna la finanziaria, vi sarà un taglio di quasi il 5% (4,87%), ben di più, cioè, di quanto nessuna finanziaria in un solo esercizio finanziario abbia mai previsto in tanti anni.

Al termine della stagione dei tagli, la riduzione dovrebbe essere ancora più alta: 5,7%.
Vi sarebbe, di conseguenza, anche un effetto di innalzamento del rapporto alunni/docenti che per il 2007 passerebbe dall’attuale 10,48 al più europeo 11,02.

I dati parlano chiaro, ma è lecito dubitare della loro effettiva applicabilità, come ormai ci hanno insegnato le traduzioni operative di tante leggi finanziarie che, alla prova dei fatti, sono state applicate spesso in modo parziale.

I 12 mila posti di specialista di inglese, per esempio, che, stando alle previsioni dovrebbero sparire in due tranches (8 mila nel 2007 e 4 mila nel 2008), sono gli stessi che avrebbero dovuto essere riassorbiti due finanziarie fa, con gli stessi criteri di oggi.

Non se ne è fatto nulla allora; difficile pensare che si riesca a fare molto meglio ora.

I risparmi sulle ripetenze (1.455 subito e 2.182 nei tre anni successivi) sono poco credibili; difficilmente diventeranno effettivi. Tagli virtuali, dunque?

Forse no, ma sarà bene attendere, a legge finanziaria approvata (se lo sarà così come è oggi), i provvedimenti ministeriali di attuazione.

Su quei risparmi comunque Padoa Schioppa ha fatto affidamento, perché non si tratta di bruscolini: 35.760 posti di docente in meno valgono (secondo la relazione tecnica) 363 milioni di euro per il 2007 (ultimi quattro mesi) e un miliardo e 128 milioni di euro per tutto il 2008 (1,5 miliardi per il 2009), che è il costo corrispondente ad altrettanti supplenti annuali non nominati su quei posti vacanti.