Esami di maturità Più rigore in vista.

La decisione in commissione istruzione al Senato

 Italia Oggi del 20/10/2006

 

Torna l'incubo dell'esame di maturità. Il terrore di essere interrogati su tutte le materie dei cinque anni delle superiori, quello no. Ma non ce la si potrà più cavare con un esame limitato alle discipline dell'ultimo anno di corso. I docenti della commissione esaminatrice infatti saranno legittimati a fare domanda a tutto campo, per verificare il possesso da parte dello studente di solide basi culturali generali. Il potenziamento dell'esame di stato è stato deciso con voto bipartisan in commissione istruzione al senato.

La settima commissione di Palazzo Madama ha registrato un'intesa su una serie di emendamenti alla riforma Fioroni, presupposto necessario per un via libera senza incidenti al provvedimento. Un risultato non da poco per il senato, la camera più delicata per l'iter parlamentare delle leggi, stante la maggioranza evanescente che il centro-sinistra vi detiene. Un esercizio necessitato di dialogo, dunque, cui si è attenuto anche il governo, presente in commissione per spiegare i motivi della riforma.

La parola decisiva sull'intesa raggiunta spetta ora alla commissione bilancio di Palazzo Madama, che dovrà certificare la copertura finanziaria del provvedimento per le modifiche introdotte. Si parte dalla struttura dell'esame finale, che dovrà accertare le competenze e le conoscenze dell'ultimo anno di studi, in aggiunta alla verifica della culturale di base del candidato e delle sue capacità critiche (primo firmatario, Giuseppe Valditara-An). È stato reso poi ancora più difficile il percorso per i cosiddetti ottisti, i ragazzi che avendo la media dell'otto al quarto anno possono saltare direttamente all'esame di maturità. Se Fioroni aveva già aggiunto come condizione la media del sette per i due anni precedenti, un emendamento prevede che si abbia ´almeno sette in tutte le discipline'. Per i prof. viene prevista la possibilità di promuovere anche con la lode (primo firmatario Franco Asciutti, Forza Italia). Sul fronte della composizione, i commissari esterni dovranno provenire da altro distretto della città.

Novità anche per l'Invalsi. Se Fioroni aveva di fatto messo l'istituto all'angolo, assegnando alle scuole il compito di predisporre la terza prova scritta, l'emendamento richiama l'Invalsi a proporre dei modelli che le scuole potranno decidere di utilizzare o meno. Retromarcia, infine, sulla possibilità per gli studenti stranieri di accedere direttamente agli esami come interni. Dovranno aver frequentato scuole italiane, per poterlo fare.