Entro gennaio atteso il sì della Camera. Maturità, il nuovo esame parte da giugno. Prove più severe, ok del Senato. Tornano l´ammissione e le commissioni miste di Mario Reggio, la Repubblica del 17/11/2006
ROMA - Via libera del Senato alla nuova maturità. Ora il disegno di legge del ministro Giuseppe Fioroni passerà al vaglio della Camera e da giugno le nuove regole dovrebbero essere operative (a patto che la Camera le approvi entro gennaio 2007). Il testo prevede un esame più rigoroso di quello dell´era Moratti. Le commissioni saranno composte da un massimo di sei professori, per la metà interni all´istituto. Il presidente sarà esterno e vigilerà al massimo sulle prove di due classi. Per sostenere la maturità gli studenti dovranno essere ammessi dopo lo scrutinio finale. Ed a partire dall´anno scolastico 2008-2009 saranno costretti a saldare tutti i debiti formativi accumulati negli anni precedenti. Novità anche per i cosiddetti "ottisti", ossia gli studenti ai quali per merito viene abbonato l´ultimo anno di corso. Potranno accedere all´esame di Stato tutti gli alunni delle scuole statali, paritarie, pareggiate o legalmente riconosciute che abbiamo conseguito nel penultimo anno di corso la media dell´otto, seguendo un regolare corso di studi, ma che nel secondo e terzo anno di scuola superiore abbiano avuto almeno la media del 7, senza ripetere. Altro punto riguarda lo «stop» a quelli che vengono comunemente definiti i "diplomifici": potranno essere ammessi alla maturità anche gli studenti delle scuole pareggiate o legalmente riconosciute, ma solo se provenienti da istituti in cui funzionino interi corsi di studio. I candidati esterni che non abbiano frequentato il quinto anno dovranno superare un esame preliminare davanti al consiglio di classe. E ancora: niente esami di maturità fuori dal comune di residenza, o della provincia o regione in caso di mancanza dell´indirizzo di studi, senza l´autorizzazione dell´Ufficio scolastico regionale. Viene confermata l´impostazione delle tre prove scritte e dell´orale attualmente in vigore, con la novità che per la terza prova, preparata da ciascuna commissione d´esame, l´Istituto nazionale della valutazione del sistema scolastico metterà a disposizione delle scuole modelli applicativi. Il voto finale viene confermato in centesimi, cambia però la ripartizione: la commissione d´esame disporrà di 45 punti per la valutazione delle prove scritte e di 30 per il colloquio, mentre il credito scolastico varrà un massimo di 25 punti. L´esito delle prove scritte sarà affisso nelle scuole il giorno prima dell´inizio degli orali.
Soddisfatto il
ministro Fioroni: «La nuova prova di maturità per ora l´hanno data e
superata brillantemente i senatori. Viene restituita serietà ad una
prova che rappresenta per tutti i ragazzi un appuntamento
determinante». Una critica dal segretario della Cgil Enrico Panini: «È
profondamente sbagliato che i candidati privatisti possano essere
valutati fuori dalla scuola statale che ha l´obbligo costituzionale
della certificazione, come è stato per 40 anni, prima dell´avvento
della Moratti».
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