Tagliati i passaggi intermedi, i finanziamenti
alle scuole I soldi diretti alle scuole. Italia Oggi del 3/10/2006 Tagliati i passaggi intermedi, i finanziamenti alle scuole arriveranno direttamente dal ministero dell'istruzione. Sono 2,7 i miliardi di euro che nel 2007 andranno a coprire il funzionamento delle istituzioni scolastiche, a esclusione degli stipendi dei dipendenti. Con questi soldi, gli istituti pagano dalle supplenze brevi alle pulizie, dall'acquisto del materiale didattico al pagamento delle tasse, per esempio quella dello smaltimento rifiuti. E dal prossimo anno potranno farlo senza nessun vincolo di destinazione rispetto a quanto invece avveniva in passato. L'obiettivo è di ridurre i tempi di attesa ed evitare che su alcuni capitoli ci siano somme non spese, su altri un rosso spaventoso. In questo modo, invece, le scuole potranno spendere come riterranno più opportuno e in tempi coerenti con gli impegni finanziari assunti. La riforma della finanza scolastica fa seguito a quella più generale del bilancio del ministero. Si istituiscono, infatti (articolo 65 della Finanziaria), due sole unità previsionali di base. Fondo per le competenze dovute al personale delle istituzioni scolastiche, con esclusione delle spese per stipendi del personale a tempo indeterminato e determinato, il primo, e fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, il secondo. Sarà il ministero, con apposito decreto, a decidere quali saranno i criteri per ripartire i fondi alle scuole.
Va sempre nella direzione di contenimento delle
spese anche la norma che riduce a due i revisori contabili che devono
fare il riscontro di regolarità amministrativa dei bilanci delle
scuole. Uno nominato dal dicastero dell'economia, l'altro da quello
dell'istruzione, entrambi saranno scelti prioritariamente tra i
dipendenti con sede di servizio o residenti nella provincia nella
quale ha sede la scuola da controllare. Ad oggi, invece, la scelta era
fatta a livello nazionale, con spese di trasferta sostanziose. |