La finanziaria e la "Scuola che vogliamo".

dalla Newsletter di Mariangela Bastico, n.1 ottobre 2006.

 

 

La finanziaria e la "Scuola che vogliamo"


Articoli relativi alla Scuola: 65-68

Obbligo scolastico elevato a 16 anni, 150mila docenti e 20mila unità di personale Ata assunti in tre anni, potenziamento dell’educazione degli adulti e del diritto allo studio, rifinanziamento dell’edilizia scolastica, sono solo alcune delle misure sulla scuola contenute nella Finanziaria 2007. Il vice-ministro Mariangela Bastico così commenta la manovra di bilancio: «Il temuto supertaglio al bilancio della Pubblica Istruzione non c’è stato. Le misure di razionalizzazione sono inserite all’interno di un processo di sviluppo e qualificazione della scuola che vogliamo pubblica di qualità e che non lasci indietro nessuno: un modello alternativo a quello selettivo del centrodestra». Il piano di razionalizzazione dimostra, ha spiegato il vice-ministro al Sole 24 Ore: «Che non abbiamo paura di tagliare laddove occorre, ma siamo pronti a farlo soltanto dentro un intervento di innovazione e riforma che non potrà realizzarsi in meno di tre o cinque anni. Chi pensa di usare la scure e ragionare in tempi più brevi non conosce la scuola e va dritto verso l’insuccesso».


Per rendere effettivo l'obiettivo che tutti i ragazzi - tutti e non uno di meno - raggiungano un livello d'istruzione superiore è necessario investire sull'intero sistema d'istruzione, partendo dalla primissima infanzia: generalizzazione della scuola dell'infanzia, classi primavera per i 2-3 anni, tempo pieno e tempo prolungato nel primo ciclo, obbligo scolastico elevato a 16 anni, integrazione dei disabili, educazione degli adulti. Nuove norme quadro ordinamentali e nuove indicazioni.
Nella Finanziaria 2007 iniziamo con le seguenti innovazioni:
LE "CLASSI PRIMAVERA", UN'OFFERTA DEDICATA PER I 2-3 ANNI - Disattivato l’anticipo alla scuola dell’infanzia per i bambini di 2 anni e mezzo, si sperimentano le “classi primavera” sulla base di norme e finanziamenti nazionali e di un'intesa tra Stato, Regioni e Comuni. Classi per bambini dai 2 ai 3 anni per rispondere con un progetto educativo e con personale dedicato alle esigenze delle famiglie e dei bambini, soprattutto laddove la presenza dei nidi (9,9% medio sul territorio nazionale) è del tutto insufficiente. Con l'obiettivo di arricchire l'offerta di nidi, la Finanziaria 2007 istituisce il "Piano per gli asili nido" (art. 193), che prevede un finanziamento di 300 milioni di euro nel triennio 2007-2009.
INNALZAMENTO DELL'OBBLIGO D'ISTRUZIONE A 16 ANNI - I ragazzi, dopo la scuola media, frequenteranno un biennio che deve consentire l'acquisizione di saperi e competenze corrispondenti ai primi due anni della scuola superiore. Un biennio volto a far proseguire gli studi per conseguire una qualifica professionale almeno triennale o un diploma di scuola secondaria. Sulla base di accordi tra lo Stato e le singole Regioni, vanno promossi percorsi e progetti di lotta alla dispersione scolastica. Conseguentemente l'età di accesso al lavoro passa dai 15 ai 16 anni.
L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI - Non più ai margini, ma ingresso a pieno titolo dell’educazione degli adulti nell’ordinamento nazionale dell’istruzione. È previsto il potenziamento dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti al fine di garantire: il recupero scolastico degli adulti, l’alfabetizzazione degli stranieri e lo sviluppo della formazione lungo tutto l’arco della vita.
INTEGRAZIONE DEI DISABILI - E' superato il parametro astratto in base al quale un insegnante di sostegno viene nominato ogni 138 studenti. Gli insegnanti di sostegno sono nominati in riferimento al numero degli studenti diversamente abili che ne hanno effettivamente diritto, sulla base delle certificazioni delle ASL.
DIRITTO ALLO STUDIO
Contributo per i libri di testo anche al biennio delle superiori - L’obbligo d’istruzione fino a 16 anni comporta un’estensione del diritto allo studio oltre la scuola media. Pertanto le agevolazioni sull’acquisto dei libri di testo sono estese agli alunni del biennio delle scuole secondarie superiori.
Noleggio dei libri di testo - Per ridurre ulteriormente i costi delle famiglie viene autorizzato il noleggio dei libri di testo da parte di: istituzioni scolastiche, reti di scuole, associazioni di genitori.

