Alla base del fenomeno i flussi migratori e il decremento della popolazione scolastica
Il Nord si conferma tra le aree più a rischio:
iscritti nella graduatorie permanenti in 42 mila

Scuola, cambia la geografia dei precari
la Lombardia batte Campania e Sicilia.

di Salvo Intravaia, la Repubblica del 19/11/2006

 

Cambia la geografia dei precari della scuola. Oggi, dopo un predominio decennale delle regioni meridionali, quella che ne conta di più è la Lombardia seguita a ruota dalla Sicilia. La Campania, che fino a pochissimi anni fa deteneva il primato di supplenti, passa al terzo posto. E' questa la situazione disegnata dagli ultimi rilevamenti effettuati dal ministero della Pubblica istruzione sugli iscritti nelle cosiddette graduatorie permanenti: le liste da cui è necessario 'passare' per ottenere le prime supplenze e dalle quali vengono reclutati metà degli immessi in ruolo.

Il Sud, effetto da disoccupazione cronica e da un vistoso calo della popolazione scolastica, è ormai da anni al centro di una nuova emigrazione verso le aree settentrionali e si trova nella situazione di perdere anche i primati negativi. In molte scuole delle regioni del Nord quasi metà degli insegnanti è di origine meridionale e, considerato l'intasamento delle graduatorie al Sud, sono sempre di più coloro che una volta laureati e specializzati preferiscono fare qualche anno di sacrifici in Lombardia, Veneto e Emilia Romagna, per sistemarsi definitivamente.

L'alternativa è quella condurre "una vita da precario" Che nella scuola può voler dire andare in pensione da supplente.
 

I dati. Oggi la Lombardia conta poco meno di 42 mila e 500 'aspiranti' iscritti nelle graduatorie permanenti. In Sicilia sono poco più di 40 mila e 600 e in Campania 'appena' 39 mila e 800. Nell'anno scolastico 2002/2003 la Campania guidava la classifica con 64.514 supplenti mentre in Lombardia se ne potevano contare 56.158. In pochi anni il numero dei nuovi "inclusi" è cresciuto notevolmente solo nelle regioni settentrionali. Al punto che in appena due anni in Lombardia si sono inseriti quasi 8 mila nuovi supplenti, valore doppio rispetto alle 'new entry' della Campania, dove tuttavia resta il record a livello provinciale: con Napoli a quota 23 mila e Milano a 17 mila.


Le graduatorie. Due anni fa, nelle liste di tutte le province italiane il ministero ha conteggiato quasi 450 mila precari. Per sfoltirle, uno degli ultimi provvedimenti dell'ex ministro Letizia Moratti ha previsto la cancellazione per coloro che non confermavano l'iscrizione. Così migliaia di iscritti non più interessati alla cattedra, nel frattempo entrati di ruolo o non a conoscenza delle nuove regole, sono stati depennati e oggi i precari iscritti nelle graduatorie permanenti sono poco più di 304 mila. Ma in queste ore le liste dei supplenti sono al centro di un fortissimo scontro fra governo e sindacati.

La Finanziaria prevede che, dopo l'assunzione di 150 mila insegnanti, a partire dal 2010/2011 le graduatorie permanenti cesseranno la loro efficacia ai fini delle immissioni in ruolo. Eventualità che getta nel panico migliaia di precari che intravedono un futuro pieno di nubi.