Fioroni: superare il rapporto da Tuttoscuola, 26 novembre 2006
"Attualmente il rapporto insegnanti e
alunni per quel che riguarda il sostegno è di 1 a 138, una percentuale
aberrante che cercheremo di cambiare nei prossimi anni." Lo ha detto
il ministro Fioroni intervenendo a Messina a un convegno su scuola e
legalità. La situazione degli insegnanti di sostegno nelle scuole
statali italiane, oggetto di una nuova norma contenuta in Finanziaria,
finalizzata ad individuare, attraverso opportune certificazioni, le
effettive situazioni di disabilità degli alunni a cui assicurare i
dovuti sostegni. "Speriamo - ha aggiunto Fioroni - che attraverso
l'assistenza sanitaria locale si possa avere nel giro di due anni il
numero di insegnanti di sostegno adeguato". Attualmente sono più di
172 mila i ragazzi disabili (10 mila più dell’anno scorso) inseriti
nelle scuole statali, dall’infanzia agli istituti superiori, e per
loro l’amministrazione scolastica ha nominato circa più di 86 mila
docenti di sostegno (quasi 7 mila più dell’anno scorso). Quel rapporto
"aberrante" di un docente di sostegno ogni 138 alunni iscritti, a cui
fa riferimento il ministro, è la situazione dell’organico di diritto,
mentre, nella situazione effettiva, le cose stanno, da diverso tempo,
un po’ meglio. Infatti su una popolazione scolastica complessiva di
7.735.991 alunni, in questo anno scolastico 2006-2007, i posti di
sostegno effettivi, compresi quelli in deroga, sono 86.447 con un
rapporto di un docente di sostegno ogni 90 ragazzi, ben più basso di
quello denunciato. Fioroni, giudicando giustamente "aberrante" il
fatto che vi sia il rapporto di 1 a 138 riferita alla situazione
dell’organico di diritto, ha voluto probabilmente evidenziare la
precarietà di un organico di fatto in cui più del 40% degli insegnanti
di sostegno è con contratto a tempo determinato fino al termine delle
attività, con determinazione conseguente di una condizione precaria
che assolutamente non assicura continuità di intervento e qualità del
sostegno. Obiettivo della finanziaria è, dunque, quella di
stabilizzare quel personale e assicurare qualità al sostegno per i
disabili. |