 

PIANO STRAORDINARIO DI 170.000 ASSUNZIONI - La qualità della scuola dipende dalla qualità delle persone che vi lavorano. Una precarietà troppo prolungata contrasta, aldilà del merito e della volontà delle persone singole, con la qualità dell'istruzione. È, pertanto, definito un piano per l’assunzione in tre anni di 150mila docenti e 20mila unita di personale Ata. A seguito di queste assunzioni, a partire dall’anno scolastico 2010-2011, è prevista la decadenza di tutte le graduatorie permanenti e l'entrata in vigore delle nuove norme per la formazione in ingresso e per il reclutamento dei docenti, andando così a ridisegnare strutturalmente l’intero sistema di accesso all’insegnamento. Nella fase intermendia sono delegificati ed innovati i criteri per la formazione delle graduatorie permanenti (abolizione del doppio punteggio di montagna e minore peso dei master).
250 MILIONI DI EURO PER EDILIZIA SCOLASTICA - Zero euro di finanziamenti per l'edilizia scolastica negli anni del Governo di Centro Destra. La Finanziaria 2007 investe 250 milioni di euro in tre anni per la messa a norma, gli ampiamenti e le ristrutturazioni delle scuole. Regioni ed Enti locali dovranno attivare ciascuno finanziamenti di pari importo: un terzo dallo Stato, un terzo dalla Regione e un terzo dagli Enti locali, sulla base di un piano d'intervento a seguito del quale potrà essere concessa la proroga fino al 31 dicembre 2009 per la messa a norma degli edifici.
30 MILIONI PER TECNOLOGIE PER 3 ANNI - Un investimento per le innovazioni tecnologiche e a sostegno delle attività didattiche. Per i singoli docenti è prevista una deduzione fiscale di 1.000 euro per l'acquisto di computer e materiali per l'aggiornamento didattico.
NUOVE NORME PER IL RECLUTAMENTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI - Per superare il contenzioso, rendere più rapide le procedure di nomina, superando reggenze e precariato.

 

IL "CAPITOLONE" - Per racchiudere in due sole voci di bilancio tutti i trasferimenti finanziari per il funzionamento, le supplenze brevi, etc. ad eccezione del pagamento del personale di ruolo. I fondi, pari ad oltre 2 miliardi e 700 milioni di euro verranno trasferiti DIRETTAMENTE alle autonomie scolastiche, affidando ad esse autonomia gestionale, scelte e dunque responsabilità. Si supera l'attuale, grande rigidità e tortuosità nell'assegnazione di risorse alle scuole che nei fatti gestivano autonomamente poco più di 100 milioni di euro a livello nazionale. Un passo fondamentale per dare forza e concretezza all'autonomia scolastica.
AGENZIA NAZIONALE PER LO SVILUPPO DELL'AUTONOMIA SCOLASTICA - Il valore essenziale dell'autonomia scolastica sta nell'elaborazione del piano dell'offerta formativa, nella ricerca e sperimentazione educativa, nella documentazione e diffusione delle innovazioni. Per questi obiettivi le scuole hanno bisogno di sostegni tecnici, culturali, pedagogici che operino al servizio e a supporto della scuola stessa. La Finanziaria 2007 istituisce quindi l'Agenzia con queste finalità, articolata a livello centrale e periferico secondo modalità da definirsi con regolamento. L'Agenzia subentra nelle funzioni attualmente svolte dagli IRRE e INDIRE che vengono soppressi. Le risorse di personale, nel limite complessivo del 50% di quello già previsto per gli IRRE e per l'INDIRE confluiscono nella nuova agenzia.
SCUOLA APERTA - Le scuole sono la struttura dello Stato più articolata e diffusa nel territorio - più delle poste (13.747), più delle caserme dei carabinieri (4.645): sono 57.836 le sedi scolastiche, di cui 41.569 statali. Solo di poco inferiori al numero delle frazioni dei comuni italiani. Partendo da questo dato vogliamo sempre più identificare la scuola come luogo d'aggregazion e di servizi, presidio di cittadinanza diffuso capillarmente nell'intero territorio nazionale. La Finanziaria 2007 sostiene questo obiettivo con il progetto "Scuole Aperte" rivolto ai ragazzi, agli adulti, all'intera società.

 

IFTS - Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) non sono più corsi aggiuntivi, ma entrano a pieno nell’ordinamento nazionale dell’istruzione. Si tratta di un’offerta formativa post diploma ad alta specializzazione, alternativa al percorso universitario, la cui promozione servirà a valorizzare la cultura tecnico scientifica e a facilitare l'accesso al lavoro.
ISTITUTI PROFESSIONALI - Un segmento importante dell'istruzione superiore che accoglie oggi la maggioranza dei ragazzi stranieri e disabili che frequentano la scuola superiore. Vanno particolarmente sostenuti nella realizzazione delle innovazioni educative e nelle sperimentazioni, in quanto possono dare un essenziale contributo alla riduzione dell'abbandono scolastico. Con l'obiettivo di una maggiore flessibilità e di mettere a disposizione risorse per l'organico funzionale e per progetti mirati, la Finanziaria 2007 prevede una riduzione dei carichi orari settimanali delle lezioni a partire dall a.s. 2007/8.

 

NUMERO DI ALUNNI PER CLASSE L'incremento dello 0,4 del valore medio nazionale degli alunni per classe (passando dall'attuale 20,6 a 21 alunni per classe) deve essere realizzato in modo differenziato per ordini di scuola (infanzia, elementare, media, superiore) e per territori. Un intervento di razionalizzazione, quindi, non con la scure ma molto puntuale e selettivo, in modo da non sprecare risorse e insieme da non peggiorare la vita della scuola.
SUPPLENZE BREVI - La responsabilità delle supplenze brevi è affidata alle singole autonomie scolastiche nell'ambito delle risorse del "Capitolone". A sostegno di questa attività gli Uffici Scolastici Provinciali attuano un'azione di monitoraggio finalizzata a ricondurre gli scostamenti più rilevanti delle assenze ai valori medi nazionali.