Il capo dello stato ha aperto l'anno accademico alla Bocconi, prima a puntare sulla ´coopetizione'.

Atenei, serve una riforma coraggiosa.

Napolitano: le università tornino a essere comunità culturali

 Italia Oggi del 31/10/2006

 

Procedere a una ´coraggiosa' riforma dell'università; concentrare maggiori risorse per gli atenei e non sottovalutare le esigenze del sistema di insegnamento. Queste le priorità in tema di formazione del presidente della repubblica Giorgio Napolitano giunto ieri a Milano per inaugurare l'anno accademico dell'università Bocconi. Napolitano, invitato dal presidente dell'ateneo, Mario Monti, ha tenuto un lungo discorso durante la sua seconda visita all'università milanese dall'inizio del mandato, spaziando da temi di politica comunitaria ed estera al ruolo dell'istruzione universitaria. Un tema particolarmente sentito dal presidente della repubblica che solo quattro giorni fa, inaugurando l'anno accademico del Politecnico di Torino, era tornato sul tema del lavoro precario all'interno degli atenei, definendolo ´un problema serio'.
´Le esigenze dell'università non possono essere in nessun modo trascurate', ha detto ieri il capo dello stato rivolgendosi a una folta platea tra cui spiccavano oltre al rettore Angelo Provasoli, al corpo docente e agli studenti, anche il ministro per l'università e la ricerca Fabio Mussi, il sindaco Letizia Moratti, il ministro per le infrastrutture Antonio Di Pietro e quello per le pari opportunità Barbara Pollastrini. Secondo Napolitano per riformare il sistema bisogna partire da un'analisi dell'intero comparto ´tramite una verifica critica dello stato attuale del sistema universitario italiano' per poi passare a quella che lui stesso ha chiamato ´una coraggiosa revisione'.


´Sarebbe paradossale', ha aggiunto il capo dello stato, ´che a discorsi condivisi sull'esigenza di una concentrazione di sforzi, in ciascun paese e su scala comunitaria facesse riscontro una sottovalutazione, di fatto, del ruolo delle nostre università, delle loro esigenze vitali di continuità e di consolidamento'.

Cogliendo il plauso dei manager e degli imprenditori intervenuti in via Sarfatti, tra cui il presidente di UniCredit Dieter Rampl, l'a.d. di Banca Intesa Corrado Passera, il presidente di Bpu Emilio Zanetti, il presidente di Rcs Mediagroup e del patto di sindacato di Mediobanca Piergaetano Marchetti, il presidente della Saras Gianmarco Moratti, il presidente della Pirelli Marco Tronchetti Provera e il numero uno di Telecom Italia Guido Rossi, Napolitano è tornato ad affrontare lo spinoso tema delle maggiori risorse da destinare in Italia a università e ricerca ´Non è la prima volta che ne parlo', ha detto, ´i nostri atenei e istituti di ricerca possono rafforzare la loro capacità di attrazione riallacciandosi al carattere originario delle prime università sorte in europea, che nacquero come comunità di docenti e di studenti'.

La Bocconi per prima raccoglie il suggerimento: ´Le linee guida saranno di ''coopetizione'', vale a dire una via di mezzo tra competizione e cooperazione', ha detto il rettore Provasoli, ´e ogni università dovrà seguire l'esempio'. ´La Bocconi', ha aggiunto Monti, ´è sempre più luogo di informazione, ma anche di integrazione sociale. E da questa esigenza si è pervenuti a una riforma della governance dell'università'. A differenza di altri atenei, per esempio, il rettore non è nominato dai docenti ma dal consiglio di amministrazione e questo rende possibile gestire i processi di cambiamento, evitando blocchi dal singolo docente, con il suo diritto di veto.