Edilizia scolastica:
Stato, Regioni e Comuni facciano la propria parte.

da Tuttoscuola, 8 ottobre 2006

 

La Finanziaria prevede lo stanziamento di 250 milioni di euro in tre anni per la messa a norma e la ristrutturazione degli edifici scolastici.

Si tratta di circa 500 miliardi delle vecchie lire che sicuramente non basteranno per eliminare criticità, ritardi e disfunzioni degli edifici scolastici.

In effetti lo stanziamento rappresenta un terzo degli interventi, al resto dovranno concorrere Regioni ed Enti locali (a cui la legge demanda la competenza in materia).

Solo a seguito di questi patti di intervento finanziati per un terzo dallo Stato, un terzo dalle Regioni e un terzo dagli enti locali potrà essere concessa la proroga per la messa a norma degli edifici fino al 2009.

Nel triennio 2007-2009 tra Stato ed Enti territoriali dovranno, insomma, essere reperiti complessivamente 750 milioni di euro, cioè circa 1.500 miliardi delle vecchie lire: un budget che richiederà politiche rigorose di finanziamento sul territorio.

Per conoscere a fondo la situazione dell’edilizia scolastica è in corso una specifica rilevazione che confluirà nell’anagrafe degli edifici, consentendo una programmazione mirata degli interventi.

Gli ultimi dati completi, se pur ufficiosi, di fonte ministeriale davano nel 2004 il 42% degli edifici privi ancora della certificazione di agibilità statica, il 64% privi di certificazione di conformità dei Vigili del Fuoco e l’86% privi della certificazione igienico-sanitaria delle Asl.

Il mancato abbattimento delle barriere architettoniche riguardava una quantità elevata di edifici scolastici, calcolata tra il 70% e l’80%.