LA MAESTRA
Clara Bianchi, 33 anni di insegnamento: ma non cambierei per uno stipendio doppio

"In busta paga 1600 euro
siamo i nuovi ricchi . . ."

La ritenuta. Non so nemmeno quanto pago di tasse,
mi vengono trattenute dallo stipendio, evadere è impossibile.

Secondo lavoro: Non c'è tempo per dare lezioni private,
il lavoro oggi è molto più impegnativo, di tempo libero ce n'è poco  

Teresa Monestiroli, la Repubblica del 15/10/2006

 

MILANO -
Clara Bianchi, maestra elementare, lo sapeva di essere più ricca di un tassista di Roma e di un gioielliere toscano?

«Mi prende in giro?».

 

No, lo dicono i dati sulle dichiarazioni dei redditi del 2005.

«Non so se arrabbiarmi o mettermi a ridere. E mi viene rabbia a pensare che tutti quei soldi rubati allo Stato potrebbe essere investiti nella scuola pubblica, comprare attrezzature, mettere a posto gli edifici, pagare i supplenti».

 

Quanto guadagna?

«In busta paga prendo 1.602 euro nette al mese».

 

Dopo quanti anni di carriera?

«33 anni, praticamente una vita».

 

E quanto paga di tasse?

«Sinceramente non lo so. Sono una dipendente pubblica e le tasse mi vengono trattenute dallo stipendio. C'è poco da evadere. Ma se vuole vado a vedere».

 

Grazie.

«Nel 2004, su un reddito di 24.440 euro ho pagato 4.913 euro di ritenuta più 302 di addizionale regionale. Più l´Ici sulla casa».

 

È proprietaria di casa? Prima o seconda?

«Ma quale seconda casa? Abito in periferia, a Milano: tre locali più un piccolo terrazzo. Un posto decoroso, ma non proprio da ricchi».

 

E la casa al mare?

«Il mio compagno ha un piccolo rudere di 50 metri quadrati vicino a Lucca. È lì che facciamo le vacanze».

 

Niente viaggi esotici?

«Non ce lo possiamo permettere».

 

Auto o barche?

«Barche no. Ho un gommoncino gonfiabile con cui faccio giocare mio nipote, ma non credo che valga. La macchina è del mio compagno, che per inciso guadagna 35 mila euro l´anno, non è ricco neanche lui. Un´assicurazione da 1.600 euro l´anno non la potrei pagare da sola. Modello? Una Renault Scenic».

 

Mai pensato di cambiare lavoro?

«Mai. Insegnare è la mia vita. È un mestiere creativo che dà libertà. E il rapporto con i bambini è molto gratificante. Non lo cambierei con nessuno lavoro d´ufficio, neanche per il doppio dello stipendio».

 

Almeno arrotonda con lezioni private in nero?

«Non ho tempo. Quando sono libera studio, correggo i compiti e preparo le lezioni. Quando ho iniziato, la maestra era un lavoro che lasciava alle donne il tempo di stare con i figli. Oggi è molto più impegnativo e il tempo libero è sempre meno».

 

Sarà cambiato anche lo stipendio?

«L´incremento salariale è bassissimo. Negli ultimi anni è stato di cento euro».

 

Come spende i suoi 1.600 euro?

«Pago la retta dell´università di mio figlio, compro libri e cd e il materiale per il mio laboratorio di scienze. Mi vergogno a chiedere i soldi alle famiglie».

 

Nessun vizio? Lei è più ricca di un agente immobiliare.

«Mi sono abituata a vivere con poco. Una volta l´anno vado a un convegno nazionale a Castel San Pietro a mie spese con un gruppo di maestre. E quest´anno, visto che siamo i nuovi ricchi, abbiamo deciso di andarci in camper per risparmiare».