Niente più Irre e Indire, nasce l'Agenzia per il sostegno all'autonomia didattica

Arrivano le quote rosa all'Invalsi.

Italia Oggi del 3/10/2006

 

Niente più Irre e Indire, nasce l'Agenzia per il sostegno all'autonomia didattica. Per ridurre le spese, il dicastero dell'istruzione ha inserito nella Finanziaria una norma che cancella i 20 istituti di ricerca regionali (Irre) e l'istituto nazionale di documentazione (Indire). In questo modo Fioroni conta di ripetere l'operazione della soppressione delle commissioni inutili prevista dal decreto Bersani: meno spese per stipendi e organizzazione. I nuclei operativi, invece, resterebbero, ma senza una sede propria (nuovi risparmi, dunque, dati dall'eliminazione dei vari affitti ad oggi pagati). Le funzioni saranno trasferite alla nascitura agenzia, con sedi territoriali distaccate presso le direzioni scolastiche regionali. Nell'ambito del piano di razionalizzazione (anticipato da ItaliaOggi martedì scorso), il ministero è riuscito a inserire anche una norma di spoils system: i vertici dell'Invalsi, l'istituto nazionale di valutazione presieduto da Giacomo Elias, decadono, per essere eletti secondo nuovi criteri. Che dovranno tra l'altro rispettare il principio delle pari opportunità e dunque garantire la presenza delle donne almeno sulla metà dei posti di vertice. L'Agenzia per l'autonomia, per il suo funzionamento, avrà a disposizione la metà dei contingenti di personale già previsti per Indire e Irre. Il restante 50% tornerà alle funzioni iniziali presso le scuole. Si prevede inoltre che per chi invece dovesse restare presso l'Agenzia ci sarà un regolamento che disciplinerà ´le modalità di stabilizzazione, attraverso prove selettive, dei rapporti di lavoro esistenti anche a titolo precario, purché costituite mediante procedure selettive di natura concorsuale.
L'Agenzia da un lato lavorerà in aiuto delle scuole (ricerca educativa, formazione ed aggiornamento del personale della scuola) e dall'altro farà da trait d'union con le regioni. Per garantire l'avvio immediato della nuova struttura, il ministero nominerà uno o più commissari straordinari.

E poi c'è il capitolo Invalsi. Niente più cda, i vertici dell'istituto saranno costituiti da un presidente e da un comitato di indirizzo, a cui si aggiunge, a garanzia della regolarità amministrativa, un collegio dei revisori dei conti. Il presidente sarà scelto tra persone di alta qualificazione scientifica e con adeguata conoscenza dei sistemi di istruzione e formazione e dei sistemi di valutazione sia italiani che esteri. Sarà nominato dal governo su designazione del ministro dell'istruzione, scelto da questi tra una terna di nominativi proposti dal comitato di indirizzo dell'istituto.

Il comitato dovrà essere costiuito da otto membri, che dovranno rispettare il principio di pari opportunità. Metà dovranno provenire dal mondo della scuola. Saranno scelti dal ministro, in una rosa di candidati selezionati, dopo avviso pubblico, da un'apposita commissione.