Dal Politecnico di Torino il capo dello Stato richiama l'attenzione
sul disagio degli atenei dopo i tagli previsti dalla Finanziaria

Napolitano incontra gli studenti
"Il Parlamento si occupi dei precari".

Il presidente sulla politica estera italiana: "L'Italia nell'Onu è il coronamento
degli sforzi dei vari governi che si sono succeduti in questi anni"

 la Repubblica del 26/10/2006

 

TORINO - Il capo dello Stato richiama l'attenzione del Parlamento sul problema del precariato tra i giovani. L'intervento del presidente della Repubblica arriva nel momento in cui dal mondo della scuola si leva un coro di proteste per i tagli inseriti nella Finanziaria. Giorgio Napolitano è intervenuto questa mattina all'inaugurazione dell'anno accademico al Politecnico di Torino e quando è uscito ha trovato ad attenderlo un gruppo di precari che protestava per i tagli delle spese.
Il capo dello Stato ha ricevuto un rappresentante dei manifestanti e poi ha detto: "E' un problema molto serio. Mi auguro possa essere affrontato nella sede giusta, cioè in Parlamento".

Poco prima era stato il rettore di Torino, nel discorso inaugurale, a chiedere al capo dello Stato di farsi portavoce del disagio nelle università e "contribuire a rappresentare la gravità di una crisi che minaccia i pilastri su cui si fonda il progetto di rilancio del nostro paese: il sistema formativo ed il sistema della ricerca".

Nei giorni scorsi sono state inviate al presidente del Consiglio, Romano Prodi e al ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, due petizioni firmate da oltre 4mila docenti che chiedono al governo di modificare quegli articoli della Finanziaria che prevedono un taglio alle risorse per la ricerca e l'università e che decurtano gli stipendi di ricercatori, associati e ordinari, rimandando a un secondo tempo i provvedimenti di riforma del settore. Resta confermato inoltre per il 17 novembre lo sciopero dell'università e del comparto della ricerca, con due manifestazioni davanti a Parlamento e Palazzo Chigi.

Un altro fronte aperto è quello della minaccia di dimissioni del ministro Mussi, che ha manifestanto l'intenzione di dimettersi se il governo non rivedrà il programma di tagli.

L'Italia e l'Onu. Il presidente della Repubblica parla anche del seggio ottenuto dall'Italia come membro temporaneo del Consiglio di sicurezza dell'Onu, durante la visita fatta, sempre a Torino, al Campus delle Nazioni Unite. Napolitano dà atto del lavoro degli ultimi esecutivi, e afferma: "Si tratta del coronamento degli sforzi tenacemente dispiegati dalla nostra diplomazia sotto la guida dei governi che si sono succeduti". Il capo dello Stato ha detto inoltre: "E' il riconoscimento, di cui prendiamo atto con orgoglio, del ruolo svolto dall'Italia nell'ambito delle Nazioni Unite sin da quando, nel 1955, fu ammessa a farne parte".