Scuola primaria:
iscrizioni a che cosa?.
di Dedalus, da
ScuolaOggi del
15/11/2006
Si avvicina ormai la scadenza delle prossime
iscrizioni alle classi prime dell’anno scolastico 2007/2008. Nelle
scuole e tra i dirigenti scolastici si fa strada una domanda: quali
modelli orari ed organizzativi verranno illustrati e proposti ai
genitori? E sulla base di quale organico d’istituto sarà possibile
assegnare i docenti alle classi?
Ma cerchiamo di capire in quale contesto normativo si collocano le
prossime iscrizioni. Com’è noto, attraverso provvedimenti di tipo
amministrativo o relativi ad accordi contrattuali sono state
introdotte alcune modifiche all’insieme delle norme che sottendevano
la riforma Moratti. In particolare é stato disapplicato il tutor, di
cui parla l’art.7, comma 4, del D.Lgs 59/2004. Ma il decreto
legislativo 59/2004, attuativo della legge 53/2003, resta in vigore,
nella sostanza e nel suo impianto complessivo.
E per quanto riguarda la scuola primaria tale decreto (vedi sempre
l’art.7) dice che l’orario base è costituito da 27 ore settimanali,
elevabili a 30 se comprensive delle 3 ore “opzionali-facoltative”. E’
possibile poi, sempre secondo il decreto, arrivare fino ad un massimo
di 40 ore, comprensive delle ore di mensa e dopo mensa, fino al
cosiddetto “tempo pieno”, se ne esistono le condizioni in termini di
organici (“fermo restando il numero complessivo dei posti di cui
all’art.15”, vale a dire il numero dei posti attivati complessivamente
a livello nazionale). Questi erano infatti gli “orari di
funzionamento” previsti dalle stesse circolari sulle iscrizioni degli
ultimi anni.
Non è mai stato del tutto chiaro, dati questi parametri orari, come
venivano assegnati gli organici docenti alle classi (di fatto la
determinazione degli organici di istituto è avvenuta sulla base dei
criteri precedentemente in atto, con correttivi e tagli generalizzati
apportati successivamente).
Infatti mentre il modello organizzativo implicito nella riforma degli
ordinamenti della scuola elementare del 1990 (la legge 148/90, v.art.4)
prevedeva che ogni due classi a modulo avessero tre docenti (o quattro
docenti ogni tre classi) e che il tempo pieno avesse il doppio
organico (due docenti ogni classe a T.P., come previsto dall’art.1
della legge 820/1971 che viene espressamente richiamato), questa
corrispondenza ora - con il D.lgs 59/2004 - non esiste piu’, non è
piu’ prevista, non è così automatica.
Ma se il modulo non c’è piu’, soppiantato dalla riforma Moratti, e
l’insegnante tutor è stato derubricato, qual è il nuovo modello
organizzativo della scuola primaria? La semplice proposta di uno
schema orario (27-30 o 40 ore), non si sa bene con quanti insegnanti e
organizzati come? E il tempo pieno come si articola, se non è
automatico il doppio organico? Che “tempo pieno” diventa? Come si
struttura il “team docente” in rapporto alle classi?
Teniamo presente infatti che in molte scuole negli ultimi anni sono
stati apportati tagli di posti docenti, rispetto alle richieste delle
direzioni scolastiche. Con alcuni insegnanti in meno rispetto a quelli
richiesti le scuole hanno dovuto arrangiarsi inventandosi modelli
organizzativi che in realtà avevano lo scopo principale di garantire
la mera copertura oraria, con conseguente perdita delle compresenze
dei docenti e con l’utilizzo dei docenti su classi diverse. Si
continuerà a lasciare alla libera “creatività” delle scuole la
gestione organizzativa delle classi, con il pretesto che tanto c’è
l’autonomia e che quindi ciascuna scuola può organizzarsi come meglio
crede?
Insomma, quali modelli didattici e organizzativi andranno a proporre
ai genitori degli alunni delle future classi prime i dirigenti
scolastici? E con quale certezza di avere l’organico (di tempo pieno
e/o di classi a 27-30 ore) necessario?