Sostegno. La deroga sopravviverà?
da
Tuttoscuola, 10 ottobre 2006
"Tuttoscuola" ha condiviso fin
dall’inizio i propositi del ministro Fioroni di stabilizzare e
qualificare il settore del sostegno. Tuttavia dalla lettura del testo
della Finanziaria emergono alcune ombre, in particolare sul
superamento tout court del rapporto di un docente di sostegno ogni 138
alunni, che ci inducono a chiedere più chiarezza per evitare il
rischio di una grande delusione.
Il criterio di 1 a 138 (meccanicistico fin che si vuole) è sempre
stato accompagnato nei fatti da una deroga che lo ha reso flessibile e
adattato alle reali situazioni, tanto che i posti in deroga che
integrano quelli definiti con quel criterio rappresentano quasi il 40%
di tutti i posti di sostegno attivati.
Il problema è un altro e si può risolvere in termini di unicità di
organico, cancellando la deroga.
È bene che la Finanziaria preveda "l’individuazione di organici
corrispondenti alle effettive esigenze rilevate, tramite una stretta
collaborazione tra Regioni, Ufficio scolastico regionale, Asl e
istituzioni scolastiche, attraverso certificazioni idonee a definire
appropriati interventi formativi (art. 66, comma 1, lettera b), ma
sarebbe opportuno che si dicesse chiaramente da subito che i posti
degli organici di sostegno non comprendono più quelli riferiti ai
posti in deroga (quest’anno dovrebbero essere più di 32 mila), perché,
ancora una volta, questi verrebbero assegnati, per legge (art. 40
Finanziaria 1998), a docenti con contratto a tempo determinato fino al
termine delle attività.
Accertate le "effettive esigenze", se la deroga non viene abrogata, si
rischia di dare una vecchia risposta non qualificata e destinata a
determinare non continuità del personale di sostegno.
Le iscrizioni per il 2007-2008 sono ormai alle porte e i disabili che
verranno iscritti potranno avvalersi delle nuove modalità di
certificazione (cui sembra fare cenno il testo di Finanziaria) o
continueranno a presentare le consuete certificazioni?
In questo caso i buoni propositi della finanziaria slitterebbero al
2008-2009, quasi due anni da oggi.