Rilevazioni Invalsi:
tutto rimandato a febbraio 2007.
di Mario Piemontese, da
ReteScuole
del 15/11/2006
Sul sito dell'Invalsi compare da non più di una
settimana la notizia che le rilevazioni previste dal 20 al 25 novembre
2006 sono rimandate a febbraio 2007. Il riferimento è alla nota
esplicativa del 7 novembre inviata dal ministro all'istituto. Da
quanto si legge tale nota sembrerebbe la risposta ad una richiesta
inviata dall'istituto al ministro l'11 settembre, cioè pochi giorni
dopo la pubblicazione della direttiva del 25 agosto.
Sulla nota del 7 novembre non viene indicata nessuna data di rinvio.
Probabilmente l'istituto aveva già richiesto da tempo al ministero un
rinvio della rilevazione, forse nella richiesta dell'11 settembre, ma
non ricevendo risposta è stato costretto, fno a pochi giorni fa, a
proseguire il lavoro di preparazione della rilevazione prevista dal 20
al 25 novembre.
Sul sito compaiono a questo punto, regione per regione, tre tipi di
elenchi.
Il primo delle scuole registrate, cioè delle scuole che liberamente
hanno richiesto di essere inserite nel campione.
Per esempio per la Lombardia circa il 17% delle scuole sono
registrate.
Il secondo delle scuole non registrate, cioè delle scuole che non
hanno fatto richiesta di essere inserite nel campione.
Il terzo, del tutto nuovo, delle scuole campionate.
Questo terzo elenco è decisamente strano: compaiono sia scuole
registrate che non registrate. In altri termini la lotteria per
entrare nel campione è stata vinta anche da scuole che non avevano
neppure comprato il biglietto.
Per esempio per la Lombardia l'88% delle scuole nell'elenco campionate
è tra quelle non registrate.
Non è chiaro se l'elenco è definitivo, oppure se dovrà ancora essere
aggiornato. Il numero di scuole che compaiono è decisamente inferiore
rispetto al numero di scuole registrate, questo è normale rispetto al
fatto che l'indagine è campionaria, quello che però sbalordisce è che
solo poche scuole registrate fanno parte del campione.
Per esempio per la Lombardia solo il 3,5% delle scuole registrate (317
scuole) è finito nel campione (98 scuole). Da questo si deduce che
affidarsi solo ai volontari non garantisce la possibilità di
costituire un campione significativo.
In ogni caso i parametri utilizzati per la definizione del campione
non sono noti, nel caso continuino a non esserlo sarebbe sufficiente
analizzare per esempio il campione della provincia di Milano, per
cercare di ipotizzarli.
Arriviamo così al nocciolo del problema.
Per un attimo mettiamo da parte la questione, anche se decisamente
importante, prove invalsi si oppure prove invalsi no, e dedichiamoci a
riflettere sulla coerenza con cui il ministero e l'istituto procedono
in questo momento.
Domande:
1. Rispetto a cosa intende l'istituto procedere
alla rilevazione?
2. Rispetto alle indicazioni nazionali?
3. Ma non le stanno riscrivendo?
4. Dal punto di vista statistico che senso ha
una rilevazione rispetto a qualcosa che nell'immediato verrà
modificato?
I dati raccolti nel 2007 non potranno essere
confrontati con quelli del 2008, è come se mettessimo a confronto i
risultati di una classe in matematica un anno con quelli di scienze
l'anno successivo. Evidentemente ciò non avrebbe senso.
La questione è semplice: o stanno facendo finta di riscrivere le
indicazioni nazionali oppure hanno deciso di buttare via tempo e
denaro per una rilevazione del tutto inutile.
Forse la cosa migliore sarebbe sospendere per quest'anno la
rilevazione e riaprire il dibattito su quanto effettivamente siano
utili oppure dannose queste rilevazioni, a fronte anche di uno
scarsissimo successo quanto a volontà delle scuole di rientrare nel
campione.
Milano, 15 novembre 2006