Retromarcia sulle risorse trovate dal ministro.
Che ottiene, però, la delega sulle regole per i concorsi.

Ricerca, Mussi trova i fondi. Anzi no.

Parere contrario della Ragioneria. C'è già lo stanziamento 2007

 Italia Oggi del 5/11/2006

 

Mussi trova i fondi per assumere nuovi ricercatori, ma la Ragioneria generale dello stato glieli toglie. Nel parere contrario degli uffici di Mario Canzio, si argomenta che per l'anno 2007 la categoria dei ricercatori è già destinataria di un fondo per la stabilizzazione del personale. E così l'emendamento alla Finanziaria, depositato in commissione bilancio dal governo, è stato espunto della parte che autorizzava un piano aggiuntivo di immissioni in ruolo.

Mussi vince la partita invece sul fronte delle procedure di reclutamento: entro il prossimo 31 marzo il ministro dell'università e della ricerca, Fabio Mussi, stabilirà le nuove regole per i concorsi dei ricercatori. Il tutto è contenuto nel comma 5 dell'articolo 70 dell'emendamento in cui si sottolinea che in attesa della riforma sullo stato giuridico dei ricercatori universitari, il ministro dell'università è delegato a emanare entro il 31 marzo 2007 (sentiti il Cun e la Crui) un apposto decreto contenente la disciplina e le modalità di svolgimento dei concorsi banditi dalle università con particolare riguardo alle modalità procedurali. Ma soprattutto, come ha sottolineato lo stesso ministro con selezioni basate sul merito e con valutazioni per grandi aree, una maggiore rapidità nella valutazione dei curricula, insieme allo snellimento delle procedure.

Secondo le previsioni, il ministero dell'università assegnerà agli atenei fondi vincolati assegnati all'assunzione di nuovi ricercatori e le stesse università avranno il compito di bandire i concorsi, in modo che chi seleziona ´si assumerà le proprie responsabilità'. I concorsi saranno organizzati per grandi aeree mentre verrà chiuso il doppio canale, cioè i concorsi nazionali e quelli all'interno delle università, con criteri saranno stabiliti a livello nazionale e senza commissari interni.

Il ministro, inoltre, ha assicurato tempi brevissimi anche per il via all'Agenzia per la valutazione della ricerca che dovrà stabilire per meriti l'assegnazione dei fondi. ´L'esperienza del Civr, il Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca, è stata positiva, non va sprecata ma va migliorata', ha aggiunto. Mussi, quindi, ha sollecitato un cambio di mentalità, puntando tutto sui risultati per l'assegnazione dei fondi. ´Soldi insomma non più a tutti ma ai migliori ”a chi migliora”', ha ribadito, a chi crea condizioni migliori sia al sistema ricerca che alla società. Inoltre per l'anno 2007 come riporta il comma 6 dell'articolo 70 dell'emendamento attualmente all'esame della commissione bilancio della camera, spunta una novità: una proroga per il personale in servizio con contratto a tempo determinato presso gli enti e le istituzioni pubbliche di ricerca, che risulta vincitore di concorso per l'assunzione a tempo indeterminato. Tutto ciò sarà possibile qualora gli oneri non sono a carico dei bilanci di funzionamento o del fondo di finanziamento ordinario degli stessi.

Ancora sulla manovra, il ministero ha fatto marcia indietro sul divieto per le università statali e non, autorizzate a rilasciare titoli accademici, di istituire o attivare facoltà e corsi di studio diversi da quelli dove l'ateneo ha la sede legale. D'ora in poi infatti questo sarà possibile, ´salvo che si tratti di comune confinante'. Un modo, come spiega la relazione all'emendamento, per consentire agli atenei, fermo restando il blocco disposto, ´di provvedere alle proprie esigenze di edilizia universitaria anche dove occorra a tal fine eccedere i confini del comune dove hanno la propria sede legale e amministrativa'.