La finanziaria e la "Scuola che vogliamo"
Articoli relativi alla Scuola: 65-68
Obbligo scolastico elevato a 16 anni,
150mila docenti e 20mila unità di personale
Ata assunti in tre anni, potenziamento dell’educazione
degli adulti e del diritto
allo studio, rifinanziamento dell’edilizia
scolastica, sono solo alcune delle misure sulla scuola
contenute nella Finanziaria 2007. Il vice-ministro Mariangela
Bastico così commenta la manovra di bilancio: «Il temuto
supertaglio al bilancio della Pubblica Istruzione non c’è stato.
Le misure di razionalizzazione sono inserite all’interno di un
processo di sviluppo e qualificazione della scuola che vogliamo
pubblica di qualità e che non lasci indietro nessuno: un modello
alternativo a quello selettivo del centrodestra». Il piano di
razionalizzazione dimostra, ha spiegato il vice-ministro al Sole
24 Ore: «Che non abbiamo paura di tagliare laddove occorre, ma
siamo pronti a farlo soltanto dentro un intervento di innovazione
e riforma che non potrà realizzarsi in meno di tre o cinque anni.
Chi pensa di usare la scure e ragionare in tempi più brevi non
conosce la scuola e va dritto verso l’insuccesso».
Per rendere effettivo l'obiettivo che tutti i ragazzi -
tutti e non uno di meno - raggiungano un livello
d'istruzione superiore è necessario investire
sull'intero sistema d'istruzione, partendo dalla
primissima infanzia: generalizzazione della scuola
dell'infanzia, classi primavera per i 2-3 anni, tempo
pieno e tempo prolungato nel primo ciclo, obbligo
scolastico elevato a 16 anni, integrazione dei disabili,
educazione degli adulti. Nuove norme quadro
ordinamentali e nuove indicazioni.
Nella Finanziaria 2007 iniziamo con le seguenti
innovazioni:
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LE "CLASSI PRIMAVERA", UN'OFFERTA DEDICATA PER I 2-3
ANNI -
Disattivato l’anticipo alla scuola dell’infanzia per i
bambini di 2 anni e mezzo, si sperimentano le “classi
primavera” sulla base di norme e finanziamenti nazionali
e di un'intesa tra Stato, Regioni e Comuni. Classi per
bambini dai 2 ai 3 anni per rispondere con un progetto
educativo e con personale dedicato alle esigenze delle
famiglie e dei bambini, soprattutto laddove la presenza
dei nidi (9,9% medio sul territorio nazionale) è del
tutto insufficiente. Con l'obiettivo di arricchire
l'offerta di nidi, la Finanziaria 2007 istituisce il
"Piano per gli asili nido" (art. 193), che prevede un
finanziamento di 300 milioni di euro nel triennio
2007-2009.
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INNALZAMENTO
DELL'OBBLIGO D'ISTRUZIONE A 16 ANNI -
I ragazzi, dopo la scuola media, frequenteranno un
biennio che deve consentire l'acquisizione di saperi e
competenze corrispondenti ai primi due anni della scuola
superiore. Un biennio volto a far proseguire gli studi
per conseguire una qualifica professionale almeno
triennale o un diploma di scuola secondaria. Sulla base
di accordi tra lo Stato e le singole Regioni, vanno
promossi percorsi e progetti di lotta alla dispersione
scolastica. Conseguentemente l'età di accesso al lavoro
passa dai 15 ai 16 anni.
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L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI -
Non più ai margini, ma ingresso a pieno titolo
dell’educazione degli adulti nell’ordinamento nazionale
dell’istruzione. È previsto il potenziamento dei Centri
provinciali per l’istruzione degli adulti al fine di
garantire: il recupero scolastico degli adulti, l’alfabetizzazione
degli stranieri e lo sviluppo della formazione lungo
tutto l’arco della vita.
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INTEGRAZIONE
DEI DISABILI -
E' superato il parametro astratto in base al quale un
insegnante di sostegno viene nominato ogni 138 studenti.
Gli insegnanti di sostegno sono nominati in riferimento
al numero degli studenti diversamente abili che ne hanno
effettivamente diritto, sulla base delle certificazioni
delle ASL.
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DIRITTO ALLO STUDIO
Contributo per i libri di testo anche al biennio delle
superiori -
L’obbligo d’istruzione fino a 16 anni comporta
un’estensione del diritto allo studio oltre la scuola
media. Pertanto le agevolazioni sull’acquisto dei libri
di testo sono estese agli alunni del biennio delle
scuole secondarie superiori.
Noleggio dei libri di testo -
Per ridurre ulteriormente i costi delle famiglie viene
autorizzato il noleggio dei libri di testo da parte di:
istituzioni scolastiche, reti di scuole, associazioni di
genitori.
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PIANO STRAORDINARIO DI 170.000 ASSUNZIONI
- La qualità della scuola dipende dalla qualità delle
persone che vi lavorano. Una precarietà troppo
prolungata contrasta, aldilà del merito e della volontà
delle persone singole, con la qualità dell'istruzione.
È, pertanto, definito un piano per l’assunzione in tre
anni di 150mila docenti e 20mila unita di personale Ata.
A seguito di queste assunzioni, a partire dall’anno
scolastico 2010-2011, è prevista la decadenza di tutte
le graduatorie permanenti e l'entrata in vigore delle
nuove norme per la formazione in ingresso e per il
reclutamento dei docenti, andando così a ridisegnare
strutturalmente l’intero sistema di accesso
all’insegnamento. Nella fase intermendia sono
delegificati ed innovati i criteri per la formazione
delle graduatorie permanenti (abolizione del doppio
punteggio di montagna e minore peso dei master).
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250 MILIONI DI EURO PER EDILIZIA SCOLASTICA
- Zero euro di finanziamenti per l'edilizia scolastica
negli anni del Governo di Centro Destra. La Finanziaria
2007 investe 250 milioni di euro in tre anni per la
messa a norma, gli ampiamenti e le ristrutturazioni
delle scuole. Regioni ed Enti locali dovranno attivare
ciascuno finanziamenti di pari importo: un terzo dallo
Stato, un terzo dalla Regione e un terzo dagli Enti
locali, sulla base di un piano d'intervento a seguito
del quale potrà essere concessa la proroga fino al 31
dicembre 2009 per la messa a norma degli edifici.
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30 MILIONI PER TECNOLOGIE PER 3 ANNI
- Un investimento per le innovazioni tecnologiche e a
sostegno delle attività didattiche. Per i singoli
docenti è prevista una deduzione fiscale di 1.000 euro
per l'acquisto di computer e materiali per
l'aggiornamento didattico.
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NUOVE NORME PER IL RECLUTAMENTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI
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Per superare il contenzioso, rendere più rapide le
procedure di nomina, superando reggenze e precariato.
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IL "CAPITOLONE"
- Per racchiudere in due sole voci di bilancio tutti i
trasferimenti finanziari per il funzionamento, le
supplenze brevi, etc. ad eccezione del pagamento del
personale di ruolo. I fondi, pari ad oltre 2 miliardi e
700 milioni di euro verranno trasferiti DIRETTAMENTE
alle autonomie scolastiche, affidando ad esse autonomia
gestionale, scelte e dunque responsabilità. Si supera
l'attuale, grande rigidità e tortuosità
nell'assegnazione di risorse alle scuole che nei fatti
gestivano autonomamente poco più di 100 milioni di euro
a livello nazionale. Un passo fondamentale per dare
forza e concretezza all'autonomia scolastica.
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AGENZIA NAZIONALE PER LO SVILUPPO DELL'AUTONOMIA
SCOLASTICA -
Il valore essenziale dell'autonomia scolastica sta
nell'elaborazione del piano dell'offerta formativa,
nella ricerca e sperimentazione educativa, nella
documentazione e diffusione delle innovazioni. Per
questi obiettivi le scuole hanno bisogno di sostegni
tecnici, culturali, pedagogici che operino al servizio e
a supporto della scuola stessa. La Finanziaria 2007
istituisce quindi l'Agenzia con queste finalità,
articolata a livello centrale e periferico secondo
modalità da definirsi con regolamento. L'Agenzia
subentra nelle funzioni attualmente svolte dagli IRRE e
INDIRE che vengono soppressi. Le risorse di personale,
nel limite complessivo del 50% di quello già previsto
per gli IRRE e per l'INDIRE confluiscono nella nuova
agenzia.
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SCUOLA APERTA -
Le scuole sono la struttura dello Stato più articolata e
diffusa nel territorio - più delle poste (13.747), più
delle caserme dei carabinieri (4.645): sono 57.836 le
sedi scolastiche, di cui 41.569 statali. Solo di poco
inferiori al numero delle frazioni dei comuni italiani.
Partendo da questo dato vogliamo sempre più identificare
la scuola come luogo d'aggregazion
e di servizi, presidio di cittadinanza diffuso
capillarmente nell'intero territorio nazionale. La
Finanziaria 2007 sostiene questo obiettivo con il
progetto "Scuole Aperte" rivolto ai ragazzi, agli
adulti, all'intera società.
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IFTS -
Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) non
sono più corsi aggiuntivi, ma entrano a pieno
nell’ordinamento nazionale dell’istruzione. Si tratta di
un’offerta formativa post diploma ad alta
specializzazione, alternativa al percorso universitario,
la cui promozione servirà a valorizzare la cultura
tecnico scientifica e a facilitare l'accesso al lavoro.
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ISTITUTI PROFESSIONALI -
Un segmento importante dell'istruzione superiore che
accoglie oggi la maggioranza dei ragazzi stranieri e
disabili che frequentano la scuola superiore. Vanno
particolarmente sostenuti nella realizzazione delle
innovazioni educative e nelle sperimentazioni, in quanto
possono dare un essenziale contributo alla riduzione
dell'abbandono scolastico. Con l'obiettivo di una
maggiore flessibilità e di mettere a disposizione
risorse per l'organico funzionale e per progetti mirati,
la Finanziaria 2007 prevede una riduzione dei carichi
orari settimanali delle lezioni a partire dall a.s.
2007/8.
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NUMERO DI ALUNNI PER CLASSE
L'incremento dello 0,4 del valore medio nazionale degli
alunni per classe (passando dall'attuale 20,6 a 21
alunni per classe) deve essere realizzato in modo
differenziato per ordini di scuola (infanzia,
elementare, media, superiore) e per territori. Un
intervento di razionalizzazione, quindi, non con la
scure ma molto puntuale e selettivo, in modo da non
sprecare risorse e insieme da non peggiorare la vita
della scuola.
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SUPPLENZE BREVI
- La responsabilità delle supplenze brevi è affidata
alle singole autonomie scolastiche nell'ambito delle
risorse del "Capitolone". A sostegno di questa attività
gli Uffici Scolastici Provinciali attuano un'azione di
monitoraggio finalizzata a ricondurre gli scostamenti
più rilevanti delle assenze ai valori medi nazionali.
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